sabato 4 novembre 2017

IL DECALOGO DEI PICCOLI DELATORI



Nel fimato una sequenza del film "le vite degli altri", ambientato nella ex DDR, un paese in cui la delazione era prassi generalizzata. Qualcuno oggi in Italia ha nostalgia, temo, di un simile regime. Vorrebbe riproporcelo, con le dovute modifiche. E vorrebbe farlo in nome della "correttezza dell'informazione".

Il presidente della camera, signora Laura Boldrini, è molto preoccupata per gli usi “distorti” della rete. E' quindi sostenitrice di un “progetto formativo” tendente a “sensibilizzare” gli studenti delle medie superiori sul “buon uso” della rete. Soprattutto vanno combattute le notizie false e gli incitamenti all'odio. Ai giovani dovrebbe essere somministrato un decalogo di buone norme. Le espongo qui di seguito. Ad ognuna si accompagna un breve commento.

Condividi solo notizie verificate.
Cosa vuol dire, di preciso, una simile esortazione? Poniamo che un giovanotto sgozzi una pensionata sul metrò urlando “Allah akbar”. Si può dire che si tratta di terrorismo islamico od occorre aspettare che il giovanotto sia catturato, processato e condannato come terrorista al termine di un processo durato un anno? Dietro alla apparente neutralità una simile esortazione mira in realtà a bloccare ogni condivisione di notizie.


Usa internet per verificare le notizie
.
E COSA di ciò che è possibile trovare in rete deve considerarsi una verifica attendibile?

Chiedi fonti e prove.
Idem come sopra.

Chiedi aiuto agli esperti.
Quali esperti? Quelli che ci dicono che tutti i migranti sono profughi o che gli stessi ci pagano le pensioni?

Ricorda che internet e i social network sono manipolabili.
Invece i vari TG NON sono “manipolabili”. Molto spesso sono “manipolati”.

Riconosci i vari tipi e gli stili delle notizie false.
Per imparare a riconoscere le notizie false c'è un ottimo modo: ascoltare le corrispondenze estere dei vari TG, specie dagli Stati Uniti. Vogliamo fare un esempio? Quasi tutti i TG hanno dato l'annuncio dell'arresto di Paul J . Manafort in questo modo: "arrestato Paul Manafort nell'ambito dell'inchiesta sul russia gate". In realtà le imputazioni a carico di Manafort non c'entrano nulla col russia gate. Più in generale, se l'annunciatore, o l'annunciatrice definisce il PRESIDENTE Trump con l'appellativo di “TYCOON” si può essere ragionevolmente certi che il resto del suo servizio sarà pieno di notizie false o manipolate.

Hai un potere enorme, usalo bene.
Invece chi ascolta i vari TG ha un SOLO, PICCOLISSIMO, potere: cambiare canale o spegnere il televisore.

Dai il buon esempio: non lamentarti del buio ma accendi la luce.
Giustissimo. Basta stabilire cosa è buio e cosa è luce.

Impara a riconoscere gli odiatori e i provocatori seriali.
Ad esempio quelli che ti dicono razzista se esprimi qualche dubbio sulla politica delle porte aperte alla immigrazione incontrollata, o ti definiscono “islamofobo” se non credi che l'Islam non sia una religione di pace, o ti danno del “fascista” se ricordi che il comunismo è costato decine di milioni di morti al genere umano, o parlano di te come “xenofobo” se non ami troppo la UE.
Più in generale, siamo davvero certi che non si debba odiare mai nessuno? Gli ebrei condotti alle camere a gas avevano o non avevano il diritto di odiare i loro aguzzini?

Ricorda che il tuo clic ha un valore.
Verissimo, per questo occorre difenderlo dai tentativi di censura politicamente corretta.

Val la pena di ricordare che esistono, giustamente, i reati di calunnia, diffamazione, diffusione di notizia false e tendenziose. Se scrivo in rete che Tizio è un ladro posso essere deunuciato, ovviamente. Ma gli estensori del decalogo non mira
no a colpire i reati, vogliono impedire la diffusione in rete di notizie, e commenti alle stesse, non in linea col pensiero unico politicamente corretto. Ad esempio, prima stabiliscono che la diffusione di notizie sulla nazionalità di un criminale non è importante ai fini di una "corretta informazione", a meno che il criminale non sia italiano; poi bollano come "razzista" e "seminatore di odio" chunque si azzardi a ricordare che, ad esempio, un certo stupro è stato commesso da un migrante. E il malcapitato "diffusore di odio" non viene processato,  ancora non siamo a questo punto, ma semplicemente bannatto dai social, fra gli applausi dei "buoni".
L'iniziativa ha in realtà un solo scopo: censurare la rete, spingere i giovani a denunciare i loro amici e compagni che scrivono in rete cose non gradite. Non stupisce una simile iniziativa. L'informazione ufficiale è oggi profondamente inattendibile. Per tornare ad un esempio già fatto, molto spesso i vari TG tacciono sulla nazionalità di persone che hanno commesso crimini gravissimi al fine, dicono, di non alimentare il “razzismo”, in realtà il sacrosanto rifiuto di una politica che aumenta in maniera esponenziale il degrado sciale e l'insicurezza.
E' molto facile ed anche giusto, molto spesso, criticare a rete. Ma, con tutti i suoi gravissimi difetti, questa resta un ostacolo formidabile alla attuazione di un simile progetto di normalizzazione. Per questo cercano di metterla in riga, in tutti i modi, anche a costo di trasformare i giovani in delatori e di creare una società simile alla DDR descritta nel film: le vite degli altri.
Per questo val davvero la pena di opporsi ai tentativi di censura, a tutti i livelli.

Nessun commento:

Posta un commento