domenica 25 marzo 2018

STAREMO A VEDERE

Dopo la vicenda dei presidenti di camera e senato tutti danno per scontato un governo lega - 5 stelle. Io sono invece piuttosto scettico. In primo luogo non di governo lega - 5 S si tratterebbe, ma di un governo di tutto il centro destra e dei 5 S, non è la stessa cosa. E' vero che Salvini è oggi più forte di Berlusconi, ma lo è nel centro destra. Se rompesse la coalizione si indebolirebbe, e molto, e mi pare che se ne renda conto.
Inoltre, siamo davvero tanto sicuri che ci sarà una alleanza fra 5 S e centro destra? Che la tentino è molto probabile e non c'è in questo nulla di scandaloso. Qualcuno ricorda l'inizio della vecchia legislatura? Bersani, si proprio lui, tentò in tutti i modi di stringere una alleanza coi “grillini” e per rendere possibile un tale obiettivo impose al paese due personaggi come Pietro Grasso e Laura Boldrini alla presidenza di senato e camera. Si è visto come sono andate le cose. Quindi, chi oggi nel PD grida contro le “manovre” farebbe meglio a tacere, per pudore.
Detto questo, mi sembra difficile che centro destra e 5S possano arrivare ad un accordo di governo e molto difficile che venga varato un governo di legislatura. Più probabile una qualche forma di governo “aperto a tutti i contributi” o “a tempo”, in vista di un nuovo voto. In ogni caso, è inutile sbizzarrirsi con le previsioni. Staremo a vedere.

La situazione non è bella, è molto “incasinata” e densa di pericoli. La ingovernabilità non giova alla democrazia. Ma non le giovano nemmeno le cappe di piombo. E la legislatura che si è appena conclusa è stata caratterizzata da una pesantissima cappa di piombo che ha soffocato ogni dibattito, ogni iniziativa vitale.
Ci vogliamo rendere conto che molte delle cose su cui si è discusso, e a volte anche deciso, nella scorsa legislatura venivano poste all'ordine del giorno non perché utili al paese ma solo perché funzionali a certi equilibri interni al PD? Lo Ius soli, ad esempio. Perché il PD se ne è fatto strenuo difensore, salvo poi abbandonarlo e non farne neppure menzione in campagna elettorale? Semplice: lo “Ius soli” serviva a Renzi per rabbonire le minoranze interne, conceder loro qualcosa “de sinistra” per aver mano libera su altre questioni. E le varie posizioni assunte sul tema, assolutamente centrale, della immigrazione senza limiti? Prima “no ai muri, accogliamo tutti”, poi “aiutiamoli a casa loro”. Prima la carta bianca concessa alle ONG, poi i tentativi di controllarne in qualche modo l'operato, cosa assolutamente ovvia in qualsiasi paese, ma che ha scatenato qui da noi un coro di strilli, sussurri e grida! Per farla breve, i rapporti interni ad una sinistra ideologica e litigiosa, interna o esterna al PD, sono stati per una intera legislatura il centro attorno a cui tutto ruotava. E chiunque non accettasse questa logica era accusato di essere “eversivo”, “populista”, ovviamente “razzista”, addirittura “fascista”.

Ora questa cappa di piombo si è spezzata, quanto meno incrinata. Il corpo elettorale ha punito il PD e la sua patologica incapacità di scegliere, ed ha dimostrato che le forze alla sua sinistra rappresentano solo strati marginali e molto minoritari della società italiana. La situazione oggi è più aperta. In questo, solo in questo, è migliore.
Solo in questo perché i pericoli ci sono, eccome. I 5 S sono una forza giustizialista e demagogica, inaffidabile, anche se va detto che una cosa è la “filosofia” (si fa per dire) di Grillo, altra cosa le idee, speranze, suggestioni che frullano nella testa e nel cuore dei milioni di italiani che hanno votato il suo movimento. Personalmente sono convinto che nel movimento 5 Stelle ci sia un po' di tutto, meglio, tutto ed il contrario di tutto; un gran calderone tenuto insieme da un leader carismatico e da alcune pessime suggestioni demagogiche (onestà onestà, in galera in galera). Un paese in cui un simile partito - movimento abbia quasi un terzo dei consensi è un paese in cui può accadere di tutto.
Staremo a vedere.

giovedì 22 marzo 2018

BRUTTI SPORCHI E CATTIVI

Papa Benedetto scrive una lettera per ringraziare papa Francesco che gli ha donato alcuni volumetti di teologia. Dopo alcune parole di apprezzamento per papa Francesco, Benedetto afferma di non essere intenzionato a recensire e neppure a leggere i volumetti. Si dice inoltre spiacevolmente sorpreso che fra gli autori figuri un personaggio da lui giudicato sfavorevolmente.
I media tacciono la parte finale della lettera di papa Benedetto e la presentano come un grande elogio del suo successore.
In Inghilterra una ragazza italo egiziana è ammazzata di botte da un gruppo di giovani africane. I media tacciono il particolare che si tratta di africane.
Per mesi, no, per anni, solerti giornalisti ci hanno raccontato di “profughi” “salvati” nel “canale di Sicilia”. Oggi viene fuori che le navi delle ONG i “profughi” li andavano a prendere fino a pochi chilometri dalle coste libiche.
Tre esempi, solo tre, del modo in cui i media di regime manipolano volutamente i fatti, cercando di imporre a tutti la loro visione del mondo.
Ai loro tentativi si oppone la rete. Raccontare palle è diventato oggi molto più difficile perché in poco tempo queste possono venire sgonfiate. Ed è più difficile fare apparire una certa visione del mondo come l'unica possibile, e moralmente corretta.
Per questo vogliono mettere il bavaglio alla rete. Ed usano a questo fine lo "scandalo" dei dati rubati ad FB.

Una cosa sono i dati eventualmente “rubati” da FB. Se veramente Cambridge Analytica ha rubato i dati ha commesso, ovviamente, una illegalità, ma questa NON riguarda i politici che eventualmente abbiano comprato i servizi di questa società, assolutamente legale e regolare. Se io compro, da una concessionaria autorizzata, rispettando tutti gli obblighi di legge, un'auto che poi si rivela non in regola, ad esempio, con la normativa anti inquinamento non posso essere accusato di nulla, caso mai sono parte lesa.
Cosa completamente diversa è fare apparire come un “pericolo per la democrazia” il fatto che varie, o tutte, le forze politiche facciano campagne elettorali mirate utilizzando a questo fine dati sugli orientamenti del corpo elettorale. Questa è una cosa assolutamente normale. Io ho certe posizioni, ad esempio, sulla immigrazione. Se la forza politica X sostiene cose diametralmente opposte alle mie e sa che io la penso in un certo modo non perderà tempo con me nella sua campagna elettorale. Concentrerà le forze su altri che appaiono meglio conquistabili. La cosa può piacere o non piacere ma solo persone disoneste intellettualmente possono presentarla come un attacco alla democrazia. Meno ancora possono farla apparire come vilmente “manipolatoria”. Certe tattiche dimostrano al contrario il potere dei “persuasori occulti” in realtà non è illimitato. Più che cercare di manipolare le preferenze del pubblico i “persuasori” cercano in qualche modo di adeguarsi alle stesse.

Ma i media non fanno simili considerazioni, assolutamente di buon senso. Strillano contro l'attacco alla democrazia messo in atto dalla rete nelle mani dei “populisti”.
Perché, ovviamente, solo i “populisti” usano la rete per far propaganda politica. Solo loro vogliono “manipolare” le menti. La Clinton ha ricevuto barcate di milioni per la sua campagna elettorale, ma di certo non ha mai cercato di manipolare nessuno. Solo Trump può avere usato ai sui fini la rete. La sua rivale no. Zuckemberg è notoriamente un amico della mondializzazione, alcuni lo danno come prossimo rivale di Trump alle presidenziali, ma, chissà perché, si è dato un gran daffare per farlo diventare presidente. Mentre Obama era presidente la CIA ha spiato i leader dei paesi europei alleati degli USA. Non pericolosi populisti ma persone come, ad esempio, Angela Merkel erano intercettate in continuazione. Ma su questo non è nato scandalo alcuno, nessuno a strillato per la “democrazia in pericolo”.

In in Europa ci saranno fra un anno le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo ed il solo pensiero che gli euroburocrati possono venire clamorosamente sconfitti turba i sonni di un sacco di gente. Quindi, molto meglio imbavagliare tutti. Per evitare che i “persuasori occulti” possano manipolarci occorre che solo persone del tutto obiettive ed equilibrate possano parlare. Gad Lerner e Lilli Gruber. Giovanna Botteri e Federico Rampini, Moni Ovadia e Roberto Saviano, Alan Friedman e Guglielmo Zucconi, questi devono essere i saggi che hanno il permesso di illuminarci. Gli altri devono tacere perché sono sporchi, brutti e cattivi. E utilizzano i dati di FB.

martedì 20 marzo 2018

TUTTI COL BAVAGLIO

Ascoltiamo un TG, uno qualunque. Che idea ci facciamo del mondo? Semplice, più o meno questa:
- I migranti sono preziosissime risorse che ci pagano le pensioni e sostengono lo stato sociale. In ogni caso siamo moralmente obbligati ad accoglierli in numero indefinito.
- L'Islam è una religione di pace. Il terrorismo non ha nulla a che vedere con l'Islam.
- Non esiste alcun problema sicurezza e criminalità. Si tratta di fenomeni di “errata percezione”.
- La UE è una magnifica istituzione che garantisce a tutti pace, libertà e benessere.
- Trump ha vinto le elezioni grazie agli hacker russi e/o grazie all'uso truffaldino di FB.
- Israele è più o meno uno stato canaglia.
- Esiste in Italia ed in Europa una terrificante minaccia “fascista”, “omofoba”, “razzista” ed “islamofoba”.
- Chi non usa termini come “sindaca” o “ministra” è un bieco maschilista nemico delle donne.


Si potrebbe continuare ma penso che basti. QUESTO è il quadro che emerge dalla informazione ufficiale, con poche eccezioni, tanto lodevoli quanto isolate.
Se i media rispecchiassero il sentire diffuso fra le persone normali alle ultime elezioni il PD avrebbe raggiunto il 40% dei voti. Al secondo posto ci sarebbe L.eU. Con il 25%, al terzo il M5S con il 15%, Più Europa sarebbe al 10%, Forza Italia al 7% e la lega avrebbe il 3% .

La gente normale però la pensa in maniera leggermente diversa e questo i fanatici della mondializzazione e del politicamente corretto proprio non riescono a digerirlo. Hanno il monopolio quasi assoluto della informazione ufficiale, riescono a controllare gli stessi social, specie FB, caratterizzato da livelli orwelliani di censura, ma non basta. Sanno che fra le stronzate che dicono ed il mondo vero corre una distanza misurabile in anni luce e vogliono far di tutto per impedire la formazione e, soprattutto, la diffusione di qualsiasi tipo di pensiero autonomo.
E così sformano di continuo nuove sensazionali “rivelazioni” sulle “interferenze“ elettorali di questo o quello, sull'uso distorto dei “social” e cose simili. Il fine è fin troppo chiaro: impedire ad ogni voce non conformista di esprimersi, mettere il bavaglio alla rete.
 

Non vorrei essere frainteso. La rete è nei fatti anche uno strumento di propaganda elettorale e lotta politica. Non c'è nulla di strano, illegale o negativo in questo. Ed è probabile che ci possono essere in rete furti di dati e tentativi di utilizzarli in maniera truffaldina. E' invece è una miserabile mistificazione cercare di far passare l'idea che questi furti possano, non si capisce come, decidere l'esito di importanti elezioni, spostare milioni di voti. Spostamenti che, chissà perché, riguardano sempre e solo elezioni che si concludono in maniera non gradita ai fanatici del mondialismo. Ad essere “sospetta” è la vittoria di Trump, non quella di Macron, è la Brexit, non il quarto mandato per la signora Merkel.
Tralasciamo queste inezie. Ammesso che ci sia, un furto di dati cosa rende possibile? Semplicemente sapere come la pensano certe persone, cosa che del resto è abbastanza facile da appurare semplicemente consultando la rete, senza furto alcuno. Chi sa come io la penso, in che modo può conquistare il mio voto? Solo facendomi proposte che siano in sintonia col mio modo di vedere. Ma questo è quello che avviene in ogni normale campagna elettorale! Io sono convinto di X, il tal partito mi propone X, io voto il tal partito. Se poi il partito che ho votato non farà X io, se non sono un cretino, non lo voterò più alle prossime elezioni. In tutto questo non c'è alcuna “manipolazione” del corpo elettorale, siano o non siano questo o quel partito in possesso di chissà quali dati sul mio conto. Ogni partito ha un particolare target di riferimento, un settore del corpo elettorale cui rivolgersi e la rete può essergli d'aiuto nella individuazione di questo target. Solo persone poco oneste intellettualmente possono vedere in questo chissà quali misteriose “manipolazioni del voto”. Semmai è molto più manipolante l'uso distorto di sondaggi taroccati in cui i fautori della mondializzazione sono maestri, basti pensare alle ultime elezioni americane.

Lo confesso, è quasi penoso parlare di simili miserie. Abbiamo a che fare con personaggi che ormai sempre più apertamente affermano che NON si deve votare, almeno su certi argomenti. La UE, la illimitata accoglienza, il controllo asfissiante di burocrazie onnipotenti su tutti gli aspetti della nostra vita sono cose su cui il popolo bue non ha diritto di decidere, neppure di parlare!  Eppure sono questi personaggi gli stessi che strillano contro le “manipolazioni” del voto. Loro non vogliono manipolare il voto, sognano solo di abolirlo!

domenica 11 marzo 2018

EUGENIO SCALFARI E LE ELEZIONI


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Per Eugenio Scalfari il capo dello stato dovrebbe dare a Gentiloni l'incarico di formare il nuovo governo e la presidenza di camera e senato dovrebbe essere affidata ad Emma Bonino e Laura Boldrini.
Superati i novanta si ha diritto di dire idiozie, potrebbe commentare qualcuno, ma non è questo il punto. Quello che colpisce nelle parole di Scalfari è l'assoluto, totale disprezzo per la democrazia che in esse si manifesta.
Non è un caso, non è uno scherzo degli anni, soprattutto, non è cosa che riguarda il solo Scalfari.
I “progressisti” della sinistra al caviale se ne fregano delle regole democratiche perché disprezzano le persone normali, gli esseri umani in carne ed ossa.
Sono portatori di un ideale di convivenza sociale talmente nobile, talmente elevato che i volgarissimi uomini comuni non lo possono capire. Infatti votano male. E se votano male occorre prescindere dai risultati di quella cosa inutile che sono le elezioni. Gli elettori hanno severamente punito le signore Emma Bonino e Laura Boldrini, ma... chi se ne frega? Noi grandi intellettuali le imporremo al popolo bue.
E' una storia vecchia, in fondo. Dopo la Brexit in molti hanno strillato: “il referendum va annullato”. Quando Berlusconi vinceva alle elezioni i giudici e gli intellettuali alla Scalfari scatenavano l'inferno. In America ci hanno tentato, ed ancora un po' ci tentano, con Trump, ma non sembra che gli vada molto bene. Andando ancora più indietro nel tempo si arriva a Lenin. Il leader bolscevico era certo che il comunismo rappresentasse lo sbocco felice della storia. C'era un piccolo particolare che non quadrava: gli esseri umani in carne ed ossa nella loro gran maggioranza non condividevano questa certezza. Lenin mandò, letteralmente, al diavolo gli esseri umani in carne ed ossa.
Se gli omuncoli condividono la grande idea, bene. Se non la condividono... peggio per loro. Da grandi leader politici come Lenin a piccoli pseudo intellettuali come Scalfari la storia è sempre la stessa, senza troppe varianti.
Non mi stupirei se un bel giorno qualche grande intellettuale proponesse la abolizione delle elezioni. Le sorti del paese potrebbero essere affidate per sempre ad un comitato di saggi composto da Monti e Gentiloni, Emma Bonino e Laura Boldrini, Roberto Saviano, Vauro, Giorgio Napolitano e, ovviamente, Eugenio Scalffari. Se proprio gli omuncoli volessero continuare a divertirsi col voto si potrebbe farli votare per stabilire il vincitore del festival di Sanremo o del campionato di calcio.
Chi facesse simili proposte sarebbe più sincero ed onesto di Eugenio Scalfari, in fondo.
Stiano attenti però. A tirarla troppo la corda alla fine si spezza.

domenica 4 marzo 2018

QUESTE ELEZIONI

Netta affermazione dei 5 stelle, vittoria del centro destra, anche se un po' minore alle aspettative, ottimo risultato per la lega che supera forza Italia, tallona il PD in percentuale dei voti e potrebbe addirittura superarlo come numero di deputati e senatori. Crollo del PD, molto deludenti LeU e “Più Europa” di Emma Bonino che rischia di restare senza rappresentanza parlamentare. Inesistenti i partitini estremisti di destra, casa Paund, e sinistra, potere al popolo.
Per quello che se ne può sapere al momento non esiste una maggioranza in grado di governare.

I cinque stelle.
Penso sia molto preoccupante la vittoria dei grillini. Certo, più o meno si sapeva che sarebbero stati il primo partito, ma di certo la loro affermazione è superiore alle previsioni. I 5 stelle sono un sintomo della crisi, non la soluzione. Sono un partito settario, non democratico, giustizialista. Ma sarebbe folle non vedere i problemi che stanno dietro il suo incredibile successo, cercare di criminalizzare le persone, spesso ottime persone, che li hanno votati. Quali che siano le grandi manovre per formare un governo ed una maggioranza, sarà praticamente impossibile non tenere conto del partito di Grillo, è triste ma è così. In ogni caso i “grillini” vanno sconfitti politicamente, non esorcizzati. E' una banalità, ma risponde al vero.

Il centro destra.
Ha avuto un buon risultato ma non sembra disporre della maggioranza assoluta. Clamorosa la affermazione di Salvini, ma prevedibile, a ben vedere le cose. Berlusconi ormai è l'ombra dell'uomo che è stato per venti anni il centro della politica italiana. Salvini dal canto suo può non piacere ma dice cose, fa proposte in sintonia con i problemi reali delle persone normali. Lavoro, sicurezza, controllo della immigrazione illegale: a questo sono interessati uomini e donne veri, non a ideologiche sciocchezze. E nel porre questi problemi Salvini è stato molto più credibile del vecchio (non me ne voglia il cavaliere,anche per lui gli anni passano) Berlusconi.

Il PD.
Ha subito un crollo clamoroso. In quattro anni il partito di Renzi e Gentiloni ha perso più di metà del suo elettorato, e lo ha perso malgrado disponesse di fondamentali centri di potere economico e mediatico. Una Waterloo.
Ma il suo crollo era ampiamente prevedibile, personalmente lo immaginavo.
Perché la gente avrebbe dovuto votare PD?
Hanno spacciato per grande ripresa economia una modesta crescita del PIL, fisiologica dopo anni di recessione, e incapace di creare nuovi posti di lavoro.
Hanno aperto le porte del paese ad una immigrazione senza limiti e controlli, bollando come “razzisti” tutti coloro che avanzavano anche solo qualche perplessità in proposito. Tra l'altro erano alleati con Emma Bonino che ha continuato a ripetere la barzelletta sui “migranti che ci pagano le pensioni”.
Hanno cercato in tutti i modi di imporre ad un paese recalcitrante la legge sullo “Ius soli”.
Hanno reagito alle sacrosante paure delle persone normali per lo stato di insicurezza in cui versano grandi aree del paese dicendo che si tratta di un fenomeno “solo percepito”, per nulla “reale”.
Si sono inventati un pericolo fascista per fortuna inesistente, mettendosi al traino di formazioni come Liberi e Uguali e potere al popolo.
Per farla breve, si sono collocati a distanza siderale dalle persone normali, dai loro problemi, le loro ansie, le loro aspirazioni.
Come potevano sperare di vincere? Il popolo sarà anche bue, ma anche i buoi se li maltratti troppo, finiscono per incazzarsi.

Partititini più o meno estremisti.
Da questo settore vengono le migliori notizie. Casa Paud prende una batosta nettissima, ulteriore dimostrazione della inesistenza di pericoli fascisti. Potere al popolo avrà, se la avrà, una rappresentanza microscopica, a riprova del fatto che il popolo vero non ha legame alcuno con chi ne invoca il “potere”. Liberi e Uguali supera (se la supera) di poco la soglia del 3%. Il partito dei presidenti di Camera e senato, di ex “grandi” del comunismo italiano come D'Alema e Bersani è ridotto alle dimensioni di un gruppuscolo sessantottino. Chissà, forse il signor Grasso e la signora Boldrini non entreranno in parlamento.
Più Europa di Emma Bonino, la grande amica di George Soros, quella che vorrebbe “importare” tutti gli anni dall'Africa 500.000 migranti, potrebbe non avere rappresentanza.
Direi che si tratta di cose ottime.

Resta l'incertezza. Fare previsioni sembra impossibile al momento. Tutto può succedere, anche che si formino coalizioni innaturali.
In ogni caso, una fase è finita. Da domani sarà molto più difficile ai fanatici della mondializzazione imporre a tutti i loro dogmi, far accettare tutto al popolo bue con l'argomento che “ce lo chiede l'Europa”.
E, con tutta l'incertezza e le preoccupazioni del mondo, anche questa è ottima cosa.

venerdì 2 marzo 2018

RENZI E IL PD

All'inizio ho guardato con simpatia a Renzi ad al suo tentativo di trasformare la sinistra italiana.
Voleva una sinistra moderna, pragmatica, occidentale, non ideologica, tutte cose ampiamente condivisibili. Ha dovuto pagare dei prezzi ed ha ottenuto dei successi nella sua azione, sarebbe ingiusto non riconoscergliene il merito. E' molto positivo che vecchi dinosauri del comunismo come Bersani o D'Alema siano ormai politicamente fuori gioco.
Ma ha fallito, e probabilmente non poteva che fallire. E non solo perché nel suo partito ci sono ancora fior di dinosauri. Ha fallito perché poche cose infatti sono tanto difficili quanto trasformare un partito ideologico in uno non ideologico.
Il PD non è di certo, oggi, un partito “comunista”. I suoi referenti sociali abitano nelle zone "bene" delle città più che nelle periferie e nei quartieri operai. A ben vedere le cose
è un partito che ha poco a che vedere con la storia e le tradizioni del movimento operaio, comunista o non comunista. Ma è il partito in cui si concentrano tutte le nuove ideologie che caratterizzano l'occidente decadente di oggi.

Il PD di Renzi accetta l'economia di mercato, e questo è un bene. Ma ha trasformato alcune caratteristiche del mercato in assurdi dogmi ideologici. Il libero scambio, ad esempio. Protezionismo e libero scambio sono storicamente politiche diverse che vari stati hanno adottato a difesa delle proprie economie. E non sono mai esistiti nella loro forma “pura”. Paesi liberoscambisti hanno spesso e volentieri fatto ricorso a misure protettive quando queste erano giudicate capaci di favorire le industrie nazionali. Paesi protezionisti hanno accettato il libero scambio quando questo sembrava favorirli. Oggi invece l'alternativa protezionismo – libero scambio è presentata come una scelta fra vizio e virtù, bene e male. Dietro a questa deformazione ideologica sta la convinzione, anch'essa ideologica, che mercato equivalga ad abolizione delle particolarità e che stare nel mercato internazionale voglia dire eliminare ogni differenza fra stati, tradizioni, culture. E' il mondialismo, la peggiore fra le ideologie dell'occidente di oggi. L'idea che il mondo sia ormai una enorme area grigia priva di differenze e, soprattutto, di confini, in cui tutti ci si possa muovere senza limiti, vincoli e controlli. Qui sta la radice della folle politica del PD nei confronti dei “migranti” che non è un modo, magari sbagliato, di rispondere ad una emergenza. No, dietro a quella politica sta la convinzione che sia ormai insensato parlare di italiani o nigeriani, occidente o Islam. Siamo tutti pedine prive di particolarità che possono essere spostate a piacimento sul mercato del pianeta terra. Ma il mercato relaziona le particolarità, non le elimina. E accettare migrazioni che sono veri e propri spostamenti di popoli, processi di sostituzione etnica, vuol dire distruggere i fondamenti stessi della nostra civiltà, economia di mercato compresa.

Abolizione della differenza, questa la caratteristica comune un po' a tutte le ideologie che il PD ha amorevolmente fatto proprie.
L'ideologia gender in primis. Che non è sacrosanto riconoscimento del diritto di ognuno a vivere la propria sessualità, o difesa rigorosa dei diritti e della dignità delle donne. E' qualcosa di completamente diverso: teorizzazione che i sessi non esistono. Il sesso non è qualcosa di fondamentale, ontologicamente primo, nella definizione della natura di ognuno di noi. No, è un “costrutto sociale”. L'importanza del sesso nella riproduzione del genere umano sarebbe solo una invenzione della “cultura fallocratica”. Un “costrutto sociale”, appunto, cui contrapporre la visione del sesso come puro fattore ludico, strumento di piacere e divertimento socialmente non rilevante. Con la conseguenza che si affievolisce fin quasi a scomparire ogni differenza fra produzione e riproduzione. I bambini non sono più collegati al sesso e a quella cosa fuori moda che si chiama amore. Sono qualcosa che si desidera per “realizzarsi” e che in qualche modo si può acquistare sul mercato. Tizio fornisce il seme, Caia l'ovulo, Sempronia porta a termine la gravidanza...
Ed ancora, il misticismo ecologico, che nulla ha a che vedere con il riconoscimento doveroso dell'importanza dell'ambiente nelle nostre vite. La terra diventa una sorta di super persona della cui “salute” noi umani dobbiamo curarci, che non dobbiamo “offendere” né “ferire” con la nostra sciocca “arroganza”. Dopo, o insieme, alla sciocca umanizzazione degli animali arriva la umanizzazione della terra, riscoperta di vecchi miti che viene spacciata per scienza e che alimenta il business colossale di quella autentica truffa che è green economy.
Ed il rifiuto di tener conto della realtà quando ci si deve rapportare a quel fenomeno terrificante che è il terrorismo islamico. Il sacrosanto principio liberale secondo cui la responsabilità giuridica, anche di un attentato, è sempre individuale serve a trasformare il terrorismo da fenomeno socio culturale ad insieme di atti individuali, opera di singoli “folli” completamente slegati da una ideologia, una fede, una cultura.

Si potrebbe continuare ma non è il caso. Il PD è oggi il punto di incontro di quanto, ed è moltissimo, esiste di ideologico in occidente. Messa in soffitta la vecchia ideologia marxista, che ha comunque il pregio di una profondità inavvicinabile da Renzi e dai suoi giovanotti, il PD fa sue nuove ideologie “morbide”, accattivanti, superficiali. Non sanguinarie, certo, ma comunque molto pericolose. E questo spiega le tante contraddizioni e le tante idiozie della sua politica.
L'atteggiamento contraddittorio verso Israele, con cui Renzi si dichiara solidale, salvo schierarsi contro il riconoscimento della realtà: cioè che Gerusalemme è la sua capitale.
O le idiozie sul linguaggio, con le parole proibite, le “sindache” e le “ministre”.
O la contraddizione fra la sacrosanta difesa della scienza a proposito dei vaccini e l'abbandono di ogni serietà scientifica quando si parla di nucleare, o quando si spaccia il solare come fonte di energia per l'avvenire.
O le tentazioni autoritarie quando si cerca di imbavagliare la rete per combattere le “fake news”.
O la riscoperta del valore assoluto della uguaglianza quando si parla di flax tax.
No, il PD non è il partito di una sinistra “nuova” e non ideologica. E' il partito delle nuove ideologie dell'occidente in crisi. Per questo votarlo sarebbe un errore grave, molto grave.