Perché si fanno esplodere in mezzo
alla folla i terroristi islamici? Ma è semplice! Perché NOI non
siamo riusciti ad integrarli. Li trattiamo tanto male, li guardiamo
con sospetto, non diamo loro un lavoro ed una casa, un cospicuo
stipendio. Loro si sentono tanto male e così si fanno esplodere in
mezzo alla folla. O acquistano (con quali soldi se sono tanto
poveri?) un bel mitra e sparano all'impazzata sulla gente. La
religione non c'entra nulla in tutto questo. Si assicuri loro un buon
tenore di vita e diventeranno nostri amati fratelli!
Che scemo, la risposta ad ogni dubbio era lì, sotto al mio naso ed io stoltamente non la vedevo. Ed accusavo ingiustamente la religione della pace per atti che hanno a che fare solo con la nostra, e la mia, incapacità di essere generosi! Chiedo umilmente perdono.
Però, un attimo, a pensarci bene, qualche dubbio mi assale. Vediamo un po'.
Noi dobbiamo garantire ai “migranti” un buon tenore di vita, se non lo facciamo non stupiamoci se quelli poi ci sparano addosso. Ma... da vecchio liberale ho sempre pensato che ognuno in quanto individuo abbia il diritto ed il dovere di cerare di costruirsi con le sue mani, un decente tenore di vita. Certo, è doveroso aiutare che è in difficoltà, ma l'aiuto non può, ne deve sostituire la responsabilità che ognuno ha verso se stesso e gli altri. Se così non fosse, beh... allora ogni giovane italiano che ha difficoltà a trovare lavoro potrebbe diffondere in rete un messaggio che suoni più o meno così.: “Se non riesco a trovare un lavoro ben retribuito, non troppo faticoso, adatto alle mie attitudini in località non distante da casa mia mi vedrò costretto a farmi esplodere in un ristorante del centro o a sparare sulla folla in uno stadio. La colpa per questo discutibile atto sarà degli egoisti che non hanno voluto aiutarmi”. Bello no?
Non troppo bello, mi pare. Anche perché non sono solo i giovani i italiani a non lanciare simili messaggi: non lo fanno neppure altri immigrati: i cinesi, ad esempio, o gli ucraini o i polacchi o i rumeni. Solo gli islamici hanno la cattiva abitudine di farsi esplodere se hanno difficoltà a trovare lavoro. Strano,molto, molto strano.
Se un cagnolino fa la cacca sul tappeto buono di casa la colpa non è del cagnolino, ma del padrone che non lo ha saputo “educare”. Ecco, così, a naso, mi sembra che per qualcuno i musulmani siano molto simili a questo cagnolino. Si tratterebbe di persone incapaci di fare delle scelte, prive di identità, idee, storia personale, valori o disvalori; insomma, pura potenzialità, creta nelle nostre mani. Noi, gli educatori, possiamo far di loro ciò che vogliamo. Diamogli da mangiare e loro diventeranno tanto bravi. Neppure ci passa per la testa che l'uomo NON E' ciò che mangia e che non basta riempire la pancia della gente per farle adottare un certo sistema di valori!
Non hanno colpe, i nostri fratelli musulmani, i colpevoli siamo sempre noi che non li sappiamo integrare, ma solo chi non è capace di intendere e di volere non ha colpe!
Un tempo l'occidente era considerato l'artefice di tutto il bene del mondo, oggi molti lo considerano il responsabile di tutto il suo male. In ogni caso siamo sempre noi ad agire ed a pensare. Gli altri possono solo reagire senza pensare. Beh... a me questo sembra razzismo, e del peggior tipo.
Ma l'integrazione culturale va almeno tentata, occorre cercare di far capire agli altri la bontà di certi nostri valori. Verissimo, però, per cercare di trasmettere dei valori bisogna crederci in questi valori. E per cercare di integrare qualcuno in una società bisogna considerarla positivamente, pur con tutte le critiche che è possibile rivolgerle.
Nelle principali città europee ci sono quartieri in cui di fatto vige, col pieno consenso della autorità occidentali, la legge islamica. Questa sarebbe integrazione?
Si guardi un libro di storia delle scuole medie, un libro rivolto a bambini e ragazzini, le persone più facili da integrare. Si leggeranno pagine su pagine di denunce contro l'occidente ed i suoi crimini. E di esaltazione della bontà e della mitezza delle altre civiltà. Perché mai dovrebbero volersi “integrare”, i nuovi venuti, in una società tanto perversa e crudele?
E in cosa dovrebbero “integrarsi” se giorno dopo giorno rinunciamo a pezzi fondamentali delle nostre tradizioni e della nostra storia? Il Natale trasformato in festa dell'Inverno, l'eliminazione di simboli religiosi che sono tutt'uno con la nostra storia, per non “offendere” i nostri fratelli musulmani, addirittura la censura dei cartoni animati. La nostra società si sta trasformando in una sorta di scatola vuota, un puro contenitore privo di ogni identità. E non ci si integra con i contenitori, né con le scatole vuote.
Basta, ho troppi dubbi. Devo ascoltare un discorso di Renzi o una omelia di papa Francesco, Mi faranno bene.
Che scemo, la risposta ad ogni dubbio era lì, sotto al mio naso ed io stoltamente non la vedevo. Ed accusavo ingiustamente la religione della pace per atti che hanno a che fare solo con la nostra, e la mia, incapacità di essere generosi! Chiedo umilmente perdono.
Però, un attimo, a pensarci bene, qualche dubbio mi assale. Vediamo un po'.
Noi dobbiamo garantire ai “migranti” un buon tenore di vita, se non lo facciamo non stupiamoci se quelli poi ci sparano addosso. Ma... da vecchio liberale ho sempre pensato che ognuno in quanto individuo abbia il diritto ed il dovere di cerare di costruirsi con le sue mani, un decente tenore di vita. Certo, è doveroso aiutare che è in difficoltà, ma l'aiuto non può, ne deve sostituire la responsabilità che ognuno ha verso se stesso e gli altri. Se così non fosse, beh... allora ogni giovane italiano che ha difficoltà a trovare lavoro potrebbe diffondere in rete un messaggio che suoni più o meno così.: “Se non riesco a trovare un lavoro ben retribuito, non troppo faticoso, adatto alle mie attitudini in località non distante da casa mia mi vedrò costretto a farmi esplodere in un ristorante del centro o a sparare sulla folla in uno stadio. La colpa per questo discutibile atto sarà degli egoisti che non hanno voluto aiutarmi”. Bello no?
Non troppo bello, mi pare. Anche perché non sono solo i giovani i italiani a non lanciare simili messaggi: non lo fanno neppure altri immigrati: i cinesi, ad esempio, o gli ucraini o i polacchi o i rumeni. Solo gli islamici hanno la cattiva abitudine di farsi esplodere se hanno difficoltà a trovare lavoro. Strano,molto, molto strano.
Se un cagnolino fa la cacca sul tappeto buono di casa la colpa non è del cagnolino, ma del padrone che non lo ha saputo “educare”. Ecco, così, a naso, mi sembra che per qualcuno i musulmani siano molto simili a questo cagnolino. Si tratterebbe di persone incapaci di fare delle scelte, prive di identità, idee, storia personale, valori o disvalori; insomma, pura potenzialità, creta nelle nostre mani. Noi, gli educatori, possiamo far di loro ciò che vogliamo. Diamogli da mangiare e loro diventeranno tanto bravi. Neppure ci passa per la testa che l'uomo NON E' ciò che mangia e che non basta riempire la pancia della gente per farle adottare un certo sistema di valori!
Non hanno colpe, i nostri fratelli musulmani, i colpevoli siamo sempre noi che non li sappiamo integrare, ma solo chi non è capace di intendere e di volere non ha colpe!
Un tempo l'occidente era considerato l'artefice di tutto il bene del mondo, oggi molti lo considerano il responsabile di tutto il suo male. In ogni caso siamo sempre noi ad agire ed a pensare. Gli altri possono solo reagire senza pensare. Beh... a me questo sembra razzismo, e del peggior tipo.
Ma l'integrazione culturale va almeno tentata, occorre cercare di far capire agli altri la bontà di certi nostri valori. Verissimo, però, per cercare di trasmettere dei valori bisogna crederci in questi valori. E per cercare di integrare qualcuno in una società bisogna considerarla positivamente, pur con tutte le critiche che è possibile rivolgerle.
Nelle principali città europee ci sono quartieri in cui di fatto vige, col pieno consenso della autorità occidentali, la legge islamica. Questa sarebbe integrazione?
Si guardi un libro di storia delle scuole medie, un libro rivolto a bambini e ragazzini, le persone più facili da integrare. Si leggeranno pagine su pagine di denunce contro l'occidente ed i suoi crimini. E di esaltazione della bontà e della mitezza delle altre civiltà. Perché mai dovrebbero volersi “integrare”, i nuovi venuti, in una società tanto perversa e crudele?
E in cosa dovrebbero “integrarsi” se giorno dopo giorno rinunciamo a pezzi fondamentali delle nostre tradizioni e della nostra storia? Il Natale trasformato in festa dell'Inverno, l'eliminazione di simboli religiosi che sono tutt'uno con la nostra storia, per non “offendere” i nostri fratelli musulmani, addirittura la censura dei cartoni animati. La nostra società si sta trasformando in una sorta di scatola vuota, un puro contenitore privo di ogni identità. E non ci si integra con i contenitori, né con le scatole vuote.
Basta, ho troppi dubbi. Devo ascoltare un discorso di Renzi o una omelia di papa Francesco, Mi faranno bene.
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