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giovedì 27 ottobre 2016

SOLIDALI

Nelle polemiche sui “migranti” spesso molti sbottano con frasi del tipo ”prendeteveli voi a casa vostra”. Le persone buone, colte e raffinate reagiscono di solito sbuffando, alzano gli occhi al cielo ed affermano che chi dice cose simili ragiona “di pancia”, è una persona rozza e volgare. Vediamo un po'.
In Italia siamo circa 60 milioni, divisi in 24 milioni circa di famiglie. Circa 32 milioni di italiani lavorano.
Mi pongo una domanda. Ci saranno nel nostro paese 3 milioni di famiglie composte da cittadini “buoni” e che godano di un reddito familiare complessivo di almeno (mi tengo basso) 2.000 euro? Benissimo, se queste famiglie donassero ad un migrante il 10% del loro reddito, più o meno quanto spendono per comprare a rate l'auto nuova, 3 MILIONI di migranti godrebbero di un introito mensile di 200 euro. Non molto, ma qualcosa. E l'auto nuova? Dannazione, la solidarietà dovrà pur costare qualcosa!
Andiamo avanti. Il 76,6% degli italiani possiede una casa, il metraggio medio delle case italiane è di circa 116 metri quadri.
Mi pongo un'altra domanda: ci saranno almeno tre milioni di italiani “buoni” proprietari di casa? Possiamo ipotizzare che il metraggio medio delle loro abitazioni sia di 100 metri quadri (di nuovo preferisco stare basso) e che in ognuna di queste abitazioni vivano in media 4 persone? (qui mi sono tenuto un po' alto). La risposta a tale domanda non può che essere positiva. Quindi, se ognuno di questi tre milioni di buoni ospitasse in casa sua un migrante ben 3 MILIONI di migranti sarebbero sistemati, senza requisire ostelli, alberghi e caserme. “Ma staremmo stretti” può replicare qualcuno. La risposta è sempre la stessa: la solidarietà costa.

Ma una cosa è ospitare un migrante in casa propria, altra cosa accoglierlo in strutture pubbliche, potrebbe replicare il buono. E chi lo dice? Un paese è la nostra casa comune, ce lo ricordano proprio i teorici della accoglienza e della solidarietà. Se invece di essere ospitati in mille case private mille migranti bivaccano tutto il giorno nella piazza di un paese questo crea problemi di ogni tipo, a tutti, anche a coloro che non si sentono poi tanti solidali con loro. Dal punto di vista sociale e non egoisticamente individuale crea molto meno problemi avere un migrante in casa propria.
“Ma io penso ai miei problemi” potrebbe replicare il "buono".
“Penso al bagno occupato, alla intimità che mi viene a mancare, al dover stare sotto lo stesso tetto con una persona che magari finisce per non piacermi...”. Di nuovo non si può che rispondere: “la solidarietà costa”.

A questo punto un “buono” capace di ragionare, confuso, pieno di sensi di colpa, molto perplesso potrebbe replicare, con voce tremante: “ma se diamo loro il 10% del nostro reddito o li ospitiamo a casa nostra come faremo in futuro? Continueranno ad arrivare e dovremo dare non il dieci, ma il venti, il trenta per cento del nostro reddito, ed ospitarne in casa non uno ma due, tre, quattro...”
APPUNTO!

4 commenti:

  1. In Italia ci sono troppe persone che sono generose con il portafogli altrui, accoglienti con le case altrui, coraggiose con i rischi altrui.
    Quando poi si parla dei "loro" portafogli, case e rischi, le cose cambiano, molto.

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  2. Ci sono persone che dicono "perché il papa non se li prende a casa sua?" e cose simili. Cose di pancia, hai detto. Sarà, ma sono cose che vogliono mettere a nudo l'ipocrisia di certi personaggi.
    In realtà io non vorrei che lo facessero perché la soluzione non è riempirci di gente estranea ai nostri Valori, alle nostre tradizioni, alle nostre conquiste sociali.
    Non è reintroducendo il maschilismo, rigettando l'emancipazione delle donne, introducendo poligamia e spose bambine, e tutto il resto del cucuzzaro, che avremo una Società migliore.
    Gli Inglesi fecero scomparire l'uso che c'era in India di uccidere la moglie quando moriva il marito. Penso che ci siano altre usanze che non andrebbero tollerate, ma estirpate, come il burqa, l'infibulazione ecc. Almeno da noi.
    Non è rinunciando noi alle nostre conquiste sociali che il mondo sarà migliore.
    Secondo me.

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  3. Siamo d'accordo ovviamente. La mia vuole solo essere una provocazione. Chi parla di solidarietà cominci intento a praticarla prima di dare del "razzista" a chi non accetta l'invasione. La soluzione del problema è FERMARE LE PARTENZE, non accogliere in un modo o nell'altro i "migranti".

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  4. In Toscana solo 24 famiglie hanno accettato di accogliere uno sconosciuto in casa.

    Ad andarci di mezzo non sono solo gli italiani, ma anche gli stranieri regolari (soprattutto perchè alcuni condividono il colore della pelle con quello di gran parte dei clandestini, e per questo potrebbero rischiare gli attacchi dei nazisti).

    E' successo l'anno scorso che una famiglia di senegalesi (regolare) ha voluto fare la buonista, accogliendo in casa un clandestino. Come ringraziamento, questo ha violentato la figlia di 6 anni della coppia.


    I buonisti veramente dicono che il mondo è la nostra casa, che la nostra nazione si chiama Terra e altre scemenze. Sono quelli che fanno tanto i moralisti ma quando parlano con nun nero stanno attenti a misurare ogni parola per paura di offenderlo.

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