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giovedì 13 aprile 2017

ANCORA DUE PAROLE SULLA LEGITTIMA DIFESA

”E' l'argomento più usato dai critici della legittima difesa.
“Ma come”, dicono, “pretendete che Il magistrato eppure indaghi quando c'è di mezzo un morto?”
No cari signori, le cose non stanno così.
E' ovvio che se nel salotto di casa mia c'è un morto il magistrato deve indagare. Ma, indagare su cosa? Tizio afferma che quel tipo che si trova, cadavere, nel suo salotto gli si è introdotto in piena notte in casa. Il magistrato deve appurare se Tizio dice il vero. Davvero quella persona è entrata in piena notte di casa di Tizio? Oppure si tratta di un ospite che Tizio, per motivi suoi, ha fatto fuori? Ovvio che si debba indagare, nessuno, credo, lo nega.
Ma i nemici della legittima difesa hanno in mente ben altro quando parlano di indagini.
Tizio si è introdotto alle tre di notte in casa mia. Era armato o disarmato? E, se era armato, di cosa lo era? Aveva un coltello o una pistola? E se aveva una pistola me la puntava o non me la puntava addosso? E se me la puntava addosso aveva o non aveva intenzione di farmi fuori? Ecco,
QUESTO TIPO di indagini sono decisamente inutili. Tizio ha forzato la porta di casa mia, si è introdotto nella mia abitazione alle tre di notte. Questa è una aggressione, una aggressione gravissima dalla quale io ho il diritto di difendermi. Punto.

L'esercito del paese X supera le frontiere ed entra nel paese Y. Cosa fa l'esercito di Y? Controlla se l'esercito invasore possiede armi leggere o pesanti? Cerca di appurare se gli invasori hanno già sparato o si stanno solo preparando a farlo? Può darsi che i governanti di Y facciano, per motivi precauzionali, cose simili, ma può anche darsi di no. In ogni caso
non sono obbligati a farlo. Y sta subendo una invasione ed ha diritto di difendersi, ha il diritto di farlo anche se per ipotesi nessun suo abitante è stato ucciso.
Se l'aereo di un paese entra senza preavviso nello spazio aereo di un altro in cui il sorvolo è vietato viene subito affiancato da un paio di caccia che lo invitano a tornare indietro. Se non lo fa può essere abbattuto. Eppure l'aereo che ha sconfinato non ha sganciato alcuna bomba, né mitragliato nessuno. Entrare in un ambiente non tuo, in una zona vietata costituisce un atto di aggressione grave che da all'aggredito il diritto di difendersi. Certo, l'aggredito può pensarci due volte prima di mettere in atto tale diritto, ma nessuno nega che di diritto reale si tratti. Val la pena di aggiungere che una un capo di stato si trova in una situazione emotiva diversa rispetto ad un semplice cittadino che si trova in casa uno o più sconosciuti nel cuore della notte.

Un poliziotto può sparare ad un rapinatore, o anche ad un malvivente che non si ferma ad un posto di blocco. Un paese invaso può difendersi. Un spazio aereo può essere difeso dai caccia. Ma un privato cittadino, un settantenne ad esempio che in piena note si trova in casa due o tre giovanotti grandi e grossi, armati di coltelli non può sparare. I giovanotti hanno “solo” coltelli quindi non c'è “proporzionalità” se lui usa la pistola. E i giovanotti non lo volevano mica uccidere, solo derubare, o malmenare. Al massimo il settantenne poteva reagire coi pugni, se no manca la “proporzionalità”.
Mi chiedo se chi dice cose simili davvero ci creda.

2 commenti:

  1. Conoscendo l'ipocrisia di quella gente, me lo domando anch'io.
    A volte non si tratta di gente stupida, e quindi vorrei proprio capire cosa c'è in quelle teste quando fanno certe affermazioni folli.
    Possibile che siano talmente pieni di propaganda da sproloquiare senza una riflessione profonda?

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