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lunedì 3 aprile 2017

LA PUNTA DELL'ICEBERG

Se i signori dei media si esercitassero ogni tanto in quella faticosa attività che si chiama “pensare” si sarebbero da tempo accorti di una cosa: malgrado le dure sconfitte subite l'ISIS continua a reclutare sempre nuovi adepti e resta in grado di tenere il mondo sotto la minaccia del terrore.
E' un fatto molto rilevante. Qualcuno riesce ad immaginare nazismo e fascismo che nel 1946 riuscissero a conquistare nuovi adepti? E iniziassero un nuovo tipo di guerra contro chi li aveva sconfitti sul campo di battaglia?
I terroristi dell'ISIS sono solo un pugno di fanatici, continuano da anni a ripetere i Pierini del politicamente corretto, ma questo “pugno di fanatici” combatte in Siria, Iraq, Libia ed organizza attentati in mezzo mondo. E l'ISIS non è di certo il solo gruppo terroristico, ce ne sono altre decine anch'essi impegnati da anni a combattere in mezzo mondo. E quanti sono i terroristi caduti negli ultimi 20 anni? Quanti sono morti, quanti sono stati catturati, quanti hanno disertato? Di certo, come minimo, numerose decine di migliaia. Eppure sono stati TUTTI rimpiazzati ed il fenomeno globale del terrorismo islamico è cresciuto costantemente in questi anni.
Altro che “un pugno di fanatici”, altro che "fenomeno marginale"! Il terrorismo è forte e fa paura perché ha solide basi di massa. I combattenti assassini sono la punta dell'Iceberg, dietro di loro esistono masse enormi di simpatizzanti o di persone che mantengono nel loro confronti una posizione di benevola neutralità, pronta a trasformarsi in appoggio. Per questo restano in grado di colpire malgrado le sconfitte che subiscono, per questo ogni giorno qualche l”lupo solitario” si aggrega al  branco.

Ma i Pierini queste cose semplici, elementari, non le vogliono capire. Preferiscono trastullarsi con la favoletta del “pugno di fanatici” da sconfiggere a suon di avvisi di garanzia o, magari, col “dialogo” ed i gessetti colorati. E strillano contro Trump, ed organizzano contro il neo presidente marce di donne velate. E cercano di far credere che il vero problema sia costituito oggi dalla “islamofobia”. Un po' come se in Gran Bretagna nel 1940 qualcuno avesse teorizzato che il problema era la “germanofobia” o la “nazifobia”.
A proposito. Nel 1940 Hitler, ormai padrone dell'Europa, propose alla Gran Bretagna la “pace”. Churchill rispose senza esitazioni: “NO”. "Noi continueremo a combattere" disse il grande statista, "continueremo in ogni caso a combattere fno a quando non vi avremo sconfitti". Davvero un guerrafondaio questo Churchill!!! Proviamo ad immaginare cosa avrebbe risposto al dittatore nazista, in uno dei momenti più tragici della storia, un tipetto come... Angelino Alfano! O cosa avrebbero detto altri personaggi come Speranza, od Orlando, o la signora Boldrini o il signor Hollande, o la signora Merkel.
Purtroppo sono questi gli esponenti della classe politica occidentale oggi.

Non so chi ci sia dietro all'attentato di ieri a San Pietroburgo, anche se appare probabile la matrice islamica. In ogni caso le autorità russe hanno da subito parlato di “terrorismo”. Nessuno, mi pare, neppure per un istante, ha parlato di “squilibrati”, “depressi”, “persone che avevano subito atti di bullismo o incomprese dai genitori”.
Non ho soverchie simpatie per la Russia di Putin né ripongo sul leader russo le speranze che altri invece sembrano nutrire. Ma che in un grande paese come la Russia nessuno o quasi si crogioli in ridicole illusioni o  faccia ricorso a pietose bugie è un fatto consolante. Uno dei pochi nel momento orribile in cui ci troviamo.

1 commento:

  1. E invece devi avere molta simpatia per la Russia di Putin, se vogliamo nutrire ancora qualche speranza per il futuro.

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