Tutti gli esseri umani hanno pari
dignità, per questo è doveroso accogliere tutti.
Ognuno ha il
dovere etico di rispettare i propri simili, non di accoglierli. Io
rispetto tutti, ma non provo simpatia per tutti, non amo tutti, non
sono tenuto a vivere con tutti.
Tutte le culture possono convivere fianco a fianco, anche nello stesso paese.
Per convivere nello stesso paese due culture devono avere qualcosa in comune che renda possibile la convivenza. Poteva un ebreo vivere in pace accanto ad un nazista che teorizzava, e praticava, la “soluzione finale”? Possono vivere in pace nello stesso paese i sostenitori della separazione fra stato e chiesa e coloro che ritengono che non debba esistere distinzione alcuna fra fede e politica?
L'integrazione non è difficile. Basta che noi si sia ospitali e che i nuovi venuti rispettino le leggi.
Dietro alle leggi ci sono idee, sentimenti, modi di vedere il mondo. Se in un paese la stragrande maggioranza dei cittadini pensa che tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle differenze sessali, abbiano pari dignità, ci sarà una legislazione familiare che riconosce l'eguaglianza di diritti e doveri fra i coniugi. Se la mentalità diffusa sarà diversa avremo la poligamia, il ripudio delle mogli, l'infibulazione e la lapidazione delle adultere. In tutto questo l'ospitalità non c'entra un bel niente.
In passato abbiamo oppresso i popoli non europei. Siamo in debito con loro, dobbiamo saldare il conto accogliendo tutti.
Nessuno è innocente, tutti in passato hanno sfruttato ed oppresso qualcuno. L'impero mongolo si estendeva dall'estremo oriente fino ai confini d'Europa, questo non obbliga oggi gli abitanti della Mongolia a mantenere indiani e afgani. Il fatto che Roma abbia dominato la Gallia e la Bretagna non obbliga gli italiani ed i romani di oggi ad accogliere gratis a casa loro francesi ed inglesi. L'Islam ha dominato la Spagna, questo non impone ai turchi di oggi di pagare vitalizi agli spagnoli.
Gli errori e gli orrori di ieri non obbligano chi oggi non ha commesso quegli errori né si è macchiato di tali orrori.
Siete insensibili di fronte a tragici drammi umanitari.
Aiutare chi è vittima innocente di guerre e persecuzioni non significa fare entrare a casa nostra centinaia di migliaia, milioni di clandestini.
I profughi sono vittime di una endemica povertà.
La povertà si combatte favorendo investimenti, innovazione tecnologica, circolazione di capitali, in una parola, promuovendo lo sviluppo economico. Trasferire in Europa la popolazione dell'Africa non porta l'Africa ad un livello di vita europeo, rischia di abbassare il livello di vita europeo a livelli africani.
Tutte le culture possono convivere fianco a fianco, anche nello stesso paese.
Per convivere nello stesso paese due culture devono avere qualcosa in comune che renda possibile la convivenza. Poteva un ebreo vivere in pace accanto ad un nazista che teorizzava, e praticava, la “soluzione finale”? Possono vivere in pace nello stesso paese i sostenitori della separazione fra stato e chiesa e coloro che ritengono che non debba esistere distinzione alcuna fra fede e politica?
L'integrazione non è difficile. Basta che noi si sia ospitali e che i nuovi venuti rispettino le leggi.
Dietro alle leggi ci sono idee, sentimenti, modi di vedere il mondo. Se in un paese la stragrande maggioranza dei cittadini pensa che tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle differenze sessali, abbiano pari dignità, ci sarà una legislazione familiare che riconosce l'eguaglianza di diritti e doveri fra i coniugi. Se la mentalità diffusa sarà diversa avremo la poligamia, il ripudio delle mogli, l'infibulazione e la lapidazione delle adultere. In tutto questo l'ospitalità non c'entra un bel niente.
In passato abbiamo oppresso i popoli non europei. Siamo in debito con loro, dobbiamo saldare il conto accogliendo tutti.
Nessuno è innocente, tutti in passato hanno sfruttato ed oppresso qualcuno. L'impero mongolo si estendeva dall'estremo oriente fino ai confini d'Europa, questo non obbliga oggi gli abitanti della Mongolia a mantenere indiani e afgani. Il fatto che Roma abbia dominato la Gallia e la Bretagna non obbliga gli italiani ed i romani di oggi ad accogliere gratis a casa loro francesi ed inglesi. L'Islam ha dominato la Spagna, questo non impone ai turchi di oggi di pagare vitalizi agli spagnoli.
Gli errori e gli orrori di ieri non obbligano chi oggi non ha commesso quegli errori né si è macchiato di tali orrori.
Siete insensibili di fronte a tragici drammi umanitari.
Aiutare chi è vittima innocente di guerre e persecuzioni non significa fare entrare a casa nostra centinaia di migliaia, milioni di clandestini.
I profughi sono vittime di una endemica povertà.
La povertà si combatte favorendo investimenti, innovazione tecnologica, circolazione di capitali, in una parola, promuovendo lo sviluppo economico. Trasferire in Europa la popolazione dell'Africa non porta l'Africa ad un livello di vita europeo, rischia di abbassare il livello di vita europeo a livelli africani.
I migranti
faranno aumentare la popolazione europea, oggi in decrescita.
A livello planetario è un bene che ci sia una contrazione della natalità. In occidente questa contrazione è eccessiva, ma combatterla accogliendo nel nostro continente milioni di “migranti” è un rimedio peggiore del male.
Inoltre, i nuovi venuti possono considerarsi “europei”? L'incremento della popolazione che loro rendono possibile è davvero un incremento della popolazione europea? Oggi gli europei sono in minoranza nel mondo, fra qualche decennio, grazie ai “migranti”, saranno minoranza in Europa.
Le migrazioni ci sono sempre state.
E ci sono sempre state anche le resistenze alle migrazioni. Alcune migrazioni hanno avuto esiti storicamente progressivi, altre si sono risolte in catastrofi, molto spesso le migrazioni di massa hanno portato alla scomparsa o al fortissimo ridimensionamento degli indigeni.
Del resto di quasi tutto, e del suo contrario, si può dire che “c'è sempre stato”. Ci sono sempre state guerre di conquista, e popoli che hanno cercato di non farsi conquistare. Lo schiavismo è esistito per millenni, e per millenni ci sono stati esseri umani che hanno cercato di sfuggirgli. Le malattie esistono da sempre, ed anche chi cerca di curarle. Il fanatismo religioso è vecchio di secoli, ma anche duemilacinquecento anni fa c'erano persone che avevano una certa fede nella ragione. Gli imbecilli sono sempre esistiti, ma anche le persone ragionevoli, per fortuna.
Le migrazioni sono inevitabili, contrastarle è inutile.
E allora sono inevitabili anche le conseguenze delle migrazioni. Scontri etnici, aumento della criminalità, problemi economici. Addirittura rigurgiti di razzismo. Se non possiamo fare nulla per controllare i flussi migratori possiamo fare ancora meno per tenere sotto controllo le loro conseguenze. Impedire un flusso incontrollato di migranti è più facile che favorire una civile convivenza una volta che questi siano arrivati qui da noi.
Guardate all'America! Quanti emigranti ha accolto!
A parte il fatto che quegli emigranti hanno costretto gli indiani d'America nelle riserve, l'America è una terra di emigranti. Un continente vastissimo e semi spopolato che aveva bisogno di mano d'opera immigrata. Quando non c'è stato più bisogno di una immigrazione di vaste proporzioni il governo americano ha ridotto il flusso di entrate. L'Europa fa il contrario: aumenta le entrate nel momento in cui sono non solo inutili ma dannose.
Può bastare...
A livello planetario è un bene che ci sia una contrazione della natalità. In occidente questa contrazione è eccessiva, ma combatterla accogliendo nel nostro continente milioni di “migranti” è un rimedio peggiore del male.
Inoltre, i nuovi venuti possono considerarsi “europei”? L'incremento della popolazione che loro rendono possibile è davvero un incremento della popolazione europea? Oggi gli europei sono in minoranza nel mondo, fra qualche decennio, grazie ai “migranti”, saranno minoranza in Europa.
Le migrazioni ci sono sempre state.
E ci sono sempre state anche le resistenze alle migrazioni. Alcune migrazioni hanno avuto esiti storicamente progressivi, altre si sono risolte in catastrofi, molto spesso le migrazioni di massa hanno portato alla scomparsa o al fortissimo ridimensionamento degli indigeni.
Del resto di quasi tutto, e del suo contrario, si può dire che “c'è sempre stato”. Ci sono sempre state guerre di conquista, e popoli che hanno cercato di non farsi conquistare. Lo schiavismo è esistito per millenni, e per millenni ci sono stati esseri umani che hanno cercato di sfuggirgli. Le malattie esistono da sempre, ed anche chi cerca di curarle. Il fanatismo religioso è vecchio di secoli, ma anche duemilacinquecento anni fa c'erano persone che avevano una certa fede nella ragione. Gli imbecilli sono sempre esistiti, ma anche le persone ragionevoli, per fortuna.
Le migrazioni sono inevitabili, contrastarle è inutile.
E allora sono inevitabili anche le conseguenze delle migrazioni. Scontri etnici, aumento della criminalità, problemi economici. Addirittura rigurgiti di razzismo. Se non possiamo fare nulla per controllare i flussi migratori possiamo fare ancora meno per tenere sotto controllo le loro conseguenze. Impedire un flusso incontrollato di migranti è più facile che favorire una civile convivenza una volta che questi siano arrivati qui da noi.
Guardate all'America! Quanti emigranti ha accolto!
A parte il fatto che quegli emigranti hanno costretto gli indiani d'America nelle riserve, l'America è una terra di emigranti. Un continente vastissimo e semi spopolato che aveva bisogno di mano d'opera immigrata. Quando non c'è stato più bisogno di una immigrazione di vaste proporzioni il governo americano ha ridotto il flusso di entrate. L'Europa fa il contrario: aumenta le entrate nel momento in cui sono non solo inutili ma dannose.
Può bastare...
Lucidissimo come sempre...
RispondiEliminaIdee talmente ovvie e scontate da apparire addirittura banali. Ma è anche sconfortante sapere che sono inutili per chi è in malafede, per chi si rifiuta di capire, per chi fa finta di non capire, per chi, qualche volta purtroppo, non capisce davvero perché ha portato il cervello all'ammasso.
RispondiEliminaD'accordo su tutto
RispondiEliminaMio nonno paterno Matteo lavorò a Boston come migrante e migliorò la sua posizione economica, dopo anni di duro lavoro. Mio padre nel 1909 quando nacque fu chiamato con nome beneaugurake americanizzante, Amerigo. Così ragiono anche verso i migranti da noi. Ma ci vogliono giuste regole. Qui non è facile stabilirle e attuarle, ma dobbiamo impegnarci.
RispondiEliminabeneaugurale
EliminaPoi, in fatto di colonialismo, oppressione e affini, c'è anche da ricordare che gli arabi si chiamano così perché vengono dall'Arabia: di tutto ciò che noi oggi chiamiamo Paesi arabi, mondo arabo, popolazioni arabe, ogni centimetro al di fuori della penisola araba è stato invaso, occupato, arabizzato e islamizzato a suon di massacri, stupri etnici, deportazioni e conversioni forzate. Se c'è qualcuno che è in debito, quelli sicuramente non siamo noi. Mi permetto di segnalare questo articolo che ho tradotto un paio d'anni fa: https://ilblogdibarbara.wordpress.com/2013/09/06/la-storia-dimenticata-dei-bianchi-ridotti-in-schiavitu/
RispondiEliminaBuongiorno,
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