Il video che riporto è un esempio da
manuale di complottismo paranoico. Val la pena di guardarlo e di fare
alcune considerazioni sul commento del signor Daniele Penna che lo ha
messo in onda.
Nel commento scritto al suo video l'autore afferma: “L'attentato a Bruxelles del 22 Marzo del 2016 sembra essere un'altra montatura mediatica”.
L'affermazione è piuttosto pesante: in pratica si nega che a Bruxelles ci sia stato un attentato, si tratterebbe dell'ennesima montatura mediatica. Dalle torri gemelle a Bruxelles, il terrorismo islamico non esiste, sono tutte montature, di chi? Non si sa... il signor Penna non dice nulla, certo però che il Mossad...
Parlando invece il signor Penna è meno netto: “Qualcosa è successo”, ammette. E si, “qualcosa” è successo: 31 morti, 270 feriti, esplosioni, una città sotto assedio sono “qualcosa”, molto interessante. E, perché mai il signor Penna ammette che “qualcosa” deve essere successo? Molto semplice, perché “alcuni suoi amici” gli hanno confermato che a Bruxelles c'era in effetti un gran casino. Il signor Penna si fida solo dei suoi amici. Centinaia di testimonianze, foto, filmati, le rivendicazioni degli stessi fondamentalisti che si vantano del loro crimine per lui non contano nulla: si fida solo dei suoi occhi, al massimo di quelli degli amici suoi. Liberissimo di farlo. Solo, resta un piccolo, insignificante problemino: Se lui non si fida di nessuno o quasi, perché mai noi dovremmo fidarci di lui? Tutto in fondo può essere falso, tutti possono mentire, od organizzare complotti, compresi coloro che denunciano i presunti, altrui, complotti e menzogne.
Andiamo avanti. Nella prima parte del suo filmato il signor Penna dimostra in effetti una cosa: il filmato mandato in onda da Sky TG 24 sull'attentato all'aeroporto di Bruxelles è in realtà un vecchio filmato relativo ad un attentato del Gennaio 2011 all'aeroporto di Mosca.
Cosa prova in realtà con la sua ricerca il signor Penna? Solo che alcuni giornalisti assetati di sensazionalismo, molto poco onesti e professionali, hanno presentato come una ghiotta primizia quella che era in realtà solo una minestra riscaldata. Non avevano immagini di Bruxelles ed hanno mandato in onda vecchie immagini di Mosca spacciandole per nuove di zecca e provenienti da Bruxelles. Ma al signor Penna questo non basta. Sky TG 24 manda in onda un video taroccato e questo non prova la scarsa professionalità dei giornalisti, no, “prova” che l'attentato “forse” non c'è stato, che al massimo è successo “qualcosa”. Un po' come se la eventuale foto falsa di un ebreo trucidato “dimostrasse” che la Shoah non è mai esistita, che si è trattato di una “cospirazione giudaica”.
Andiamo ancora avanti. Nella seconda parte del filmato il signor Penna si sposta dall'aeroporto al metrò. Ci parla di una esercitazione di sicurezza eseguita circa un mese prima dell'attentato, sullo stesso tratto di metropolitana in cui poi l'attentato è avvenuto. Di nuovo, un simile fatto non prova assolutamente NULLA, se non il livello professionale estremamente basso dei servizi segreti e di sicurezza belgi. Anche il signor Penna non trae conclusioni, in effetti. Si limita ad alludere, sussurra: “guarda caso”, dice e non dice, ma lascia intendere... cosa? Forse che sono state le forze di polizia belghe ad organizzare l'attentato? In questo caso il video del signor Penna sarebbe enormemente contraddittorio. Nella prima parte si lascia intendere che l'attentato non c'è stato, nella seconda che almeno un attentato c'è stato ma che non sono stati i fondamentalisti islamici ad organizzarlo, ma... i poliziotti belgi! E come lo avrebbero organizzato? Mettendo nel tunnel una bomba a tempo destinata a scoppiare un mese dopo? Mistero.
O forse il signor Penna intende dimostrare che la famosa esercitazione è servita a girare filmati che sarebbero stati utilizzati, un mese dopo, per provare un attentato fasullo? Non possiamo saperlo. Il signor Penna dice e non dice, lascia intendere, allude, non si sbilancia.
Le conclusioni del suo “filmato rivelazione” sono però abbastanza chiare: l'attentato all'aeroporto non c'è stato perché giornalisti poco onesti e professionali hanno mandato in onda un falso filmato, quello alla metropolitana non c'è stato perché un mese prima forze di sicurezza hanno eseguito una esercitazione nel corso della quale avrebbero potuto filmare chissà cosa, oppure c'è stato ma sono stati i servizi segreti belgi ad organizzarlo.
E' questo lo stile dei paranoici del complotto: dire e non dire, affermare insieme A ed il contrario di A, seminare dubbi senza fare accuse precise. NEGARE LA VERITA anche quando questa è EVIDENTISSIMA.
Ci sono centinaia di testimonianze sugli attentati di Bruxelles così come ce ne sono state migliaia su quelli di New York. Ci sono foto, filmati non taroccati, testimonianze dei superstiti, ci sono i morti ammazzati, ancora coperti di sangue, ci sono i feriti negli ospedali, in sospeso fra la vita e la morte. Ci sono le rivendicazioni dei criminali, chiare, inequivocabili. C'è, soprattutto, il fatto enorme, gigantesco del fondamentalismo islamico diffuso in tutto il mondo. Ci sono le folle che hanno applaudito ai morti dell'undici settembre, i musulmani che nel quartiere di Molenbeek hanno protetto un terrorista assassino. Tutto questo non basta ai complottisti. Ciò che prova la inesistenza dei loro complotti è a sua volta la risultante di altri complotti. La mancanza di prove che avvalori le loro tesi “dimostra” la diabolica astuzia dei congiurati, anche se poi questi tanto astuti non sembrano, visto che basta un normalissimo blogger a smascherare i loro filmati taroccati.
Il mondo vero a volte scompare e resta solo quello spettrale che alcuni personaggi malati di ideologia spacciano per realtà. Il filmato messo in onda dal signor Penna è da questo punto di vista solo un piccolo esempio di un male che si sta sempre più diffondendo nell'occidente di oggi, malato ed in crisi di identità.
Nel commento scritto al suo video l'autore afferma: “L'attentato a Bruxelles del 22 Marzo del 2016 sembra essere un'altra montatura mediatica”.
L'affermazione è piuttosto pesante: in pratica si nega che a Bruxelles ci sia stato un attentato, si tratterebbe dell'ennesima montatura mediatica. Dalle torri gemelle a Bruxelles, il terrorismo islamico non esiste, sono tutte montature, di chi? Non si sa... il signor Penna non dice nulla, certo però che il Mossad...
Parlando invece il signor Penna è meno netto: “Qualcosa è successo”, ammette. E si, “qualcosa” è successo: 31 morti, 270 feriti, esplosioni, una città sotto assedio sono “qualcosa”, molto interessante. E, perché mai il signor Penna ammette che “qualcosa” deve essere successo? Molto semplice, perché “alcuni suoi amici” gli hanno confermato che a Bruxelles c'era in effetti un gran casino. Il signor Penna si fida solo dei suoi amici. Centinaia di testimonianze, foto, filmati, le rivendicazioni degli stessi fondamentalisti che si vantano del loro crimine per lui non contano nulla: si fida solo dei suoi occhi, al massimo di quelli degli amici suoi. Liberissimo di farlo. Solo, resta un piccolo, insignificante problemino: Se lui non si fida di nessuno o quasi, perché mai noi dovremmo fidarci di lui? Tutto in fondo può essere falso, tutti possono mentire, od organizzare complotti, compresi coloro che denunciano i presunti, altrui, complotti e menzogne.
Andiamo avanti. Nella prima parte del suo filmato il signor Penna dimostra in effetti una cosa: il filmato mandato in onda da Sky TG 24 sull'attentato all'aeroporto di Bruxelles è in realtà un vecchio filmato relativo ad un attentato del Gennaio 2011 all'aeroporto di Mosca.
Cosa prova in realtà con la sua ricerca il signor Penna? Solo che alcuni giornalisti assetati di sensazionalismo, molto poco onesti e professionali, hanno presentato come una ghiotta primizia quella che era in realtà solo una minestra riscaldata. Non avevano immagini di Bruxelles ed hanno mandato in onda vecchie immagini di Mosca spacciandole per nuove di zecca e provenienti da Bruxelles. Ma al signor Penna questo non basta. Sky TG 24 manda in onda un video taroccato e questo non prova la scarsa professionalità dei giornalisti, no, “prova” che l'attentato “forse” non c'è stato, che al massimo è successo “qualcosa”. Un po' come se la eventuale foto falsa di un ebreo trucidato “dimostrasse” che la Shoah non è mai esistita, che si è trattato di una “cospirazione giudaica”.
Andiamo ancora avanti. Nella seconda parte del filmato il signor Penna si sposta dall'aeroporto al metrò. Ci parla di una esercitazione di sicurezza eseguita circa un mese prima dell'attentato, sullo stesso tratto di metropolitana in cui poi l'attentato è avvenuto. Di nuovo, un simile fatto non prova assolutamente NULLA, se non il livello professionale estremamente basso dei servizi segreti e di sicurezza belgi. Anche il signor Penna non trae conclusioni, in effetti. Si limita ad alludere, sussurra: “guarda caso”, dice e non dice, ma lascia intendere... cosa? Forse che sono state le forze di polizia belghe ad organizzare l'attentato? In questo caso il video del signor Penna sarebbe enormemente contraddittorio. Nella prima parte si lascia intendere che l'attentato non c'è stato, nella seconda che almeno un attentato c'è stato ma che non sono stati i fondamentalisti islamici ad organizzarlo, ma... i poliziotti belgi! E come lo avrebbero organizzato? Mettendo nel tunnel una bomba a tempo destinata a scoppiare un mese dopo? Mistero.
O forse il signor Penna intende dimostrare che la famosa esercitazione è servita a girare filmati che sarebbero stati utilizzati, un mese dopo, per provare un attentato fasullo? Non possiamo saperlo. Il signor Penna dice e non dice, lascia intendere, allude, non si sbilancia.
Le conclusioni del suo “filmato rivelazione” sono però abbastanza chiare: l'attentato all'aeroporto non c'è stato perché giornalisti poco onesti e professionali hanno mandato in onda un falso filmato, quello alla metropolitana non c'è stato perché un mese prima forze di sicurezza hanno eseguito una esercitazione nel corso della quale avrebbero potuto filmare chissà cosa, oppure c'è stato ma sono stati i servizi segreti belgi ad organizzarlo.
E' questo lo stile dei paranoici del complotto: dire e non dire, affermare insieme A ed il contrario di A, seminare dubbi senza fare accuse precise. NEGARE LA VERITA anche quando questa è EVIDENTISSIMA.
Ci sono centinaia di testimonianze sugli attentati di Bruxelles così come ce ne sono state migliaia su quelli di New York. Ci sono foto, filmati non taroccati, testimonianze dei superstiti, ci sono i morti ammazzati, ancora coperti di sangue, ci sono i feriti negli ospedali, in sospeso fra la vita e la morte. Ci sono le rivendicazioni dei criminali, chiare, inequivocabili. C'è, soprattutto, il fatto enorme, gigantesco del fondamentalismo islamico diffuso in tutto il mondo. Ci sono le folle che hanno applaudito ai morti dell'undici settembre, i musulmani che nel quartiere di Molenbeek hanno protetto un terrorista assassino. Tutto questo non basta ai complottisti. Ciò che prova la inesistenza dei loro complotti è a sua volta la risultante di altri complotti. La mancanza di prove che avvalori le loro tesi “dimostra” la diabolica astuzia dei congiurati, anche se poi questi tanto astuti non sembrano, visto che basta un normalissimo blogger a smascherare i loro filmati taroccati.
Il mondo vero a volte scompare e resta solo quello spettrale che alcuni personaggi malati di ideologia spacciano per realtà. Il filmato messo in onda dal signor Penna è da questo punto di vista solo un piccolo esempio di un male che si sta sempre più diffondendo nell'occidente di oggi, malato ed in crisi di identità.
Considerazione impeccabilmente condivisibili, come sempre!
RispondiEliminaGuardate tutto il video però no: sono una vecchia signora con l'ulcera, qualche riguardo me lo devo!
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