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sabato 22 aprile 2017

FEDE E MATRIMONIO

Il Santo padre ha raccontato ieri la storia toccante di un uomo musulmano la cui moglie cristiana è stata sgozzata dai tagliagole dell'ISIS.
Dal racconto del papa emerge la visione d un Islam buono, tollerante, aperto. Ci si può sposare fra cristiani e musulmani ed ognuno dei coniugi esercita liberamente il proprio credo, in pace e letizia. Sono i tagliagole dell'ISIS ad opporsi a tutto questo, dimostrando in questo modo di non essere “veri” musulmani. Questo il quadretto che emerge dalle parole del pontefice.

Qualcuno provi a digitare in rete “matrimoni fra cristiane e musulmani” e faccia una piccola ricerca. Sebbene già sapessi cosa avrei trovato io la ho fatta, per evitare imprecisioni. Ecco alcune cosucce che emergono e che riporto col “copia incolla”.

“La legge islamica consente il matrimonio tra un uomo Musulmano ed una donna Cristiana e non, invece, tra una donna Musulmana ed un uomo Cristiano. Questa regola è basata sulla premessa che nella vita matrimoniale e  familiare l'Islam è la religione definitivamente valida e superiore agli occhi di Dio, ed in caso di disaccordo il marito ha l'ultima parola. Secondo la visione tradizionale islamica un marito cristiano non è accettabile per una moglie musulmana, perché il suo supposto dominio nella famiglia porterebbe con sé il dominio certo dell'elemento Cristiano”.

“Secondo la visione islamica, i figli di un uomo musulmano e di una donna cristiana sono Musulmani per nascita, ed i loro genitori hanno il dovere di crescerli come Musulmani. Questo dovere, il raggiungimento del quale è la responsabilità primaria del marito musulmano, è oggettivamente incompatibile con il dovere della moglie cattolica di crescere i suoi figli nella stessa fede”.

E importante per una donna cristiana che valuta il matrimonio con un musulmano sapere che, secondo la legge islamica, non può ereditare dopo la morte del marito. Ancor più importante può essere il fatto che la legge islamica permette all'uomo di contrarre un secondo matrimonio anche se ha sposato una donna cristiana.

Per non farla troppo lunga. Una donna musulmana sposata ad un islamico si trova in una posizione di radicale subordinazione nei confronti del marito. Nulla di nuovo, intendiamoci, sono cose risapute.
Eppure il santo Padre sembra credere alla favola di un Islam tollerante in cui a tutte le fedi sono garantiti pari diritti, anche nel matrimonio. Con l'eccezione dei cattivoni dell'ISIS che probabilmente più che del Dio musulmano sono adoratori del “Dio denaro”.
Mi chiedo rispettosamente se ci creda davvero.

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