Lo ripete spesso la signora Emma
Bonino. Abbiamo bisogno dei migranti per far fronte al calo
demografico. Vediamo un po'.
La Unione Europea ha una densità di popolazione di 113 abitanti per chilometro quadrato, l'Italia si colloca al trentanovesimo posto della classifica mondiale dei paesi per densità di popolazione, con 201 abitanti per chilometro quadrato. La densità di popolazione del mondo (terre emerse, esclusa antartide) è pari a 53 abitanti per chilometro quadrato, quella dell'Africa è pari a 38 abitanti per chilometro quadrato. Come tutte le statistiche anche queste vanno prese “cum grano salis”. In Africa ci sono i deserti e la densità della popolazione varia da località a località. Ed è in corso in quel continente un autentico boom demografico. Una cosa però è certa: noi non siamo sottopopolati. Dobbiamo evitare la contrazione della popolazione europea, non cercare di incrementarla.
Ma questi sono in fondo dettagli statistici. Il vero problema è un altro: davvero si può pensare di far fronte al calo demografico con l'introduzione massiccia di migranti sul continente europeo?
La signora Bonino non ha dubbi: per lei la risposta è SI. Calano le nascite? Non fa niente, accogliamo iracheni e nigeriani, afgani e libici e tutto quadra. Sapienti politiche di ripopolamento risolveranno ogni problema.
Le politiche di ripopolamento però sono quasi sempre fallimentari. Anche quando si tratta non di uomini, ma di lupi simili politiche rivelano la propria stupidità. Riempire di lupi aree densamente popolate, con presenza di greggi ed armenti, crea grossi problemi a tutti, dai lupi agli uomini, passando per greggi ed armenti.
Ma quelle che per i lupi sono politiche stupide diventano criminali se riferite agli uomini. A differenza dei lupi gli uomini hanno infatti alle spalle culture e civiltà, sono portatori di idee, visioni del mondo, fedi religiose. Per la signora Bonino gli esseri umani sono come le pedine della dama. Mancano un po' di pedine bianche? Le sostituiamo con pedine nere ed il gioco è fatto. Da buona mondialista pensa che tutti si sia interscambibili, puri numeri che è possibile spostare a piacimento in un mondo privo di ogni particolarità.
Ma le cose non stanno così, chiunque è in grado di capirlo.
Non stanno così neppure a livello meramente economico, dove una massa enorme di dequalificati non può certo sostituire lavoratori altamente professionalizzati.
Non stanno così, soprattutto, a livello culturale. Inserire a forza, e in tempi brevi, in Europa milioni di persone lontanissime dal modo di pensare e di vivere degli europei significa, molto semplicemente decretare la fine dell'Europa. Non ha nessuna importanza che grazie ai migranti la popolazione europea non decresca. Non ne ha perché al termine di un simile processo l'Europa non sarà più Europa. Sarà un'altra cosa, del tutto diversa.
Ma questi concetti sono, con tutta evidenza, troppo difficili per la signora Emma Bonino.
La Unione Europea ha una densità di popolazione di 113 abitanti per chilometro quadrato, l'Italia si colloca al trentanovesimo posto della classifica mondiale dei paesi per densità di popolazione, con 201 abitanti per chilometro quadrato. La densità di popolazione del mondo (terre emerse, esclusa antartide) è pari a 53 abitanti per chilometro quadrato, quella dell'Africa è pari a 38 abitanti per chilometro quadrato. Come tutte le statistiche anche queste vanno prese “cum grano salis”. In Africa ci sono i deserti e la densità della popolazione varia da località a località. Ed è in corso in quel continente un autentico boom demografico. Una cosa però è certa: noi non siamo sottopopolati. Dobbiamo evitare la contrazione della popolazione europea, non cercare di incrementarla.
Ma questi sono in fondo dettagli statistici. Il vero problema è un altro: davvero si può pensare di far fronte al calo demografico con l'introduzione massiccia di migranti sul continente europeo?
La signora Bonino non ha dubbi: per lei la risposta è SI. Calano le nascite? Non fa niente, accogliamo iracheni e nigeriani, afgani e libici e tutto quadra. Sapienti politiche di ripopolamento risolveranno ogni problema.
Le politiche di ripopolamento però sono quasi sempre fallimentari. Anche quando si tratta non di uomini, ma di lupi simili politiche rivelano la propria stupidità. Riempire di lupi aree densamente popolate, con presenza di greggi ed armenti, crea grossi problemi a tutti, dai lupi agli uomini, passando per greggi ed armenti.
Ma quelle che per i lupi sono politiche stupide diventano criminali se riferite agli uomini. A differenza dei lupi gli uomini hanno infatti alle spalle culture e civiltà, sono portatori di idee, visioni del mondo, fedi religiose. Per la signora Bonino gli esseri umani sono come le pedine della dama. Mancano un po' di pedine bianche? Le sostituiamo con pedine nere ed il gioco è fatto. Da buona mondialista pensa che tutti si sia interscambibili, puri numeri che è possibile spostare a piacimento in un mondo privo di ogni particolarità.
Ma le cose non stanno così, chiunque è in grado di capirlo.
Non stanno così neppure a livello meramente economico, dove una massa enorme di dequalificati non può certo sostituire lavoratori altamente professionalizzati.
Non stanno così, soprattutto, a livello culturale. Inserire a forza, e in tempi brevi, in Europa milioni di persone lontanissime dal modo di pensare e di vivere degli europei significa, molto semplicemente decretare la fine dell'Europa. Non ha nessuna importanza che grazie ai migranti la popolazione europea non decresca. Non ne ha perché al termine di un simile processo l'Europa non sarà più Europa. Sarà un'altra cosa, del tutto diversa.
Ma questi concetti sono, con tutta evidenza, troppo difficili per la signora Emma Bonino.
Io posso capire la Merkel con il senso di colpa per l'Olocausto, che importa cani e porci, selezionati però!
RispondiEliminaMa l'Italia che senso di colpa ha, quello delle ex colonie?
Mala tempora currunt.
Ma la bonino è ancora viva? Non le auguro la morte, ma mi pareva d'aver capito che stesse morendo qualche mese fa.
RispondiEliminaSi io sonbo del parere che siamo in troppi. Le nascite aumenteranno naturalmente quando saremo troppo pochi. Secondo me è una cosa istintifva che fa madre natura, facendo aumentare o diminuire il nostro desiderio di genitorialità a seconda delle esigenze.
Se poi il calo delle nascite è il problema, la soluzione di accogliere tutti, sarebbe un palliativo. Sencondo ricerche, (masta cercare su Google 'diminuzione nascite tra immigrati' le seconde e le terze generazioni di immigrati, fanno meno figli delle prime, percfiò si partirebbe da zero.
Inoltre quelli che arrivano sono uomini. Esseri umani privi di utero ed ovaie. Dove li fanno i figli? O trovano le sceme con sindrome di Stoccolma + sindrome dell'infermierina prote a cadere ai loro piedi, o se li sognano i figli.
E' vero che l'Africa è piena di gente qualificata, ma quelli si trasferiscono nei paesi ricchi normalmente, con aerei e tutto, e non fai neppure caso a loro. Quelli che arrivano con i barconi sono i buontemponi lazzaroni anarcoidi, che in Africa davano problemi alle loro genti, ed hanno scelto di dar problemi ad altre genti. Sono ragazzi analoghi ai nostri giovinetti dei centri sociali. (guarda caso questi clandestini si trovano bene assieme ai nostri delinquenteli droghina che frequentano i centri sociali).
La tratta dei neri in America fu sbagliata, ma i neri americani di oggi sono tutt'altra cosa rispetto ai clandestini di oggi, alimentatori del razzismo (quello vero).
Madame Mørkel importa cani e porci senza curarsi del loro valore, proprio come si fa in Italia. Lei è una Renzi in gonnella.
Certo che parlare di ripopolamento, da parte di una che si vanta di avere personalmente praticato diecimla aborti con la pompa da bicicletta...
RispondiEliminaLei che cosa? E nonostante sia ricca?
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