Ieri è morto, alla bella età di 89 anni, Armando Cossutta.
E' stato comunista fino all'ultimo, coerentemente. Si, lo so bene, a volte la coerenza è la virtù dei folli, o degli imbecilli. Però, tutto sommato, ritengo più meritevole di rispetto un personaggio che, come Cossutta, che ha difeso orgogliosamente, fino all'ultimo, il suo comunismo di tanti altri che, dopo il 1989, del comunismo si sono semplicemente dimenticati. “Comunismo? Che cosa sarà mai?” hanno detto. Forse il comunismo era un piatto della cucina popolare abruzzese, o un gioco di società, o il nome di un monte nelle Alpi marittime, chissà. Comunque si tratta di qualcosa che non riguarda, non ha mai riguardato, persone come D'Alema, o Bersani, o Veltroni o, mi sia consentito nominarlo, Giorgio Napolitano.
Per costoro, e per tanti altri che comunisti non sono mai stati, il comunismo non è morto nel 1989, semplicemente non è mai esistito. E se qualcuno oggi si azzarda a parlarne lo guardano con aria di superiorità. “Ma dai, parli ancora del comunismo? Roba vecchia!” borbottano sorridendo. Però, se in Francia Marine Le Pen fa il pieno di voti immediatamente li senti strillare contro il “pericolo fascista”. E si che il fascismo è morto ben prima del comunismo.
Cossutta no, lui il comunismo lo amava, e lo difendeva. Il crollo del muro di Berlino per lui non è stato una festa ma una tragedia. Posizioni politiche indecenti? Si, senza dubbio, però trovo ancora più indecenti le ipocrisie di chi “festeggia” l'anniversario del crollo di quel muro senza mai pronunciare, neppure una volta, la parola “comunismo” e cerca di instaurare indecenti paragoni fra il muro di Berlino, costruito per evitare le fughe verso l'inferno capitalista, ed il muro che gli israeliani si sono visti costretti a costruire per difendersi dalle bombe umane.
Ad essere sinceri proprio coerente coerente Armando Cossutta non lo è stato, non fino in fondo almeno. Si, perché anche lui, dopo il 1989, ha rinunciato a difendere la realtà del comunismo. Non ha continuato a dire che l'URSS era il “paradiso dei lavoratori”, si è limitato a dire che “poteva evolvere democraticamente”. Non ha negato che i gulag ci siano stati, ne ha dato la colpa alla “guerra fredda”. Non ha detto che i rivoltosi ungheresi del 1956 erano “controrivoluzionari sobillati dalla CIA”. L'intervento sovietico in Ungheria è stato brutto, ma, anche'esso dovuto alla “guerra fredda”. La guerra fredda era per Cossutta qualcosa come le Crociate per gli occidentali politicamente corretti: la chiave che apre tutte le porte, e ci permette di giustificare tutto. Giustificare e distorcere tutto. I politicamente corretti dimenticano che le Crociate sono state precedute dall'espansione imperialistica dell'Islam e Cossutta che la guerra fredda iniziò quando l'URSS impose con le armi regimi comunisti a tutti i paesi dell'est Europa. Ma si tratta di dettagli, inezie. Cosa volete che conti il rispetto per la verità per chi vuole dialogare con l'ISIS, o per chi ha esaltato per decenni un certo baffone che della falsificazione sistematica della storia aveva fatto il suo pane quotidiano?
Quando muore qualcuno, si è portati a ricordare più il bene che il male della sua vita. E' naturale, umano, che sia così. Vale anche per i politici, anche per quelli come Cossutta. Però, bisognerebbe evitare le esagerazioni. Spacciare un vecchio stalinista come Armando Cossutta per un campione della democrazia è precisamente una di quelle esagerazioni che andrebbero evitate. Difficile farlo però, per una parte consistente della classe politica italiana che si è spesso avvalsa , è bene non dimenticarlo, anche dell'appoggio stalinisti come Cossutta. Non credo che Prodi passerà alla storia per le sue realizzazioni come politico o come manager pubblico; più probabile che ci passi come l'unico presidente del consiglio che sia riuscito a restare a galla anche grazie ai voti parlamentari degli stalinisti e dei... trotskisti. Spesso la realtà supera la fantasia più sfrenata!
E sarebbe bene non dimenticare che Cossutta ha gestito per molto tempo i rapporti finanziari fra la vecchia URSS ed il vecchio PCI che da quel paese è stato finanziato, sempre, sino al crollo finale. Una pagina assai discutibile nella biografia di Armando Cossutta, ma non deve indurci ad essere troppo severi con lui. Di quei finanziamenti erano bene al corrente tutti i dirigenti del PCI, a partire da quelli, dopo, hanno gridato più forte allo scandalo per gli altrui finanziamenti poco chiari.
Ed ancora, sarebbe bene evitare di ripetere sino alla noia che Cossutta non ha mai fatto politica mirando al proprio personale tornaconto. La cosa è probabilmente vera, ma, a mio modestissimo parere, del tutto irrilevante. Non è detto che il non mirare al proprio tornaconto sia sempre e comunque una virtù. Non credo che le bombe umane che si fanno esplodere in autobus e pizzerie mirino al proprio tornaconto, ed allora? Lo stalinismo ha provocato, secondo i calcoli prudenziali dello storico sovietico Roy Medvedev, di certo non un “anticomunista viscerale”, almeno 22 MILIONI di morti. Francamente non me ne frega nulla se chi ha esaltato, o difeso, o giustificato, quel sistema criminale lo abbia fatto per idealismo o fanatismo ideologico, stupidità o tornaconto personale. Sono anzi portato a credere che i più pericolosi fra i difensori di baffone Stalin siano stati i puri idealisti, quelli convinti che la mattanza fosse l'inevitabile prezzo da pagare per la purificazione del genere umano.
La cosa migliore che si può dire di Cossutta è questa, in fondo: non è stato un fanatico, solo un grigio burocrate sinceramente convinto che l'URSS stesse svolgendo il grande e progressivo compito che “la storia” le aveva assegnato, e forse, in cuor suo, altrettanto sinceramente intimorito dagli orrori che caratterizzavano quel “compito”, e che lui conosceva benissimo.
Riposi in pace.
Ok, come sempre. Ma noto qualche trascuratezza ortografica ed un errore che non mi sento di giustificare: L'intervento sovietico in Ungheria è stato brutto, ma, anche lui, dovuto alla “guerra fredda”. Anche lui o anche esso? Giovanni, amico mio, ...
RispondiEliminagrazie per la segnalazione, ogni tanto sono trascurato... specie in questo periodo! :-)
RispondiEliminaGiovanni d'accordo sulla coerenza di Cossutta, ma sul fronte opposto anche Almirante era coerente col proprio passato, ma il trattamento ricevuto fu diverso...La condanna di certe ideologie ( comunismo e fascismo in questo caso) deve essere uguale senza sconti di parte.
RispondiEliminaConcordo perfettamente!
EliminaUn certo signor Guerrino Marongiu ha commentato questo mio scritto con una sequela sconclusionata di insulti e parole prive di ogni senso logico. Cancello le sue stronzate ed invito questo signore ad ignorarmi, come ignoro lui.
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