giovedì 6 aprile 2017

BASHAR AL ASSAD

Detesto gli ipocriti. Quelli che si accorgono ogni tanto che in guerra muoiono anche i civili, anche i bambini. Quelli che fingono di non vedere che fra i nemici di Assad non si trova nessun democratico, nessun laico, neppure nessun “moderato”. E che dimenticano, o fingono di dimenticare, che il peggior nemico di Assad è quella peste del genere umano che si chiama ISIS.
Tutto questo però non mi rende tanto cieco da scambiare Bashar al Assad per un campione della lotta al terrorismo.
Bashar al Assad è un tiranno sanguinario, e fin qui nulla di nuovo. Il medio oriente pullula di tiranni più o meno sanguinari. La sola democrazia esistente in medio oriente si chiama ISRAELE, punto. Ma Assad non è solo un tiranno sanguinario. E' da sempre un uomo strettamente legato al terrorismo islamico. Nemico storico di Israele ha appoggiato Hezbollah ed Hammas ed è attualmente sostenuto dall'Iran, forse la peggiore teocrazia medio orientale. Uno stato in prospettiva ancora più pericoloso dell'ISIS, una potenza regionale che grazie alla politica imbelle di Obama e della UE potrebbe a breve diventare una potenza atomica, col risultato che ci troveremmo ad avere una Corea del nord a poche ore d'aereo da casa nostra.

Non credo francamente che Trump si sia comportato da “pazzo” rispondendo militarmente all'attacco di Assad, come non credo sia da pazzi mostrarsi determinati contro la Corea del Nord.
Qualcuno si è ingannato su Trump, nel corso della campagna elettorale. Ha scambiato la volontà di instaurare rapporti non conflittuali con la Russia di Putin con la scomparsa di ogni frizione fra Russia e Stati Uniti, o le tendenze protezionistiche con la volontà di chiudersi a riccio ignorando quanto avviene nel mondo. Non a caso hanno mostrato qualche simpatia per Trump anche alcuni campioni dell'anti americanismo. Sbagliavano e sbagliano. Trump non allineerà la politica americana alle idiozie insieme buoniste ed avventuriste della UE (si pensi alla Libia), non si imbarcherà, credo, in avventure sconsiderate. Ma sarà molto, molto determinato, credo, nel difendere, anche militarmente, gli interessi strategici del suo paese. Chissà, forse tutto questo deluderà qualcuno, pazienza.
Il mondo attraversa un momento difficilissimo. Non si può certamente far fronte ai problemi con gli slogan e la facile propaganda.

3 commenti:

  1. è evidente che se alle minacce ignorate non seguono ritorsioni, il potere coercitorio della minaccia va a zero, come abbiamo visto negli 8 anni di Obama, che come Clinton ha coltivato una pace di facciata . una pace " a tutti i costi " che , effettivamente, è costata moltissimo in termini di vite civili: siamo stati a guardare lo scempio o , peggio , a bombardare e poi nascondere la mano. Adesso la lezione siriana penso sia arrivata ai veri bersagli , ovvero Iran Corea del Nord e Cina.

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  2. L'Iran nucleare potrebbe risvegliare anche il moccioso coreano, che pur non avendo nulla a che fare con l'islam, gli verrebbe voglia di mostrare al mondo che i suoi giocattoli nucleari sono ancora migliori di quelli degli ayatollah. Quindi secondo me la Corea del Nord potrebbe legarsi al pericolo del terrorismo islamico.

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  3. Mi permetto di segnalare questa analisi, che trovo eccellente:
    https://topgonzo.wordpress.com/2017/04/08/lintervento-del-sig-trump/#comment-60720

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