Il giovane allora ha estratto una piccola pistola (che non era sua intenzione usare) ed ha invitato il barista a dargli qualcosa. Il gestore del bar ha reagito in maniera isterica aggredendo il povero ragazzo con calci e pugni. Ha poi afferrato un potentissimo fucile da guerra che deteneva sfruttando la troppo permissiva legge sulle armi e lo ha rivolto contro il giovane. Ne è seguita una sparatoria nel corso della quale il barista aggressore è stato ucciso, il povero ragazzo ed alcuni avventori feriti. Il giovane ingiustamente aggredito e costretto a difendersi e gli avventori feriti chiederanno ai familiari del barista alcuni milioni di euro di danni.
In serata il paese teatro di questi eventi è stato attraversato da una fiaccolata. Sono stati liberate colombe, lanciati palloncini bianchi e abbelliti i muri con gessetti multicolori. Negli interventi tutti hanno espresso solidarietà col giovane costretto a difendersi e condannato la brutale aggressione perpetrata dal barista.
La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.
George Orwell.
Mi piace. Molto. Complimenti, Giovanni.
RispondiEliminaIn parole povere: Come pensano i sinistroidi poverinisti.
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