giovedì 29 giugno 2017

LETTERA APERTA AI MILITANTI DEL PD SULLO "IUS SOLI"

Cari militanti del PD.
Un po' vi capisco quando difendete a spada tratta la proposta di legge sullo ius soli.
Non mi piace la spocchia che a volte alcuni di voi dimostrano, la pretesa di essere moralmente superiori agli altri. Voi buoni, aperti ed accoglienti, gli altri cattivi, egoisti e retrogradi. E' quella stessa spocchia che ieri faceva dire ai militanti del PCI che “loro” erano fatti di una pasta diversa, che erano la parte migliore del paese, quelli dalle mani sempre e comunque pulite.
Invece non solo non avevano le mani pulite, come poi i fatti hanno dimostrato, avevano alle spalle l'appoggio incondizionato ad alcune fra le tirannie totalitarie più sanguinose della storia. E questo per me è molto, molto peggio che avere intascato qualche tangente.
Ma lasciamo perdere, non è di questo che intendo parlarvi.
Dicevo che un po' vi capisco quando difendete a spada tratta lo “ius soli”.
La vostra è una storia di ideologia e la ideologia la avete un po' nel sangue.
La ideologia è una brutta malattia, molti, compreso chi scrive, ne sono stati vittime, non è facile curarla, lo so. La differenza fra voi e quelli come me è che voi, abbandonata l'ideologia comunista, siete alla affannosa ricerca di sostituti. Sostituti meno ingombranti, non sanguinosi, dolci. E quale fra questi sostituti ideologici è più attraente di quello della angelica bontà, della incondizionata accoglienza? Forse questa accoglienza senza limite alcuno vi ricorda la “classe operaia che non ha nazione” di marxiana memoria, o le bandiere rosse sulle frontiere di cui parlava il vostro inno “bandiera rossa”, ve lo ricordate?
Forse le vostra grida di oggi contro i muri servono a farvi dimenticare il muro di Berlino, i passaporti interni che caratterizzavano la Cina di Mao e l'URSS di Stalin, la quasi impossibilità di visitare i “paesi del socialismo” in cui vi identificavate senza riserve, vero?
Insomma, avete un sostituto ideologico che viene incontro alla vostra sete di assoluto e non è ingombrante come gli assoluti legati a Stalin, Mao, Pol Pot ed alle svariate decine di milioni di cadaveri che questi “liberatori” hanno prodotto.
Solo che, mi permetto di ricordarvelo cari signori, l'ideologia è sempre cattiva, anche quando assume forme dolci. E se in nome della dolcezza ideologica voi contribuite a riempire l'Italia e l'Europa di persone che, nella loro grande maggioranza, sono estranee ai valori su cui si regge la nostra civile convivenza fate non una cosa buona, ma una cosa cattiva, anzi, pessima. Contribuite al trionfo di una ideologia che nella sostanza non è meno tirannica di quelle che in passato voi avete appoggiato, senza riserve. Non basta cinguettare frasi d'amore per essere davvero buoni. Anche Stalin parlava di libertà, ve lo ricordate?

Un'altra cosa. Vi capisco, cari militanti del PD anche da un altro punto di vista, più terra terra.
Siete un po' in crisi, ammettetelo. Prima urlavate, come i grillini: “noi siamo onesti e voi no”. Poi è venuto fuori il Monte dei Paschi. Avete alle spalle anni di governo che non si può dire abbiano risolto i problemi del paese. Parlate di integrazione, dialogo, confronto con i nostri fratelli islamici, ma quelli fanno attentati in mezzo mondo, praticamente tutti i giorni. Insomma, il vostro partito non è molto credibile, ultimamente. Nulla di terribile, anche altri non brillano troppo quanto a credibilità.
Solo che voi un po' barate, lasciatevelo dire. Il PD perde i voti di molti italiani e cosa fanno i suoi geniali dirigenti? Cercano di creare italiani nuovi. Ammettetelo, mira a questo lo “ius soli”. Regaliamo un bel po' di cittadinanze e ci creeremo una base elettorale nuova di zecca, così la “destra populista “ sarà sconfitta.
Non vi voglio annoiare con ovvie considerazioni sulla sostanziale immoralità di un simile giochetto. Non cerco di turbare i vostri sonni ricordandovi che in questo modo voi cambiate le basi sociali della nostra democrazia, il presupposto stesso del patto sociale. Si, perché questo patto si regge sulla condivisione di alcuni valori che sono messi in crisi da una immigrazione fuori controllo combinata con la cittadinanza facile.
Mi limito a ricordarvi un'altra cosa. Fate male i vostri calcoli, cari signori. Molto male, perché non è affatto detto che i “nuovi italiani” siano disposti a votarvi. Forse alcuni di loro lo faranno, all'inizio, poi è molto probabile che si diano autonomi strumenti di rappresentanza politica.
Davvero credete che il matrimonio omosessuale, la “rappresentanza di genere”, la “maternità surrogata”, quale che sia il giudizio che si può dare su tutte queste belle cose, siano compatibili con l'Islam? Capisco che la vostra mentalità ideologica vi spinge a rifiutare il principio di realtà, ma non vi sembra di esagerare?
Quindi, abbandonate le spocchie e ripensateci, finché siete in tempo. E' nell'interesse di tutti, anche del vostro!

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