lunedì 29 agosto 2016

RAZZISTA!!!

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Quando il comunismo era ancora una cosa terribilmente seria gli amici di baffone Stalin avevano un ottimo mezzo per mettere a tacere i loro rivali: “sei un FASCISTA!” gli dicevano con fiero cipiglio. Tizio afferma che in URSS gli intellettuali dissidenti finiscono in galera? FASCISTA! Caio sussurra che Stalin fece morire di fame alcuni milioni di contadini? FASCISTA! Sempronio osa dire che l'URSS non è il paradiso dei lavoratori? FASCISTA! E il poverino, accusato di “fascismo” doveva tacere. Se avesse obbiettato qualcosa sarebbe stato, ovviamente, ancora più “fascista” di prima ed additato al pubblico ludibrio.

Oggi avviene qualcosa di simile. Solo, l'appellativo: "fascista" è stato sostituito da un altro: "RAZZISTA".
Se un poverino viene colto dal sospetto che esista un qualche legame fra Islam e terrorismo, o sussurra che ficcare le donne nei sacchi non è una cosa troppo bella, o si permette di dire che punire con la morte apostati e bestemmiatori non è proprio il massimo della laicità, gli occidentali politicamente corretti lo fulminano con una occhiata, puntano contro di lui l'indice accusatore e sentenziano: “SEI UN RAZZISTA!
Vuoi impedire a qualcuno di esporre le sue idee? Lo vuoi fare apparire un essere indegno, un mostro vomitevole? Vuoi sputtanarlo in maniera definitiva? Accusalo di "razzismo" ed il gioco è fatto!
Il malcapitato avrà un bel dire che NON esiste una RAZZA ISLAMICA e che ci sono islamici in TUTTE le razze. Potrà ricordare che moltissimi islamici sono arabi e che gli arabi non hanno affatto la pelle nera. Prendi Al Bagdadi, tagliagli la barba, vestilo alla occidentale e sembrerà un normalissimo cittadino italiano. Tutte queste considerazioni non scoraggeranno il suo accusatore. RAZZISTA, RAZZISTA continuerà a strillare, incurante di ogni obiezione. Come ha insegnato Joseph Gaoebbels una menzogna ripetuta all'infinito diventa per molti una verità. Se dici ogni dieci minuti che Tizio è “razzista” prima o poi qualcuno ci crede.

Solo, devono stare attenti coloro che evocano continuamente il “razzismo”. Prima o poi potrebbe succedere che qualcuno replichi loro: “Si, sono razzista, e allora?”.
Trasformare in razzismo la condanna del terrorismo islamico o la difesa dei valori cardine della civiltà occidentale rischia davvero di nobilitare il razzismo. Se è da “razzisti” opporsi alle porte spalancate alla immigrazione clandestina, se difendere la dignità delle donne, condannare l'imposizione di burka e “burchini” o la pena di morte per gli apostati significa essere “razzisti” ben venga il “razzismo” potrebbe dire qualcuno.
Il presunto “antirazzismo” di cui fanno sfoggio i media in tutte le occasioni è destinato ad alimentare il razzismo, quello vero, pericoloso, inaccettabile. Quello che è dovere di ogni persona civile contrastare.
E quando scoppierà, questo razzismo, saranno guai per tutti.

1 commento:

  1. Fantasia zero. C'erano anche i nazisti, i berlusconiani, i salviniani, i lepenisti, i seguaci di Trump, di Wilders, di Åkesson o della Jensen... c'è tanto da attingere a destra. Ma anche per noi c'è molto da attingere dalle sinistre se è per questo.

    Il razzista ha ancora meno senso. Razzismo riguarda il sostenere che esistono razze superiori, o trattare in modo diverso le persone di una razza diversa dalla tua (I sinistroidi praticano tantissimo il razzismo trattando i neri come se fossero imbecilli)

    Su al Bagdadi stavo per dire una cosa simile. se per assurdo, dovesse lasciare l'islam, per la logica del paladino della giustizia sociale cambierebbe anche razza. la anche il paladino della giustizia sociale sa che le razze non si possono cambiare, essendo tratti genetici (mentre l'islam è un ideologia e le ideologie si possono cambiare)

    “Si, sono razzista, e allora?” - già lo fanno, in tutto il mondo (tranne che in quello islamico ovviamente, loro si sentono i santi per antonomasia). Il problema è che, chi dirà “Si, sono razzista, e allora?” continuerà a trattare le persone allo stesso modo indipendentemente dalla razza, però poi i nazisti (cioè i veri razzisti e fieri di esserlo) si sentono legittimati di pestare il cittadino che ha la sola colpa di avere la pelle nera o gli occhi a mandorla.

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