martedì 17 ottobre 2017

DUE CONCEZIONI

Quelli che seguono sono brevi brani della celeberrima “lettera sulla tolleranza” di Jhon Locke.

Lo stato è, a mio modo di vedere, una società umana costituita unicamente al fine della conservazione e della promozione dei beni civili. Chiamo beni civili la vita, la libertà, l'integrità fisica e l'assenza di dolore, e la proprietà di oggetti esterni, come terre, denaro, mobili ecc.

È compito del magistrato civile conservare sana e salva una giusta proprietà di questi beni, che riguardano questa vita, per tutto il popolo in generale e per ogni singolo suddito in particolare,  mediante leggi valide ugualmente per tutti (...) la cura delle anime non può riguardare il magistrato civile, poiché la sua autorità consiste interamente nella costrizione. Ma, consistendo la religione vera e salutare nella fede interiore, senza la quale nulla ha valore presso Dio, la natura dell'umano intelletto è tale, che esso non può essere costretto da alcuna forza estrinseca. (…) Vediamo ora che cos'è la chiesa. A mio modo di vedere, la chiesa è una libera società di uomini che si uniscono volontariamente per adorare pubblicamente Dio nel modo che credono gradito alla divinità al fine della salvezza delle anime. Dico che è una società libera e volontaria. (...)

Qui di seguito invece i primi due articoli della
COSTITUZIONE della repubblica islamica dell'Iran.

1)
Lo Stato dell’Iran è una Repubblica Islamica che la nazione dell’Iran, sulla base della fede tradizionale nel governo della verità e della giustizia [rivelato] nel Corano, in seguito alla vittoria della Rivoluzione Islamica guidata dall’Ayatollah Al-Ozma lmam Khomeini (…)
2) La Repubblica Islamica è un sistema basato sulla fede nei seguenti principi:

1. lI Monoteismo (espresso nell’affermazione “non vi è altro dio che Dio”), la sovranità e la legge come appartenenti esclusivamente a Dio, e la necessità di osservare i Suoi comandamenti.

2. La Rivelazione Divina2 e il suo ruolo fondamentale nel determinare le leggi.

3. La Resurrezione e il suo ruolo costruttivo nei corso dell’evoluzione che guida l’umanità verso Dio.

4. La Giustizia divina nella Creazione e nella legge. (...)


Quelle che qui si confrontano sono due concezioni diametralmente opposte dello stato e della chiesa. Da una parte la concezione laica: lo stato ha il compito di occuparsi delle cose terrene, del benessere e della sicurezza degli esseri umani in questa vita, la chiesa invece deve interessarsi della salvezza delle anime. E deve essere una associazione volontaria, perché nessuno può essere costretto a guadagnarsi il paradiso.
Dall'altra una concezione teocratica dello stato e della chiesa. Le due istituzioni di fatto vengono a coincidere: la Chiesa regola fin nei minimi dettagli la vita terrena degli esseri umani e lo stato obbliga i cittadini alla stretta osservanza dei doveri religiosi. La legge colpisce con pari rigore i crimini contro la sicurezza dei cittadini come quelli contro la divinità. Anzi, i crimini contro la divinità sono puniti con un rigore ancora maggiore.
Tutti coloro che parlano di “armonica integrazione” fra diverse civiltà devono, se hanno un minimo di onestà intellettuale, porsi la seguente domanda: queste due concezioni sono in qualche modo compatibili? Possono convivere? Chi è convinto che lo stato non debba interessarsi alla sua salvezza eterna può formare un qualsiasi tipo di comunità con chi è invece convinto del contrario? Ecco, i teorici del “multiculturalismo” devono solo rispondere a questa domanda. Rispondere seriamente, senza frasette retoriche o vuoti giri di parole. Non credo lo possano fare.
Ed infatti non lo fanno. E il tanto celebrato "multiculturalismo" non assomiglia infatti, in nessun modo, alla tanta conclamata "integrazione". Le diverse culture non si integrano affatto, ma convivono, l'una accanto all'altra, come corpi estranei, se non nemici.
Col risultato che le attuali società occidentali assomigliano sempre più ad un aggregato di tribù. In attesa che una tribù prevalga sulle altre. E che noi tutti ne diventiamo membri.

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