mercoledì 30 agosto 2017

STUPRO

Proviamo ad immaginarlo.
Quattro teppisti italiani aggrediscono una coppia di migranti. Picchiano a sangue lui e violentano a turno lei.
Quali sarebbero le reazioni dei “democratici progressisti”? Parlerebbero di un “caso di cronaca”? Limiterebbero il discorso alle responsabilità individuali? Difficile pensarlo.
Se un simile, deprecabile, evento accadesse saremmo sepolti dagli strilli sul razzismo che avvelena l'Italia. Filosofi e sociologi, sacerdoti e psicologi ci impartirebbero dai teleschermi lunghissime lezioni sulla deriva razzista e sessista che il paese sta attraversando. Gli appelli degli intellettuali, i dibattiti, le manifestazioni su succederebbero a ritmo serrato. Qualcuno proporrebbe l'emanazione di nuove leggi contro il razzismo ed il sessismo.
Invece i violentatori sono quattro nordafricani e le vittime della loro violenza una coppia di giovani polacchi, e il tutto diventa un puro caso di cronaca, privo di ogni dimensione generale. Gli intellettuali di sinistra sono bravissimi a cercare spiegazioni sociali per ogni volo di mosca, ma solo quando queste fanno loro comodo.

E' vero, la responsabilità di uno stupro, o di un omicidio, o di un furto, di un qualsiasi crimine insomma, è sempre individuale. E va provata rigorosamente. Qualsiasi democratico liberale queste cose le sa bene, non deve certo impararle da coloro che ieri esaltavano la “rivoluzione culturale” di Mao e che oggi magari guardano con simpatia a Maduro, se non a Kim Son Un.
Ma qui non si tratta di stabilire le responsabilità individuali di un crimine. Si tratta di capire se la politica della immigrazione senza limiti e controlli crei o non crei condizioni sociali che favoriscono il crimine. E qualsiasi persona non malata di ideologia è in grado di rendersi conto che questa politica favorisce la diffusione della criminalità. A tutti i livelli e di qualsiasi tipo. Stupri compresi.

E' vero, stupratori ce ne sono ovunque, purtroppo. Non tutti i nordafricani sono stupratori, né tutti gli stupratori sono nordafricani. E lo stesso discorso vale per i migranti
Però non si può far finta di ignorare che la cultura da cui proviene la gran maggioranza dei migranti considera la donna un essere umano di serie B. Una persona obbligata a vivere chiusa in osceni sacchi, o, nel migliore dei casi, vestita come in occidente vestono solo le suore. per loro scelta volontaria e reversibile. E non si può ignorare che in quella cultura le donne che non vestono in tal modo, le ragazze che passeggiano in jeans o minigonna, sono considerate “provocatrici” e chi provoca, si sa, può a volte andare incontro a brutte sorprese.
Certo, anche in occidente c'è chi sostiene che se una ragazza si veste in maniera sexy lo stupro “se lo va a cercare”. Ma da noi esiste, per fortuna, una coscienza diffusa che considera questo modo di “pensare” (si fa per dire) una bestialità. Nella cultura da cui provengono i migranti le cose sono ben diverse.

Ma i "democratici progressisti" queste cose non le vogliono vedere. Hanno sostituito il mondo reale con lo pseudo mondo partorito dalla loro ideologia buonista e strillano come aquile se qualcuno si permette di dire: “il mondo vero è ben diverso dal vostro pseudo mondo ideologico”. Per loro se un migrante compie un atto di terrorismo, o un omicidio, o una rapina, o uno stupro non bisogna trarre da simili fatti nessun tipo di conclusione generale. Si tratta di casi strettamente, rigorosamente individuali. E chi non è d'accordo è un bieco razzista.
Non si accorgono che con questo atteggiamento sono proprio loro a favorire il diffondersi del razzismo.

sabato 12 agosto 2017

METICCIATO

Eugenio Scalfari ha scoperto il meticciato. E non è il solo. Attrae molti l'idea di un unico popolo mondiale, che unisca tutti superando le vecchie differenze nazionali. La “ruota della storia” marcia in quella direzione, ci ripetono tutti i giorni sapienti personaggi, e chi si oppone è un povero vecchio legato ai miti del passato. Un nazionalista xenofobo nemico dei valori di universale libertà ed uguaglianza che sono tipici della civiltà occidentale.
Ma stanno davvero così le cose? Vediamo un po'.

Contrariamente a quanto pensano Eugenio Scalfari ed i suoi sostenitori il meticciato non è affatto una novità. L'impero romano aveva, specie nella fase del suo declino, fortissime caratteristiche meticce. L'inventore del meticciato è stato Alessandro Magno, grande personaggio, certo, ma non precisamente moderno. Sono invece gli stati nazionali ad essere una invenzione relativamente recente del genere umano.
Per secoli popoli diversissimi fra loro sono stati costretti a vivere insieme sotto il governo di autorità imperiali spesso estremamente brutali. Non esiste nessun legame fra la affermazione degli universali valori di libertà ed uguaglianza ed il meticciato, è vero esattamente il contrario.
La nascita e la diffusione degli ideali di tolleranza. La “scoperta” delle libertà individuali e del garantismo, il lento avanzare della democrazia sono parti di un processo che culmina in Europa con la formazione degli stati nazionali. Altro che legame fra meticciato e libertà! La storia ci dimostra che il meticciato è tipico dei grandi imperi. Non a caso la caduta dell'impero comunista è stata seguita dal proliferare di nuovi stati nazionali. A ben vedere le cose fra gli ispiratori di Eugenio Scalfari è possibile ritrovare, accanto ad Alessandro magno, un certo Giuseppe Stalin.

I popoli, come gli individui, cambiano. E a questo cambiamento contribuiscono le relazioni che ogni popolo ha con gli altri. Ma i popoli, come gli individui, cambiando restano se stessi. Io sono oggi ben diverso da quello che ero al tempo della mia giovinezza, e i miei rapporti con gli altri esseri umani hanno avuto una parte importante nel determinare come sono cambiato. Ma cambiando io non ho perso la mia insopprimibile individualità. I cambiamenti che ho vissuto sono i miei cambiamenti, la personalità che si è formata nel corso degli anni è e resta la mia personalità. Ho avuto rapporti con Tizio, Caio e Sempronio ma sono restato me stesso in questi rapporti. Non mi sono trasformato in un fritto misto di Sempronio, Caio e Tizio.
Considerazioni analoghe possono farsi per i popoli. Ogni popolo si relaziona ad altri, in una certa misura si mischia ad altri, e cambia, ovviamente. Ma resta se stesso nei vari cambiamenti.
Gli scambi commerciali, i processi normali e controllati di emigrazione ed immigrazione, le relazioni culturali, i viaggi ed il turismo, i matrimoni misti modificano le caratteristiche dei popoli, cosa del tutto normale, ma non danno vita ad alcun tipo di meticciato. Questo è invece il risultato di migrazioni disordinate e violente che alcuni popoli sono costretti a subire. Da sempre i popoli europei, e non solo, sono in relazione fra loro. E' sempre successo che uno spagnolo sposasse una francese o che uno svedese studiasse a Londra o che un italiano emigrasse in Argentina. Ma nessuno ha mai scambiato simili fenomeni con il meticciato. Si parla invece di meticciato oggi, in conseguenza di processi migratori del tutto fuori controllo cui le popolazioni europee guardano con ansia crescente e che vengono loro imposti da governi irresponsabili.

I teorici del meticciato parlano di continuo di “mistura” fra i popoli. Italiani o francesi, nigeriani o indiani... tutte scemenze! Non esistono italiani o indiani, francesi o nigeriani, esiste il popolo mondiale, il meticciato, e chi non è d'accordo è un bieco “razzista”.
Però che strano... il meticciato riguarda solo i popoli europei. Si guardino le nazionali di calcio. Nella nazionale belga abbondano i calciatori dalla pelle nera, ma in quella nigeriana non se ne vede uno con la pelle bianca. Cinesi ed algerini, indiani e pakistani non presentano affatto caratteristiche “meticce”. Queste riguardano solo i tedeschi o gli inglesi, i francesi o gli italiani. In realtà non è affatto in corso nessun processo di mistura fra popoli diversi. Quello che è in corso è un processo di graduale sparizione dei popoli europei. E questa è in fondo la cosa meno grave. Che i giocatori della nazionale belga abbiano la pelle bianca nera ha davvero poca importanza. Il vero problema è la sparizione della cultura europea. In nome della adesione senza riserve ad un presunto universale meticciato gli europei stanno infatti rinunciando a quella cosa preziosissima che sono le loro tradizioni culturali. I valori universali della nostra cultura, gli stessi di cui paradossalmente si servono i propagandisti del meticciato, sono sempre più marginalizzati in Europa, e non solo. Prima li si è relativizzati, privandoli della loro portata universale. Poi si sono accettate eccezioni sempre più numerose (la donna ha gli stessi diritti dell'uomo, ma se i musulmani obbligano le donne a velarsi... beh... facciano pure, è la “loro cultura”). Poi si sono create, dentro i paesi europei, autentiche isole extra europee, in cui le nostre leggi ed i nostri valori di fatto non contano più nulla. Quale sarà il prossimo passo? Meglio non pensarci.

giovedì 3 agosto 2017

DIECI PENSIERINI SU ONG E MIGRANTI

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1) E' ufficiale. Le navi delle ONG fanno servizio taxi per migranti.

2) Sarebbe meno ipocrita, più economico e meno pericoloso se queste navi arrivassero fin nei porti africani e in questi prendessero a bordo i migranti, come qualsiasi traghetto che si rispetti. Potrebbero anche far pagare loro il biglietto, invece di lasciare che regalino un sacco di soldi agli scafisti.

3) Un Pierino potrebbe obiettare: “Salvano vite umane”. E' vero il contrario. La pratica criminale dei trasbordi è la prima colpevole delle morti in mare. Il motivo lo capirebbe un bambino. Questa pratica ha moltiplicato oltre ogni misura le partenze, quindi gli inevitabili incidenti.

4) I media da ora in poi dovrebbero smetterla di usare le parole “salvati” e “salvataggi” e sostituirle con “trasbordi” e “trasbordati”. Non lo faranno, credo.

5) Se fossero persone serie i “giornalisti” dei vari TG dovrebbero presentarsi con aria contrita alle telecamere ed annunciare al popolo bue: “fino ad oggi vi abbiamo raccontato un sacco di palle sui salvataggi. Vi chiediamo umilmente scusa”. Di nuovo, non credo che lo faranno. ”

6) La tutela dei propri confini ed il controllo dei flussi migratori è compito essenziale di ogni stato degno di questo nome.

7) Con la pratica dei trasbordi le ONG hanno di fatto tolto allo stato il potere di svolgere questo suo essenziale compito. I flussi migratori che riguardano il nostro paese sono gestiti da organizzazioni private, spesso straniere, che pretendono per di più di agire al di fuori di ogni controllo.

8) Ci raccontano in continuazione che l'Italia non può fare a meno di accogliere tutti perché è obbligata a farlo dalle norme del diritto internazionale. Se la logica ha un senso questo vuol die che l'Italia è stata fuori dal diritto internazionale per decenni. Per la precisione fino a quando non è partita l'operazione "mare nostrum".

9) Nessun paese al mondo fa quello che sta facendo l'Italia da alcuni anni a questa parte. Si può seriamente sostenere che tutti i paesi del mondo agiscano fuori dal diritto internazionale?

10) Stati Uniti, Spagna, Russia, Francia, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Gran Bretagna, Ungheria, Cina, Germania, repubblica ceca sono paesi diversissimi fra loro. Nessuno però lascia che i suoi flussi migratori siano gestiti da organizzazioni che fanno servizio taxi per migranti. Sono tutti paesi fuorilegge? Stati fascisti, razzisti, in mano a populisti xenofobi? Solo per sapere...