sabato 28 settembre 2013

LA CRISI



Qualche breve considerazione, solo per capirci qualcosa.

1) La carriera parlamentare di Berlusconi è ormai finita. Il tribunale d'appello di Milano gli comminerà il massimo possibile di interdizione dai pubblici uffici e con questo tutti i discorsi saranno chiusi. Perché allora il PD ha assunto un atteggiamento tanto duro riguardo alla applicazione della legge Severino, arrivando al punto di interpretarla in maniera retroattiva? La decadenza di Berlusconi in base alla “Severino” non è un atto dovuto (sugli atti dovuti non si vota), non c'entra nulla neppure col principio secondo cui “le sentenze si applicano”. Applicare la Severino NON VUOL DIRE applicare una sentenza. Il PD ha insistito in maniera estremistica sulla decadenza di Berlusconi (che è a tutti gli effetti solo una decadenza anticipata) solo per pararsi il sedere dagli attacchi dei grillini. Ed anche per un altro motivo, probabilmente: dimostrarsi più realista del re, più amico della magistratura di moltissimi magistrati. I magistrati indagano sul MONTEPASCHI, lo si sa bene...

2) Ha senso continuare a governare insieme ad una forza politica dopo averne fatto fuori il fondatore? Ha senso governare con un partito che viene presentato ai media come una formazione malavitosa?

3) E' utile all'economia impedire l'aumento dell'IVA? Se lo è, lo si può comunque impedire. Il governo continua a governare anche nel corso di una crisi e su IMU ed IVA la maggioranza c'è, direi. Usare IMU ed IVA come arma di ricatto (se cado vi tocca pagare l'IMU e l'IVA aumenta) non mi sembra il massimo della “responsabilità”.

4) Il governo Letta è stato meglio di quello Monti ma non ha preso alcun provvedimento davvero importante. Si è limitato a rinviare tutte le scelte. Certo, quando si tratta di pagare una tassa iniqua, meglio il rinvio che l'esborso; a pagare e a morire c'è sempre tempo, si dice. Ma non è certo di questo che ha bisogno un paese in crisi verticale.

5) Il governo Letta avrebbe dovuto essere un governo di pacificazione, avrebbe dovuto dare avvio, almeno avvio, alla soluzione del problema dei rapporti fra politica e giustizia. Niente di tutto questo, come ha dimostrato l'atteggiamento del PD sulla applicazione della Severino. Uno come Renzi, che si diceva garantista,  ha fatto di tutto per mostrarsi più forcaiolo dei forcaioli peggiori. Un uomo come Violante è stato quasi aggredito fisicamente da alcuni militanti di base del PD solo per aver osato sostenere che bisognava concedere a Berlusconi di difendersi. Di fatto il PD ha fatto proprio lo slogan dei grillini: “non esiste un problema di rapporto fra giustizia e politica, esistono politici corrotti e magistrati che li indagano”. Con una differenza, non da poco: Grillo non era al governo col Pdl.

6) faranno di tutto per rinviare il voto. Cercheranno di varare una legge elettorale maggioritaria a doppio turno, cosa assurda da parte di chi rifiuta ogni revisione di una costituzione interamente disegnata sul proporzionale; cercheranno i voti di transfughi grillini o del Pdl, faranno leva sui senatori a vita. Facciano pure. Governi pure il PD insieme a Monti e Grillo o a transfughi del movimento a 5 stelle. Quando l'economia sarà allo sbando totale non avranno più la scusa di dire che “la colpa è tutta di Berlusconi”. Quando salari e stipendi saranno finiti il 10 del mese e ogni fortunato che lavora dovrà mantenere un numero sempre crescente di senza lavoro, allora qualcuno comincerà a cpire che non si mangia l'odio.

sabato 21 settembre 2013

NAIROBI



A Nairobi i fondamentalisti islamici hanno fatto fuori una quarantina di esseri umani. A freddo, pare, dopo averli selezionati in base a religione e nazionalità. Non mi stupisce, è nel loro stile.
Però. Mi vengono in mente alcune domandine molto impertinenti.

La violenza non risolve nulla”, dice qualcuno. Ma, bisognava o non bisognava far intervenire l'esercito per bloccare i criminali? Era, ed è, giusto cercare di ucciderli per impedir loro di continuare ad ammazzare? Oppure era meglio lasciarli fare, dopo aver, naturalmente, condannato “ogni violenza”? E' proprio vero che la violenza “aggiunge solo morti ai morti”? Non può essere che, a volte, la violenza, meglio, la forza, eviti che ci siano troppe vittime innocenti?

I terroristi di Nairobi avevano qualche obiettivo economico? Si tratta di fanatici pronti ad ammazzare ovunque nel mondo, o di burattini privi di volontà, indotti ad uccidere dalle pressioni dei “mercanti d'armi”? I massacratori di Nairobi hanno deciso di compiere la strage perché avevano comprato le armi o hanno comprato le armi perché volevano compiere la strage? A mio parere un bambino di dieci anni può dare la risposta giusta a simili, sciocche, domande. Molti intellettuali progressisti invece danno, non so se per stupidità o peggio, la risposta palesemente sbagliata.

Quanti fanatici ci sono fra i “migranti” che quotidianamente sbarcano sulle nostre coste? Quanti potenziali terroristi stiamo “accogliendo”?

C'è qualcuno che “comprende” i fondamentalisti assassini? Io penso di si. In fondo hanno assalito un centro commerciale, il simbolo del capitalismo globalizzato, delle multinazionali e della “finanza giudaica”. Come non “comprendere” le loro “buone ragioni”? C'è in Italia, sempre, qualcuno, molto amante della “LEGALITA'”, che “capisce” i criminali. Non “capisce” invece, e condanna, e magari vorrebbe incarcerare chi teme che una moschea possa diventare un centro di predicazione della violenza.

venerdì 20 settembre 2013

LA GIURISPRUDENZA E I FORCAIOLI



Esaminiamo alcuni fatti.

Berlusconi è stato condannato a quattro anni per aver “ideato” un reato. Di cosa si tratta? Fino ad ieri si veniva condannati per aver commesso un reato, oggi si scopre che si può essere condannati per averlo “ideato”. I documenti connessi alla famosa frode fiscale che Berlusconi avrebbe “ideato” non portano la firma del cavaliere, ma quella di un altro manager di Mediaset. Non un oscuro prestanome, sia ben chiaro, si tratta di Fedele Confalonieri che da decenni gestiva l'azienda; eppure lui è stato assolto, non ha “ideato” il reato. E, ci sono prove che il reato sia stato ideato? E, ammesso che sia stato ideato da Berlusconi, ci sono prove che questi abbia premuto sui manager Mediaset perché mettessero in atto ciò che lui aveva ideato? No, non ce ne sono. Del resto, se io “ideo” un reato e convinco Tizio a commetterlo anche Tizio dovrebbe essere condannato; invece Confalonieri è stato assolto. E allora?
Allora, da oggi chi scrive un romanzo giallo può essere accusato di aver ideato un reato e condannato per questo. Molto interessante.

Nel processo Ruby il giudice ha disposte che 32 (TRENTADUE) testi a discarico vengano indagati per falsa testimonianza. Perché? Nel corso delle loro testimonianze sono emerse contraddizioni lampanti? No. Si sono contraddetti fra loro o hanno detto cose che l'analisi dei fatti dimostra palesemente false? No. Semplicemente hanno detto cose che contrastano con l'interpretazione che l'accusa ha fatto di certe intercettazioni. Una ragazza viene intercettata mentre dice:”Tizio mi ha regalato una collana d'oro”. Il PM interpreta questa frase come “prova” che la ragazza si è prostituita, in aula la ragazza afferma di non aver mai avuto rapporti sessuali con Tizio. Tizio viene condannato e la ragazza indagata. Peggio ancora, fra gli indagati ci sarà anche un funzionario di polizia che ha avuto il torto di negare di essere stato concusso.
Da oggi non vale più il principio costituzionale secondo cui la colpevolezza di un imputato deve venire dimostrata nel corso del dibattimento. Da oggi la colpevolezza viene dimostrata dalla interpretazione di certe intercettazioni, e chi in aula nega quella interpretazione rischia a sua volta di finire sul banco degli imputati. Molto interessante.

Ottaviano Del Turco è stato condannato per aver preso un tangente. Di quella tangente milionaria non c'è traccia, i soldi non sono mai stati trovati.
Da oggi si può venir condannati anche se non esiste il corpo del reato. Si può finire in galera per omicidio anche se il corpo della presunta vittima non è mai stato ritrovato. Molto interessante.

Dolce e Gabbana sono stati condannati ad una ammenda di 500.000 euro per aver chiuso per protesta i propri negozi a Milano e per aver affisso un manifesto in cui protestavano contro una sentenza da loro considerata ingiusta. Non viene punita l'opinione, chiariscono i giudici, ma il modo in cui è stata espressa. Tale espressione può provocare infatti, per i magistrati, problemi ad Equitalia impegnata nella lotta all'evasione.
Da oggi chi critica il governo, può essere punito perché rende difficile la sua azione a tutela dei “cittadini onesti”. Molto, molto interessante.

Quello di cui i forcaioli imbecilli, nella loro furia e nel loro odio, non si rendono conto è che le sentenze fanno giurisprudenza, e che certe mostruosità giuridiche che oggi colpiscono i loro nemici posso colpire domani qualsiasi cittadino. E' vero, verissimo. Ormai in Italia siamo tutti molto, molto meno liberi.

lunedì 16 settembre 2013

LA CRISI


La crisi

Ognuno di noi faccia un rapido calcolo. Cerchi di ricordare quale era la sua retribuzione il primo Gennaio 2002, data di introduzione dell'euro. Poi cerchi di ricordare quale era a quella data il costo di un caffè, di un biglietto dell'autobus, di un chilo di pane, di frutta o di carne; quando costava andare in treno da Milano a Roma, quanto cenare in un discreto ristorante o affittare per due settimane una casa al mare o in montagna. Controlli anche quale era il corso dei titoli in data primo gennaio 2002.
Poi guardi alla situazione attuale. Le retribuzioni sono di fatto ferme da 11 anni. Gli aumenti contrattuali sono irrisori, la modestissima scala mobile sulle pensioni è stata bloccata da Monti per quelle che superano i 2.000 (o 1.500, ora non ricordo bene) euro. I risparmi sono stati decurtati in maniera paurosa dalla crisi delle borse: chi ha investito un po' di soldi nell'azionario ha perso anche il 90% del suo denaro. I prezzi di moltissimi beni essenziali sono aumentati in maniera folle. Fanno eccezione i prodotti ad alta tecnologia i cui prezzi sono addirittura calati, ma, non si vive di televisori a schermo piatto. Complessivamente si può dire che il livello dei prezzi sia RADDOPPIATO in dieci anni. A ciò va aggiunto il fatto tragico dei giovani che non riescono a trovare lavoro e dei meno giovani che il lavoro lo perdono.
Per i “sinistri” la colpa di tutto questo sarebbe di una certa persona. E' del tutto ridicola una simile lettura della crisi, come se le cose non si fossero aggravate, e di tanto, quando quella certa persona è stata silurata dall'Europa ed al suo posto è arrivato un uomo che piaceva a tutti, dalla Merkel al presidente Napolitano.
Ma, a parte le responsabilità, cosa si vuole fare, OGGI? Davvero si pensa che stanziando qualche spicciolo, o aumentando l'IVA, o sostituendo l'IMU con un'altra tassa si possano migliorare le cose? C'è chi parla di “ripresina” imminente. L'economia conosce sempre delle “ripresine”. Ogni tanto le imprese devono ripristinare le scorte e questo alimenta un po' gli scambi. Ma davvero si pensa che questo possa risolvere qualcosa?
Renzi parla di “asfaltare” il Pdl. Benissimo, “asfalti” pure. Ma, visto che lui è un gran “pragmatico”, cosa ha da dirci sull'economia e sui modi per superare la crisi? Grillo vuole la decrescita “felice”. Non si scomodi, la decrescita c'è già, e la felicità è un fatto soggettivo.
L'Italia è in mano ai pazzi. Pazzi incompetenti, forcaioli, sbavanti odio. Un branco di decerebrati che segue solo i propri impulsi, che non parlano col cervello e neppure col cuore, solo col ventre, meglio, coi genitali.
Così sia

giovedì 12 settembre 2013

LA LOGICA ED I PARANOICI DEL COMPLOTTO



I paranoici del complotto ripetono sempre due slogan:

TUTTO CIO' CHE SAI E' FALSO.

TUTTO CIO' CHE NON SAI E' VERO.


Si tratta di due slogan che riassumono molto bene loro paranoia complottista. Il mondo che conosciamo non è autentico, reale. Si tratta di un mondo fittizzio, una pura illusione virtuale indotta in noi da forze potentissime ed oscure che agiscono nell'ombra. Ciò che crediamo di sapere è falso, ciò che non sappiamo è vero.
Per valutare adeguatamente questi slogan val la pena di esaminarli con un minimo di attenzione.

Se la proposizione “tutto ciò che sai è falso”, chiamiamola P, è vera, allora, in forza di quanto essa stessa asserisce, diventa immediatamente falsa. Io infatti so che tutto ciò che so è falso, quindi è falsa la proposizione P che asserisce la falsità di tutto ciò che so. Una proposizione come P è auto contraddittoria, lo è necessariamente, in forza della sua struttura logica. Si tratta di una proposizione che non può mai essere vera.
Qualcuno potrebbe obiettare che P può essere espressa in un metalinguaggio diverso dal linguaggio oggetto in cui suono espresse le proposizioni p, p1, p2 eccetera di cui P predica la falsità. Questo fa si che P eviti di riferirsi a se stessa e di cadere nella autocontraddittorietà. Tutto vero. Nulla però mi vieta di esaminare la proposizione: “P è autocontraddittoria”, dopo averla collocata, naturalmente, in un linguaggio oggetto diverso dal metalinguaggio in cui io la esamino. La conclusione di questo esame non potrà essere che positiva: P è in effetti auto contraddittoria.
P può sfuggire alla trappola della autocontraddittorietà solo se la si modifica in questo modo: “TUTTO CIO' CHE SAI E' FALSO TRANNE LA PROPOSIZIONE P”. Così modificata P cessa di essere logicamente contraddittoria, ma cade immediatamente nel più cieco dogmatismo fideista. Perché mai dovrebbe essere vera P in forma modificata? In effetti io sono ragionevolmente convinto di un certo numero di cose: “due più due fa quattro”, “Roma è la capitale d'Italia”, “Beppe Grillo era un comico”,” Antonio Di Pietro non sa usare i congiuntivi”, “la Germania nazista ha perso il secondo conflitto mondiale” e tante altre. Ora, P mi dice che tutto ciò che so è falso tranne, appunto, la proposizione che afferma la falsità di tutto ciò che so. Perché mai dovrei credere ad una simile proposizione? Io controllo le cose in cui credo. Ne esamino la coerenza logica e la corrispondenza coi fatti; ora c'è chi mi dice che tutti i miei controlli sono inutili, che gli strumenti che ho per cercare di appurare la verità non servono a nulla: c'è chi mi inganna costantemente e io non posso rendermene conto. Ma, se io non ho strumenti per controllare se qualcosa sia o non sia vero, perché mai dovrei fidarmi di chi afferma P? Non potrebbe essere lui il mentitore? P si basa su una sfiducia assoluta nei confronti del mondo e delle mie capacità conoscitive e su una altrettanto assoluta fiducia nei confronti di chi mi mette in guardia contro l'universale menzogna in cui sarei immerso. Insomma, chi afferma P è un Dio o qualcosa di simile. Ma io ho visto in faccia le persone che asseriscono P e il loro volto non mi sembra l'immagine di Dio, tutt'altro. Preferisco dubitare di quanto mi strilla Beppe grillo che non del mondo e delle mie facoltà conoscitive.

Esaminiamo ora la proposizione “tutto ciò che non sai è vero” e chiamiamola P'. Questa non è autocontraddittoria: non c'è contraddizione nel dire che tutto ciò che non so è vero. Chi asserisce P' non cade in contraddizione logica alcuna; P' però è ancora più dogmatica e fideistica di P, anche di P nella sua forma modificata: “tutto ciò che sai è falso tranne P”.
P' afferma che tutto ciò che non so è vero. Ma, quante sono le cose che non so? Il numero delle cose che so è finito ed è probabilmente anche abbastanza piccolo, quello delle cose che non so è potenzialmente infinito. Non so un sacco di cose che altri esseri umani sanno, e non so moltissime cose che con me nessun essere umano sa. Non so come risolvere una equazione ad n incognite, non so se nell'universo ci siano altri esseri intelligenti, non so di che colore sia la terza casa di via Pincopallo a Brescia, e neppure so se esiste a Brescia, o altrove, una via Pincopallo. Il numero delle cose che non so ha un solo limite: l'estensione dell'universo e delle possibili combinazioni fra tutti gli enti, reali o possibili, dell'universo, un limite posto all'infinito. Io non so un numero infinito di cose. Però esiste un uomo che afferma che tutte queste infinite cose che non so sono VERE. Quest'uomo non solo sa quali cose io non so, è strano, io non gli ho mai detto quali siano quelle che so, sa anche che sono vere. Come diavolo fa a saperlo? Quali sono le sue facoltà conoscitive? Legge nel mio pensiero? E' dentro alla struttura ultima del cosmo? Vive in unità mistica col tutto? Quest'uomo, questa mente onnisciente che sa cosa io non so e che sa che tutto ciò che io non so è vero, quest'uomo dicevo, non è un uomo, e non è neppure un Dio. Egli E' DIO, a lui dobbiamo credere, senza esitazione alcuna. Io sarei ben felice di credergli. Solo... ho un dubbio. Possibile che DIO abbia il volto di BEPPE GRILLO?