giovedì 23 giugno 2016

SIAMO TUTTI BRITANNICI




Sono stati sconfitti! Malgrado il terrorismo mediatico, gli scenari da incubo profusi a piene mani, malgrado i crolli di borsa, non si sa quanto spontanei, gli “appelli” della BCE e del fondo monetario, malgrado i ricatti dei paesi europei, Germania in testa, sono stati sconfitti. Neppure il gesto criminale di un fanatico squilibrato è riuscito a ribaltare la tendenza. I cosiddetti “europeisti”, che tali non sono, sono stati sconfitti. Democraticamente, pacificamente, con un referendum caratterizzato da una altissima partecipazione popolare, non come le ultime italiche elezioni, in cui vota meno la metà degli aventi diritto, il popolo britannico ha deciso. Non ha deciso di “uscire dall'Europa”, come piagnucolano stamattina tutti i telegiornali. La Gran Bretagna non può uscire dall'Europa perché è parte essenziale della sua cultura e della sua storia. Ha deciso di uscire dalla UE, cioè da un organismo burocratico, accentratore, costoso e sprecone, assolutamente non democratico e non liberale che rappresenta la negazione della cultura europea.

Nel fronte anti UE ci sono probabilmente posizioni inaccettabili. Facili populismi, semplificazioni, forse una certa dose di xenofobia, addirittura di antisemitismo. Ma è fin troppo chiaro che nella loro stragrande maggioranza i NO alla UE hanno ben altre motivazioni.
La gente non ne può più della “Europa” austera a trazione tedesca. Non ne può più di un gruppo di burocrati che, non eletti da nessuno, pretendono di decidere su tutto, dal diametro della pizza alla curvatura delle banane, dalla portata degli sciacquoni nei cessi alla temperatura del caffè espresso. Soprattutto non ne può più di una “Europa” che diventa ogni giorno di più Eurabia. In moltissimi sono stufi di una immigrazione fuori controllo che ormai si sta rivelando per quella che è:
il trasferimento massiccio della popolazione di un continente su un altro continente, un evento davvero di portata epocale, destinato a distruggere la nostra civiltà.
Quella della UE è l'Europa che fa entrare tutti, salvo poi trovarsi i terroristi in casa e trasformare le città in fortezze militarizzate. E' l'Europa in cui una manifestazione sportiva o un concerto possono diventare trappole mortali. E' l'Europa che toglie Hammas dal novero delle organizzazioni terroriste e poi boicotta i prodotti israeliani, che costringe alla fuga molti ebrei, lasciati tragicamente soli a fronteggiare l'arroganza fondamentalista.
Questa “Europa” non ha
nulla, ma proprio nulla a che vedere con la grande tradizione culturale europea, con l'Europa di Platone ed Aristotele, Newton ed Einstein, Mozart e Beethoven, Dante e Shakespeare. Non ha nulla a che vedere con l'Europa vera, che tutti amiamo.

Nel maggio del 1940, dopo la sconfitta della Francia, la Gran Bretagna restò l'unico paese a fronteggiare la potenza militare hitleriana. L'URSS di Stalin in quel periodo era praticamente alleata della Germania nazista, gli Stati Uniti non avevano voglia di intervenire nel conflitto. La Gran Bretagna era sola. Ma non si arrese. Continuò tenacemente a combattere. E continuando a combattere lasciò aperto uno spiraglio, in attesa di tempi migliori. Impedì che la barbarie trionfasse.
Dicendo
NO alla UE la Gran Bretagna lascia oggi aperto uno spiraglio. Dimostra che forse non tutto è perduto, che la nostra civiltà forse ha ancora un futuro.
Per questo possiamo ben dirlo: oggi
SIAMO TUTTI BRITANNICI!

2 commenti:

  1. Il gesto criminale era 'una manna dal cielo' per gli antibretix, ma neanche più di tanto.
    Anche in Norvegia, nonostante Breivik, l'anno dopo sono saliti al governo Høyre(letteralmente - Destra) con FrP (Partito del Progresso, ancora più a destra) in coalizione. Probabilmente perchè nella loro coscienza, le persone sanno bene che è ignobile strumentalizzare un omicidio per vantaggi elettorali, e sia gli antibretix che i laburisti in Norvegia hanno strumentalizzato i rispettivi attentati.

    La UE è l'Italia versione gigante. Anche l'Italia fu unita con la forza, a quei tempi i votanti furono bastonati affinchè votassero in favore dell'unità, ed infatti i voti erano vicini al 100% a favore.
    L'Europa è stata unita senza il consenso del popolo (seppur senza bastonate). Entrambi i paesi sono centralisti, il che è una cattiva idea (specialmente in paesi grandi come l'Europa).

    Tempo fa su un giornale online avevo letto il commento di una anti-bretix(una comune cittadina) che affermava di essere favorevole alla dittatura UE. Alcune persone (civili, non politici) sono favorevoli alle dittature perchè ritengono che il popolo non sa decidere cosa è bene per loro. Probabilmente sono quelli che affermano che se un politico non piace, significa che sta lavorando bene. Secondo me il popolo è in genere il primo a sapere cosa vuole. Altrimenti non ci sarebbero mai state le varie rivoluzioni nella storia.

    Se il popolo non viene ascoltato, si fa 'giustizia' da solo. Va a finire che non sono più solo i nazisti a picchiare gli stranieri, ma anche le persone comuni, e le vittime non vengono scelte sulla base di una certa cultura, ma sulla mera base del colore della pelle. Magari quel nero che picchiano è un adottato, o un immigrato regolare da paesi non musulmani che si è integrato, o un cristiano nato in occidente da genitori immigrati ed integrati, magari anche lui contrario all'immigrazione senza controllo. Ed è li che nasce il razzismo (quello vero, basato solo sulle caratteristiche fisiche).

    La Gran Bretagna è un paese che fin dal passato ha fatto da capostipite di un cambiamento. Chissà se sarà così anche stavolta. Ora che sono fuori, possono detttare tutta la legge che vogliono in casa loro, e chissà se un giorno non sbatteranno fuori tutti quelli che fanno da parassiti (Tra questi molti dei nostri vicini). Chissà se sarà effetto donimo. Decondo il TG, sembrerebbe che per come si sono svolte le cose, l'UE si è trovata fregata.

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  2. Quello è stato uno dei due clamorosi errori commessi (fortunatamente) da Hitler: dimenticare che l'Inghilterra, in un millennio e mezzo di storia, non si era mai arresa. In qualunque situazione si fosse trovata, mai. L'altro è stato di dimenticare quello che era successo a Napoleone quando aveva attaccato la Russia. E, un secolo prima di Napoleone, esattamente allo stesso modo, Carlo XII di Svezia. L'ha attaccata nello stesso identico modo degli altri due e ne è uscito con le ossa rotte allo stesso identico modo.

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