domenica 11 marzo 2018

EUGENIO SCALFARI E LE ELEZIONI


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Per Eugenio Scalfari il capo dello stato dovrebbe dare a Gentiloni l'incarico di formare il nuovo governo e la presidenza di camera e senato dovrebbe essere affidata ad Emma Bonino e Laura Boldrini.
Superati i novanta si ha diritto di dire idiozie, potrebbe commentare qualcuno, ma non è questo il punto. Quello che colpisce nelle parole di Scalfari è l'assoluto, totale disprezzo per la democrazia che in esse si manifesta.
Non è un caso, non è uno scherzo degli anni, soprattutto, non è cosa che riguarda il solo Scalfari.
I “progressisti” della sinistra al caviale se ne fregano delle regole democratiche perché disprezzano le persone normali, gli esseri umani in carne ed ossa.
Sono portatori di un ideale di convivenza sociale talmente nobile, talmente elevato che i volgarissimi uomini comuni non lo possono capire. Infatti votano male. E se votano male occorre prescindere dai risultati di quella cosa inutile che sono le elezioni. Gli elettori hanno severamente punito le signore Emma Bonino e Laura Boldrini, ma... chi se ne frega? Noi grandi intellettuali le imporremo al popolo bue.
E' una storia vecchia, in fondo. Dopo la Brexit in molti hanno strillato: “il referendum va annullato”. Quando Berlusconi vinceva alle elezioni i giudici e gli intellettuali alla Scalfari scatenavano l'inferno. In America ci hanno tentato, ed ancora un po' ci tentano, con Trump, ma non sembra che gli vada molto bene. Andando ancora più indietro nel tempo si arriva a Lenin. Il leader bolscevico era certo che il comunismo rappresentasse lo sbocco felice della storia. C'era un piccolo particolare che non quadrava: gli esseri umani in carne ed ossa nella loro gran maggioranza non condividevano questa certezza. Lenin mandò, letteralmente, al diavolo gli esseri umani in carne ed ossa.
Se gli omuncoli condividono la grande idea, bene. Se non la condividono... peggio per loro. Da grandi leader politici come Lenin a piccoli pseudo intellettuali come Scalfari la storia è sempre la stessa, senza troppe varianti.
Non mi stupirei se un bel giorno qualche grande intellettuale proponesse la abolizione delle elezioni. Le sorti del paese potrebbero essere affidate per sempre ad un comitato di saggi composto da Monti e Gentiloni, Emma Bonino e Laura Boldrini, Roberto Saviano, Vauro, Giorgio Napolitano e, ovviamente, Eugenio Scalffari. Se proprio gli omuncoli volessero continuare a divertirsi col voto si potrebbe farli votare per stabilire il vincitore del festival di Sanremo o del campionato di calcio.
Chi facesse simili proposte sarebbe più sincero ed onesto di Eugenio Scalfari, in fondo.
Stiano attenti però. A tirarla troppo la corda alla fine si spezza.

1 commento:

  1. io penso che non volesse dire questo ma se era quello che si intende dalle dichiarazioni allora si potrebbe agire accusandolo di fascismo ma forse no, solo di ritorno alle origini(fasciste)






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