sabato 18 aprile 2020

VECCHI RECLUSI?


In relazione alla fantomatica “fase due” si parla della possibilità di una autorizzazione ad uscire scaglionata per fasce di età. Detto chiaramente: i più giovani potranno uscire, i cosiddetti anziani, guai a chiamarli vecchi, NO.
Val la pena, a questo proposito di dire chiaramente alcune cose.
Io NON ho il diritto di infettare nessuno. Quindi, se si dimostra che i vecchi, in quanto tali, sono infettivi è giusto tenerli tappati in casa. Ma ad infettare NON sono i vecchi, sono i malati vecchi e giovani. Quindi, se un vecchio NON è malato non si vede perché non possa uscire come tutti gli altri.
I vecchi, se si ammalano, hanno molte più probabilità di lasciarci le penne, si potrebbe rispondere. E' vero, i vecchi sono più a rischio, ma non è lo stato a dover stabilire la quantità di rischio che ogni cittadino è disposto ad assumersi. Lo stato non è nostro padre, non è neppure il nostro medico. Sono io ad avere il diritto di stabilire che importanza dare alla MIA salute, quali sono i rischi che intendo affrontare, PER ME.
Il signor Winston Conte e i ragazzotti che lo sostengono hanno evidentemente una visione diversa. Lo stato sarebbe il nostro amoroso papà e, come tutti i buoni amorosi papà, avrebbe il diritto di obbligarci a badare alla nostra salute. In quest'ottica lo stato dovrebbe proibire di uscir di casa non solo ai vecchi, ma anche, ad esempio, ai giovani di salute cagionevole, o ai diabetici, o a chi soffre di alta pressione. Avrebbe anche diritto, il nostro stato - papà di obbligarci ad indossare certi vestiti o non consumare certi cibi, o di proibirci le escursioni in montagna o le nuotate ad una certa distanza dalla riva, perché si tratta di cose “rischiose” su cui solo lui, lo stato padre - padrone, ha il diritto di decidere, PER TUTTI.
Qualcuno potrebbe ancora obiettare che questo in fondo già avviene, ad esempio quando lo stato proibisce le droghe. Ma tutti capiscono che una cosa è proibire, PER TUTTI, alcune sostanze gravemente ed universalmente dannose, il cui consumo impedisce l'ordinato svolgimento della vita sociale. Cosa completamente diversa è lo stato che autorizza o proibisce determinate attività o il consumo di sostanze che non sono universalmente e gravemente dannose, ma possono esserlo per alcuni, se assunte in determinate quantità, e che comunque non arrecano danno alla convivenza sociale. Proibire l'eroina, far propaganda contro il fumo, obbligare tutti a mettere il maglioncino di lana sono cose completamente diverse. Le può confondere colo chi ha una visione autoritaria e/o paternalistica dello stato.
Comunque, al di là di ogni disquisizione filosofica, è fin troppo chiaro che una eventuale misura di reclusione per i vecchi lede il principio delle eguaglianza dei cittadini, è INCOSTITUZIONALE. Come lo sono, probabilmente, molte misure prese dal governicchio di Winston Conte.
Sarebbe bene che i partiti di opposizione prendessero in seria considerazione l'ipotesi di sollevare eccezione di incostituzionalità nei confronti di molti provvedimenti presi da questo omuncolo che si sente l'uomo del destino.
Basta chiacchiere!!!


1 commento:

  1. "Il signor Winston Conte e i ragazzotti che lo sostengono hanno evidentemente una visione diversa. Lo stato sarebbe il nostro amoroso papà e, come tutti i buoni amorosi papà, avrebbe il diritto di obbligarci a badare alla nostra salute."
    Questa è l'essenza della sinistra. Non la sinistra piddina in particolare, la sinistra proprio come ideologia (di cui ovviamente fanno parte anche il PD ed i grillini), quella che in inglese è definita "big government".

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