giovedì 22 agosto 2013

COSA SAREBBE SUCCESSO SE, PER IPOTESI...



Facciamo un piccolo esperimento mentale. Italia, anno 1952. Un magistrato intraprendente ritiene che il leader del PCI, Palmiro Togliatti, debba essere processato per spionaggio. La richiesta ha una sua logica. Nessun comunista nel 1952 avrebbe considerato immorale l'attività di spionaggio a favore dell'URSS. il PCI è abbondantemente finanziato dall'URSS, Togliatti è molto spesso a Mosca, afferma ad ogni piè sospinto che l'URSS è il faro dell'umanità e che Giuseppe Stalin è miglior amico degli oppressi di tutto il mondo. L'Italia ed il suo governo sono invece un paese capitalista, governato da una cricca di reazionari e di sfruttatori.
Comunque, quale che siano i fondamenti dell'accusa, il parlamento deve decidere sulla immunità che protegge Togliatti. Decide di autorizzare il procedimento a suo carico. Togliatti viene processato, condannato ed incarcerato.
COSA SAREBBE SUCCESSO nel nostro paese se una cosa simile fosse avvenuta? La risposta è molto semplice. Ci saremmo trovati sull'orlo di una guerra civile. Altro che “rispetto per la magistratura”, “sentenze che si devono eseguire”, “distinzione fra fatti personali e attività parlamentare”. Avremmo avuto cortei, scontri con la polizia, scioperi generali.
Una condanna a carico del leader di un grande partito non è MAI un “fatto personale”, specie se questa condanna è l'ultimo atto di una serie infinita di processi, inchieste, intercettazioni, perquisizioni. Se questo leader è colpevole è POLITICO il fatto che un grande partito sia guidato da un criminale, se è innocente è POLITICO il fatto che la magistratura lo persegua comunque.
Resta, è vero, l'incomprensibile stupidità del Pdl che a suo tempo ha votato la legge Severino. Ma questo è un altro discorso.

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