venerdì 20 settembre 2013

LA GIURISPRUDENZA E I FORCAIOLI



Esaminiamo alcuni fatti.

Berlusconi è stato condannato a quattro anni per aver “ideato” un reato. Di cosa si tratta? Fino ad ieri si veniva condannati per aver commesso un reato, oggi si scopre che si può essere condannati per averlo “ideato”. I documenti connessi alla famosa frode fiscale che Berlusconi avrebbe “ideato” non portano la firma del cavaliere, ma quella di un altro manager di Mediaset. Non un oscuro prestanome, sia ben chiaro, si tratta di Fedele Confalonieri che da decenni gestiva l'azienda; eppure lui è stato assolto, non ha “ideato” il reato. E, ci sono prove che il reato sia stato ideato? E, ammesso che sia stato ideato da Berlusconi, ci sono prove che questi abbia premuto sui manager Mediaset perché mettessero in atto ciò che lui aveva ideato? No, non ce ne sono. Del resto, se io “ideo” un reato e convinco Tizio a commetterlo anche Tizio dovrebbe essere condannato; invece Confalonieri è stato assolto. E allora?
Allora, da oggi chi scrive un romanzo giallo può essere accusato di aver ideato un reato e condannato per questo. Molto interessante.

Nel processo Ruby il giudice ha disposte che 32 (TRENTADUE) testi a discarico vengano indagati per falsa testimonianza. Perché? Nel corso delle loro testimonianze sono emerse contraddizioni lampanti? No. Si sono contraddetti fra loro o hanno detto cose che l'analisi dei fatti dimostra palesemente false? No. Semplicemente hanno detto cose che contrastano con l'interpretazione che l'accusa ha fatto di certe intercettazioni. Una ragazza viene intercettata mentre dice:”Tizio mi ha regalato una collana d'oro”. Il PM interpreta questa frase come “prova” che la ragazza si è prostituita, in aula la ragazza afferma di non aver mai avuto rapporti sessuali con Tizio. Tizio viene condannato e la ragazza indagata. Peggio ancora, fra gli indagati ci sarà anche un funzionario di polizia che ha avuto il torto di negare di essere stato concusso.
Da oggi non vale più il principio costituzionale secondo cui la colpevolezza di un imputato deve venire dimostrata nel corso del dibattimento. Da oggi la colpevolezza viene dimostrata dalla interpretazione di certe intercettazioni, e chi in aula nega quella interpretazione rischia a sua volta di finire sul banco degli imputati. Molto interessante.

Ottaviano Del Turco è stato condannato per aver preso un tangente. Di quella tangente milionaria non c'è traccia, i soldi non sono mai stati trovati.
Da oggi si può venir condannati anche se non esiste il corpo del reato. Si può finire in galera per omicidio anche se il corpo della presunta vittima non è mai stato ritrovato. Molto interessante.

Dolce e Gabbana sono stati condannati ad una ammenda di 500.000 euro per aver chiuso per protesta i propri negozi a Milano e per aver affisso un manifesto in cui protestavano contro una sentenza da loro considerata ingiusta. Non viene punita l'opinione, chiariscono i giudici, ma il modo in cui è stata espressa. Tale espressione può provocare infatti, per i magistrati, problemi ad Equitalia impegnata nella lotta all'evasione.
Da oggi chi critica il governo, può essere punito perché rende difficile la sua azione a tutela dei “cittadini onesti”. Molto, molto interessante.

Quello di cui i forcaioli imbecilli, nella loro furia e nel loro odio, non si rendono conto è che le sentenze fanno giurisprudenza, e che certe mostruosità giuridiche che oggi colpiscono i loro nemici posso colpire domani qualsiasi cittadino. E' vero, verissimo. Ormai in Italia siamo tutti molto, molto meno liberi.

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