sabato 9 agosto 2014

UN FATTO UNICO

MAI nella storia, almeno da quando esistono i moderni stati nazionali, è successo che qualcuno teorizzasse, e perseguisse, l'obiettivo della DISTRUZIONE di uno stato.
Uno stato può togliere ad un altro dei territori, può obbligarlo a cedergli delle fonti di materie prime, può imporgli dei trattati di pace umilianti, costringerlo ad alleanze innaturali o non volute. Uno stato può diventare colonia, protettorato, provincia di un impero. In casi estremi può, puramente e semplicemente, essere annesso da un altro, ma conserva comunque un minimo di autonomia, una propria identità. Gli Inglesi hanno umiliato la Cina con le guerre dell'oppio la, tuttavia la Cina ha conservato, anche in quella occasione, la sua identità nazionale. L'India coloniale era amministrata da funzionari al servizio della corona britannica spesso in collaborazione con autorità locali, ma continuava ad esistere in quanto India. Paesi come la Cecoslovacchia, la Polonia o la RDT erano satelliti dell'URSS, province del suo impero, ma conservavano una propria identità giuridica. Dopo aver sconfitto la Francia nel 1940 Hitler creò uno stato fantoccio che manteneva comunque una sua formale autonomia. Lo stesso Hitler si annesse ma non distrusse l'Austria che continuò ad esistere quale provincia del Reich.
Israele è il PRIMO stato di cui si chiede puramente e semplicemente L'ELIMINAZIONE. Non si dice: Israele deve cedere certi territori, fare un certo tipo di politica, allearsi con questo o quello, impegnarsi ad aiutare Tizio, osteggiare Caio, pagare una indennità a Sempronio. E neppure si teorizza che Israele debba diventare la provincia ebraica di qualche grande stato islamico. NO, ad Israele si chiede solo di SCOMPARIRE, CESSARE DI ESISTERE. Israele NON C'E', per i fondamentalisti islamici, non compare nelle loro carte geografiche, nelle loro scuole si insegna ai bambini che NON esiste uno stato chiamato Israele, addirittura NON lo si chiama per nome. Al posto di ISRAELE si dice ENTITA' SIONISTA. Israele NON c'è, quindi non si partecipa alle manifestazioni culturali e commerciali in cui compaia lo stato maledetto. E gli atleti delle teocrazie islamiste non gareggiano con atleti israeliani, mai, in nessuna occasione. E' solo il caso di ricordare che alle Olimpiadi di Berlino del 1936 gli atleti della Germania razzista e nazista gareggiarono, a denti stretti e sperando di umiliarli, con atleti di colore.
E' un fatto di una violenza inaudita, probabilmente senza precedenti. Ricorda gli eventi più atroci della storia antica, quando le città sconfitte venivano rase al suolo e sul territorio in cui erano sorte veniva sparso il sale.
Ma i pacifisti ipocriti, gli pseudo progressisti faziosi, gli antisemiti vecchi e nuovi, di destra o di sinistra che siano, non riescono a coglierne l'enormità. Parlano della esistenza o della NON esistenza di Israele come se si trattasse di un normale problema di politica internazionale. Ormai sono ciechi e sordi. E folli.

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