mercoledì 7 gennaio 2015

IL RICHIAMO DELLA FORESTA

Si tratta di una norma di semplice buon senso: se l'evasione non supera il 3% dell'imponibile il reato viene depenalizzato. Il che non vuol dire, sia chiaro, che l'evasore non paga il suo debito, debitamente maggiorato, solo, non finisce davanti al giudice. Una norma di normale buon senso , già in vigore in altri paesi. Andrebbe nella direzione di rendere meno disumano il fisco, distinguendo l'evasione che si può compiere per errore o scarsa diligenza dalla grande evasione sistematica.
Qualcuno ha detto che fissare un termine percentuale sarebbe un errore: così facendo chi più ha più potrebbe evadere (in realtà nessuno può evadere perché depenalizzare, lo si è visto, non vuol dire consentire). Meglio sarebbe stato fissare una cifra fissa, dicono, magari cento o duecentomila euro. In questo modo se Tizio dovesse pagare imposte per 90.000 euro e non pagasse nulla non incorrerebbe in norma penale alcuna,  ridicolo. La gravità dell'evasione non va computata in cifra fissa ma in rapporto a quanto dovuto. Se ho un imponibile di 100 milioni di euro e, invece di pagarne 50 in imposte, ne pago solo 47 sono meno colpevole di chi deve pagare 90.000 e non paga niente, elementare direi!
Ma tutti questi sono dettagli, perché il problema vero è che questa norma avrebbe, dico avrebbe, potuto favorire Berlusconi. E quando c'è di mezzo Berlusconi in molti reagiscono come gli squali quando sentono odor di sangue, o meglio, non come squali, lo squalo è un fantastico predatore e non c'è nulla di fantastico in un Travaglio o in un Fassina. Diciamo come le iene o i topi quando sentono odor di cibo in decomposizione. Scatta il richiamo della foresta, l'esplodere di un giustizialismo fazioso e fanatico. La tal norma potrebbe favorire Berlusconi? Allora è, per definizione, una norma cattiva, malvagia, ad personam! Va respinta, senza discussioni, fregandosene dei suoi contenuti effettivi. Se il governo proponesse la riduzione delle accise sulla benzina qualcuno strillerebbe che si tratta di una “legge ad personam” perché Berlusconi di certo possiede molte auto di grossa cilindrata...

E come questa norma avrebbe favorito il cavaliere? Berlusconi è già stato condannato (a torto o a ragione, qui conta poco) ed ha già quasi scontato la pena (giusta o sbagliata, pesante o lieve che fosse). In cosa questa norma lo favorirebbe, ammesso che davvero lo favorisca? Semplicemente, gli farebbe acquistare, a posteriori, la “verginità”: il cavaliere tornerebbe ad essere incensurato quindi eleggibile in parlamento. Una sciocchezza. Chi crede che Berlusconi sia un criminale continuerà a crederlo, malgrado la verginità acquisita a posteriori, chi crede che sia vittima di una colossale persecuzione giudiziaria continuerà a crederlo, anche senza postume riabilitazioni. Quanto alla eleggibilità, conta davvero poco. Qualcuno ancora non si è accorto che tutti i principali leader politici di oggi (Renzi, Salvini, Berlusconi) non sono parlamentari? Inoltre il cavaliere è ormai fuori gioco, non riconquisterà più il centro della scena politica, sia o meno riabilitato. Perché allora tanto ridicolo accanimento, tanti strilli?
Il fatto è che certi figuri non sanno rinunciare all'antiberlusconismo. Per venti anni hanno fatto della lotta a morte al cavaliere l'unico obiettivo della loro azione. Così, reagiscono a tutto ciò che in qualche modo richiama Berlusconi in maniera meccanica, come i cani di Pavlov, o come le iene, appunto, all'odore del sangue. Sono personaggi spregevoli. Il paese sta affondando, milioni di giovani non trovano lavoro, ogni giorno migliaia di “migranti” sbarcano sulle nostre coste, interi quartieri delle nostre città stanno diventando invivibili e per cosa si indignano questi personaggi? Per una norma che in ogni paese civile non provocherebbe più di cinque minuti di dibattito.
Poveri noi!

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