lunedì 17 aprile 2017

IL NOSTRO FUTURO

Al termine della guerra civile in Spagna, nel 1939, un gran numero di sostenitori della repubblica sconfitti fuggirono dal loro paese. Dove andarono? In Francia.
Sempre la Francia fu la meta degli antifascisti italiani che preferirono espatriare.
I cubani in fuga dal regime di Castro fuggivano negli Stati Uniti.
Gli ungheresi in fuga dal loro paese, dopo la rivoluzione del 1956, raggiungevano il più vicino paese democratico.
I tedeschi della DDR fuggivano nella Germania occidentale.
Chi fugge da guerre e persecuzioni raggiunge paesi vicini e simili culturalmente al suo. Quanto meno, simili a ciò che vorrebbe fosse il proprio paese.
I migranti NO. Attraversano mezzo mondo per arrivare in Italia. Passano indisturbati attraverso numerosi paesi per arrivare in posti lontanissimi, e caratterizzati da una cultura diversissima dalla loro.
E nessuno cerca di fermarli. I berlinesi che tentavano di superare il muro rischiavano di morire, Castro faceva fucilare chi tentava di lasciare Cuba. I migrati invece attraversano mezzo mondo e nessun pone loro la minima difficoltà. Si imbarcano indisturbati dopo aver atteso pazientemente il lor turno e, appena partiti, trovano chi li traghetta in Italia. Ed i paesi che hanno loro permesso di partire NON li vogliono indietro! Permettono a centinaia di migliaia di persone di imbarcarsi ed una volta che la nave di qualche ONG li ha traghettati a casa nostra affermano: “ora ve li tenete voi!
Ed i nostri amati governanti non sanno dire altro che: “mica possiamo rispedirli a casa loro: non li vogliono”. In pratica, visto che i paesi da cui partono non li rivogliono indietro noi dobbiamo tenerceli tutti. Centomila, un milione, dieci milioni, cento milioni. Se no saremmo “disumani”.
Domandine: sono disumane anche la Spagna, la Francia, l'Austria, per non parlare di Repubblica ceca o Ungheria?
Rifiutare di farsi sommergere da una marea di “migranti” vuol dire essere “disumani”?
Qualcuno pensa seriamente che una volta sommersi da una simile marea potremo continuare ad essere ciò che siamo: dei paesi occidentali democratici e liberali?

Una volta che la marea dei migrati ci avrà sommersi paesi come l'Italia, la Francia o la Germania saranno del tutto simili a Siria, Iran o Arabia saudita. Avremo generalizzato le situazioni da cui i “migranti” dicono di fuggire. E non ci sarà più alcun paese libero in cui fuggire.
Bello vero?

7 commenti:

  1. // non ci sarà più alcun paese libero in cui fuggire. //
    cioè
    stanno distruggendo perfino la speranza
    cosa può esserci di peggio?

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  2. Caro Giovanni, apprezzo il tuo impegno, (ci mancherebbe!), ma non posso fare a meno di dire che la tua è un voce che grida nel deserto. Pensi che sia tanto necessario ribadire queste elementari verità? Pensi veramente che chi non vuole capire possa essere convinto dai tuoi ragionamenti e da quelli di coloro ( e sono tanti ormai) che la pensano come te, come me? Io la penso come te, certo, ma ho l'impressione che tra me e te ci sia una differenza fondamentale. Io penso che, al punto in cui siamo, o siamo disposti a rassegnarci al peggio, oppure, se questa rassegnazione non riusciamo proprio a procurarcela, dobbiamo anche essere disposti a dire che le parole ormai non bastano più. Ci sono momenti nella storia dei popoli, in cui o si è disposti alla rivolta, costi quel che costi, o è preferibile stare zitti e vivere nella menzogna e nella vergogna. Le parole, ormai, sono un lusso, un orpello inutile. Scusami la franchezza.

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    1. Battaglia persa in partenza? Forse. Ma dal punto di vista morale, le battaglie perse in partenza sono le più degne di essere combattute.

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  3. Io penso invece che servano. Non certo a convincere chi non vuole vedere o sentire, ma a contrastare la deriva culturale in atto. Perché la crisi della nostra civiltà è prima di tutto una crisi culturale. I grandi miti negarivi, le grandi filosofie totalitarie e nichiliste diventano slogan, luoghi comuni, ovvietà idiote ed in questo modo circolano. Corrompendo non tanto chi non vuole capire (sono già corrotte queste persone) quanto chi, in fondo, capire vorrebbe. Probabilmente il mio è un lavoro inutile, ma penso valga la pena gridare, anche in quello che può sembrare un deserto e che, forse, tanto deserto non è.

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    1. E poi questa della sinistra è anche un ideologia razzista. Magari i vecchi razzisti picchiavano i neri, ma gli odierni sinistroidi vedono il nero come semplice IDIOTA, e quando hanno a che fare con un nero che idiota non è (ovvero tutti quelli che sono integrati e che ne hanno le scatole piene dei clandestini), allora gridano allo scandalo.

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  4. Le tue parole non sono "un orpello inutile. Le tue acute riflessioni, mai banali, sono preziose. Sai dare voce alla rabbia e all' impotenza che ci pervadono. Descrivi il mondo in cui viviamo con disincanto ed onestà. Continua, Giovanni... e grazie.

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