martedì 19 giugno 2018

DIECI PUNTI SUI ROM

Ne ho lette di tutti i colori sui rom in questi giorni. Vedo di sintetizzare in 10 punti ciò che penso sull'argomento. Forse non è completamente inutile.

1) Solo persone del tutto cieche o in cattiva fede possono negare che la gran maggioranza dei rom non rispettano le leggi ed i regolamenti che valgono per tutti i cittadini italiani.
Qualcuno crede davvero che la maggioranza, o anche solo una significativa minoranza dei rom compilino il mod. 730? Paghino le varie tasse ed imposte? Abbiano i documenti in regola? Mandino regolarmente a scuola i loro figli? Sinceramente non credo.

2) Solo persone molto stupide o molto disoneste intellettualmente possono pensare che l'illegalità diffusa tra i rom possa essere ricondotta ad una serie di casi individuali. Si tratta invece con tutta evidenza di una illegalità collegata con una cultura, un particolare modo di rapportarsi allo stato ed alle sue leggi.

3) Esistono già le leggi che obbligano i rom a comportarsi come tutti gli altri cittadini italiani. Lo ha ripetuto con aria molto seria il signor Enrico Mentana, nuovo campione del giornalismo liberal. Certo esistono, e allora? Sono fatte osservare queste leggi? E, se no, come farle osservare?

4) Per farle osservare occorre forse procedere a schedature etniche della popolazione rom? NO. Le schedature etniche contrastano con i principi basilari della democrazia liberale e tanto basta per rigettarle. Però, francamente, non mi pare che nessuno le abbia proposte.


5) Per far si che i rom rispettino le leggi che valgono per TUTTI i cittadini italiani non servono le schedature, ma di certo servono controlli rigorosi e mirati volti ad appurare le dimensioni quantitative e le caratteristiche qualitative della illegalità diffusa fra i rom.

6) Per qualcuno i controlli non possono essere mirati, non devono cioè riguardare specificamente i rom. Sarebbe “discriminatorio” effettuare simili controlli. Chi ragiona in questo modo astrae completamente dalle dimensioni concrete del problema. E “discriminatorio” controllare in maniera particolare certe zone del paese quando si lotta contro mafia e camorra? Ogni azione umana è in qualche modo “discriminatoria” perché si concentra su certi problemi e non altri, riguarda certi soggetti e non altri, certe zone e non altre, certe forze sociali e non altre. Se si accetta l'evidenza, cioè che la illegalità è diffusissima e generalizzata fra i rom, si deve accettare anche che siano i rom più di altri a venir controllati.

7) Appellarsi alle leggi che “già valgono per tutti” per negare la necessità di azioni di controllo mirato su chi è molto probabilmente fuori dalla legalità, vuol dire negare di fatto proprio la generalità della legge. Partendo da astratti discorsi sulla universalità della legge si finisce per avallare una prassi che esenta di fatto certi soggetti dalla osservanza delle leggi. E si mette in atto una inaccettabile forma di discriminazione: quella che obbliga i cittadini normali a seguire rigorosamente ogni legge, leggina, regolamento ed uso normativo ed esenta altri dal seguire qualsiasi legge.

8) Qualsiasi paragone fra le proposte, più o meno accettabili, che vengono fatte sui rom in questi giorni e le misure di discriminazione e schedatura degli ebrei nel triste periodo nazifascista è inaccettabile. Le schedature degli ebrei miravano prima a discriminarli e rinchiuderli nei ghetti, poi a massacrarli. Dietro alle proposte sui rom c'è oggi solo l'esigenza di far si che anche loro osservino le leggi che valgono per tutti i cittadini italiani. C'è una bella differenza fra le due cose! Gli ebrei avrebbero saltato di gioia se qualcuno nella Germania nazista avesse detto: "gli ebrei devono osservare le stesse leggi, avere gli stessi diritti e gli stessi doveri di tutti i cittadini tedeschi".

9) Solo degli imbecilli o delle persone in totale cattiva fede possono confrontare schedature che preparavano le camere a gas con la legittima pretesa che anche i rom paghino le tasse e mandino i figli a scuola. Dietro a simili idiozie sta una perversione profonda del linguaggio, un parlare per slogan, un distacco fra parole e cose che fanno paura. Certi giornalisti che impazzano nei vari TG stanno perdendo ogni giorno di più ogni contatto col mondo reale. Sanno solo urlare “razzista” a chi si permette di ricordar loro che il mondo vero è leggermente diverso dalla loro immagine mielosa del mondo.

10) Per farmi capire e rispondere in anticipo a certe persone “diversamente intelligenti”: se qualcuno dovesse davvero proporre schedature etniche o misure davvero ghettizzanti e discriminatorie io sarei assolutamente contrario. Questo dovrebbe risultare chiarissimo da quanto scritto nei nove punti precedenti. Però, visto che ormai il significato della parole risulta ostico a molti... repetita iuvant.

E tanto basta.

5 commenti:

  1. Poi arriva qualche sciacallo che prende una signora molto anziana e molto disinformata, le dice guarda che vogliono fare delle leggi speciali per gli zingari come quelle che avevano fatto per voi, e lei prepara il suo discorsino strappalacrime, mi ricordo le loro baracche ad Auschwitz eccetera eccetera. Sarebbe stato opportuno contestarla con rispetto, ma contestarla era sacrosanto!

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  2. "gli ebrei avrebbero fatto salti di gioia se fosse stato detto loro di osservare le stesse leggi ed avere gli stessi diritti e doveri dei cittadini tedeschi"
    Questa me la rivendo.
    Logica cristallina.

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  3. https://www.msn.com/it-it/notizie/politica/censimento-rom-tutti-i-precedenti-in-italia/ar-AAyS1G0 c'è altro da aggiungere?

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    1. Splendido, grazie, infilo anche questo nel mio prossimo post.

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