sabato 23 giugno 2018

IL RE E' NUDO!

Vogliamo dircela tutta, per una volta, la verità? Dietro alle liti sulle “quote” di migranti da assegnare a questo o a quel paese europeo, dietro alle infinite discussioni sui commi e sotto commi delle varie convenzioni internazionali sta una realtà molto chiara: i vari paesi europei di migranti non ne vogliono più, quanto meno ne vogliono pochi, molto pochi.
La cosa non deve stupire né, tanto meno, scandalizzare. Quella a cui stiamo assistendo non è una “emergenza migratoria”, è, molto semplicemente, un processo di trasferimento di popoli. Qualcosa che l'Europa non può reggere. Non lo può reggere a livello economico, sociale, culturale, di sicurezza. Soprattutto non lo reggono, o lo reggono sempre meno, le popolazioni dei vari paesi europei, come dimostra il diffondersi di quella che Macron ha definito la “lebbra” del populismo. E i leader dei vari paesi europei hanno si la mentalità corrotta dal politicamente corretto, ma non sono tanto stupidi da non rendersene conto. E così accolgono col contagocce. Fino a ieri l'Italia fungeva da ammortizzatore. Pochi entravano in Francia o in Spagna, ma molti in Italia che comunque aveva, ed ha, una percentuale complessiva di migranti molto inferiore, vista anche l'assenza di un passato coloniale. Ora le cose sono cambiate. L'Italia è in mano ai “cattivi” che di migranti ne vogliono pochi e questo fa esplodere tutte le contraddizioni. Da qui le urla, gli strilli, i dibattiti giuridici infiniti.

Non mi stupisce in fondo l'atteggiamento di paesi come la Francia e la Spagna. Sono paesi profondamente segnati dai flussi migratori, tormentati dal terrorismo islamico. Già, il terrorismo. Sono certo che molti pensano, in Francia o in Spagna: “ma cosa diavolo vuole l'Italia? Non ha subito neppure un attentato, noi invece...”. Nessuno dice una cosa simile, ovviamente. Dirla vorrebbe dire ammettere ciò che tutti sanno ma che nessuno osa dire, cioè che esiste un legame non accidentale fra immigrazione fuori controllo e terrorismo. Tutti devono dire che il terrorismo non ha nulla a che vedere con le migrazioni, che l'Islam è una religione di pace, che i terroristi sono più o meno criminali comuni, tutti lo devono dire e lo dicono, ma tutti sanno benissimo che si tratta di palle consolatorie. Paesi come la Francia e la Spagna, il Belgio e la stessa Germania hanno già pagato. L'Italia no. Cosa diavolo vogliono allora questi italiani preda della “lebbra populista”? Si prendano la loro parte di rischio e non rompano!
Quindi non mi scandalizzo se Macron o la signora Merkel sono molto restii ad aprire le porte a nuovi migranti. Trovo invece intollerabile la loro ipocrisia arrogante. E' semplicemente indecente che invece di parlare di difesa delle frontiere d'Europa, ed agire seriamente di conseguenza, questi signori parlino di accoglienza, salvo poi pretendere che sia l'Italia a farsene carico.

Sulla questione dei migranti l'Europa sta dimostrando la sua totale inconsistenza.
L'Unione europea emette direttive sui piatti di plastica, disquisisce sulla differenza fra “confetture” e “marmellate”, stabilisce la temperatura del caffè espresso, ma è solo capace di litigare e di infognarsi in infinite dispute sui cavilli di leggi, regolamenti e convenzioni quando si tratta di far fronte ad una sostituzione di popolazioni.
E, naturalmente, in questo gran casino nessuno ha il coraggio di dire la piccola, elementare verità. Una verità molto semplice che tutti conoscono, a parte forse qualche imbecille talmente preso dall'ideologia da esser incapace di pensare: non si tratta di “redistribuire”, si tratta di ridurre drasticamente i flussi migratori, trasformare le migrazioni in normali, e controllati, processi di emigrazione ed immigrazione.
Sarebbe ora che qualcuno gridasse: “IL RE E' NUDO”.

9 commenti:

  1. Sempre perfetto ed in sintonia con il mio pensiero!
    p.s.: ho un fratello gemello ma a livello del pensiero siamo opposti, sei più "gemello" tu!

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  2. Come ha giustamente ricordato qualcuno, se accogli il terzo mondo, diventi terzo mondo.

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  3. mi sembra assolutamente naturale che nessuno ami questa invasione di migranti non denutriti, come facilmente si può vedere, robusti, palestrati e quasi tutti cellularmuniti, ma siccome penso che sarà inevitabile e prolungata nel tempo fino alla colorazione scura dell'Europa, bisognerà che i nevrotici governanti di Francia, Spagna, Germania, ecc. si coalizzino e studino una strategia di accoglienze che stabilizzino e riducano i timori dei popoli. Non è rassegnazione ma i fatti ,i tempi, così come da tempi immemorabili, ci sovrastano e noi inquinanti formichine più o meno intelligenti dovremo adattarci ai tempi per sopravvivere. L'Occidente è in gravissima crisi e come tutti gli imperi secolari siamo avviati alla fine, usiamo la nostra cultura perchè sia la meno frustrante possibile. Sono quasi novantenne, spero che i giovani siano in grado di non soccombere....!!!

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    1. Non credo nel determinismo storico. La storia limita la possibilità di scegliere ma non la elimina. Il problema non è che l'Europa diventi scura, è che diventi islamica, quindi cessi di essere europa.Personalmente credi sia possibile evitare una fine simile. L'occidente è economicamente, politicamente, culturalmente e, non ultimo, MILITARMENTE più forte. Nessun fattore oggettivo ci costringe alla deriva . Solo il diffondersi della lebbra politicamente corretta.

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    2. effettivamente la sconfitta di Lepanto ha fermato la conquista totale dell'Europa da parte dei mussulmani. Un miliardo di mussulmani spinti dal corano a far fuori tutti gli infedeli sono una brutta bestia e i traditori sono moltissimi
      (cosidetti buonisti) se si facesse una guerra, peraltro già in corso, sarebbe una strage immane, la lebbra corrotta è un'arma usata strategicamente dai futuri conquistatori...quando saranno in numero maggiore o quasi degli europei, ormai semi fertili, proveranno a mobilitare i soldati che ogni giorno ci inviano su barche, barconi e chiatte, usando il denaro per corrompere luridi personaggi che fingono di salvare naufraghi....!!!

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  4. In Australia - che è TUTTA costa, quindi messa molto peggio di noi da quel punto di vista, quando sono arrivati i primi li hanno bloccati, gli hanno portato a bordo un carico di viveri e li hanno rispediti indietro. Lo stesso hanno fatto con i secondi, poi con i terzi... Poi non ne sono venuti più. E, indovinate un po'? Nessuna ecatombe nell'oceano intorno all'Australia, nessuna "strage di migranti" da strillare sui giornali, nessuna voragine di morti "uccisi dall'indifferenza e dall'egoismo". Zero. Dire che non si può fermare l'invasione è una balla colossale.

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  5. Infatti. Non sono fattori oggettivi quelli che ci spingono verso una deriva disastrosa. Malgrado tutto l'occidente resta fortissimo, in tutti i campi. Le nostre debolezze sono prevalentemente culturali (sottoculturali direi. Il nemico più forte e subdolo è quello che si diffonde a casa nostra, nei media, nelle università, nella sottocultura politicamente corretta.

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    1. in ogni tempo la corruzione ha favorito le conquiste,
      il gusto di tradire guadagnandoci credo sia insito in moltissimi animi ributtanti.

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    2. L'impero romano non è crollato a causa delle invasioni barbariche (che nei libri di storia tedeschi sono graziosamente chiamate Völkerwanderungen, migrazioni dei popoli;) al contario, le invasioni sono arrivate e hanno avuto successo quando è stato chiaro che l'impero romano era marcio dentro.

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