venerdì 14 febbraio 2020

PROCESSO ALLA POLITICA

Mi sembra che siano in molti a non aver capito la gravità della decisione Presa dal senato dando via libera al processo contro Salvini.
Lo si è detto e ripetuto fino alla noia: il senato doveva decidere se Salvini avesse agito per tutelare, bene o male, non è questo il punto, un interesse nazionale. Ma tutelare interesse nazionale vuol dire compiere un atto politico. Bloccando per 4 giorni la “Gregoretti” Salvini ha o non ha compito un atto politico? Questa la domanda vera. Non si trattava di stabilire se quell'atto politico fosse giusto o sbagliato, buono o cattivo, accettabile o inaccettabile, si trattava "solo" di decidere della sua natura politica. Bloccare lo sbarco dei migranti in attesa di garanzie sul loro ricollocamento doveva configurarsi alla stregua di contrattare una tangente, scippare una vecchietta, stuprare una ragazzina? Questo, solo questo, il punto da decidere. Come spesso accade basta fare la domanda giusta per avere la risposta.
Che bloccando la "Gregoretti" Salvini abbia compiuto un atto politico mi sembra assolutamente incontestabile, neppure i suoi nemici più accaniti lo contestano, mi pare. Salvini ha difeso misure come quella presa a proposito della "Gregoretti" in tutte le sedi. Ha chiesto voti agli elettori promettendo misure simili; se non di atti politici si trattasse ma di reati Salvini avrebbe dovuto esser indagato per apologia di reato già durante la campagna elettorale. Qualcuno immagina un candidato al senato che esalta nei suoi comizi corruzione, stupri ed omicidi?
Il blocco della “Gregoretti” quindi è stato un atto politico. Magari sbagliato, brutto, inaccettabile, ma POLITICO. E degli atti politici decidono i parlamenti ed il corpo elettorale, non la magistratura.
Invece NO. Col voto dell'altro ieri il senato ha deciso che la magistratura può decidere su atti politici, può cioè trasformare in reati determinate azioni politiche.
Un giudice dovrà stabilire se bloccare per qualche giorno la “Gregoretti” sia stato o meno sequestro di persona. Con la stessa logica potrebbe domani decidere che una riduzione delle tasse equivale a “voto di scambio”, o il via ad una grande opera a “disastro ambientale”. Qualcuno ricorda il caso Moro? Allora tutti i partiti tranne il PSI decisero di non trattare in alcun modo con le BR. Questa decisione costò la vita al leader democristiano. Oggi, con la logica che porta Salvini al processo, qualcuno potrebbe indagare per “omicidio preterintenzionale” i politici che rifiutarono la trattativa.
La decisione del senato sul caso Salvini costituisce un colpo gravissimo al principio della separazione dei poteri. Consentendo alla magistratura di criminalizzare atti politici le si consente nei fatti di legiferare. Una scelta di gravità enorme.
Pd e M5S sono talmente ansiosi di distruggere per via giudiziaria un nemico politico da non arretrare di fronte a nulla, neppure a misure che fanno letteralmente a pezzi il poco che resta in Italia dello stato di diritto. Vanno fermati, per il bene di tutti.

3 commenti:

  1. In politica ed in amore ogni mezzo è lecito dice un mezzo è lecito se si opera controil nemico, dove porterà questa barbarie? OggiPD e 5* hanno il pallino in mano. Domani? Il mondo è fatto a scale c'è chi scende e chi sale! Ocio Tosi,mai sputare controvento insegnano i marinai ritorna!

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  2. Una scelta talmente irresponsabile non poteva che essere fatta da un Parlamento alla deriva, ormai distante dalla realtà politica e sociale del paese. Credo sia legittimo il sospetto che la casta politico-giudiziaria abbia sferrato l'ultimo attacco alla democrazia, facendo intendere che la "vera" autorità suprema è quella giudiziaria. Una sorta di collegamento concettuale al modello teocratico islamico dei Guardiani della Rivoluzione. La fuliggine aumenta, bisogna procedere alla pulizia, con il voto.

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    1. Tra un pò decideranno di togliere il suffragio universale. Tanto un sacco di gente li sosterrebbe

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