mercoledì 3 febbraio 2021

QUALCOSA E' CAMBIATO


Bce: l'ultima di Mario Draghi: "Ho cercato di rispettare il mandato nel  modo migliore" - la Repubblica


Sarebbe sciocco negarlo, qualcosa di importante è cambiato, e si tratta di cambiamenti positivi.
1) Conte se ne va e con lui se ne vanno cialtroni incapaci come Bonafede, Azzolina, Boccia, Di Maio. Tutto questo è MOLTO positivo.
2) Si rompe l’alleanza fra PD e 5S e si allenta la cappa di piombo che sta soffocando la democrazia in Italia.
3) I 5S vanno verso la dissoluzione.
4) Il centro destra torna in gioco dopo esser stato costretto all’angolo per quasi due anni. Aumentano le sue possibilità di condizionare l’elezione del nuovo capo dello stato.

Ciò non mi spinge ad esultare per l’incarico a Draghi. Certo, Draghi è una persona di altissima professionalità; che una simile persona vada a sostituire una nullità arrogante come Conte non può che rallegrare le persone perbene. Ma la soluzione Draghi rappresenterebbe, se passa, l’ennesima sconfitta della politica. In una democrazia devono governare coloro che il popolo elegge per governare, non personalità scelte nel palazzo e mai passate al vaglio di libere elezioni.
Le argomentazioni di chi vuole a tutti i costi evitare il voto sono risibili. Dire che non si può votare perché scade il blocco dei licenziamenti è ridicolo, visto che quel blocco è stato allegramente prorogato più volte. Sul Recovery plan è possibile un accordo che permetta il rapido utilizzo dei fondi, quanto alla pandemia, davvero non si vede perché mai si possa far coda davanti a casse dei supermercati, poste, banche, farmacie e non davanti ad una cabina elettorale. Tra l'altro qualcuno mi dovrebbe spiegare perché mai la pandemia dovrebbe impedire il voto quando non impedisce gli sbarchi dei clandestini...
In realtà la scelta di evitare il voto è tutta e sola politica: si vuole evitare il voto perché NON si vuole che il centro destra vinca e possa eleggere un suo uomo quale nuovo capo dello stato. Da tempo immemorabile i capi dello stato sono vicini alla sinistra e così deve continuare ad essere. Il capo dello stato deve essere un nostro arbitro imparziale: così ragionano Zingaretti e compari. Questo è il VERO motivo degli strilli contro le elezioni anticipate. Punto.

Ciò detto, val la pena di aggiungere che il centro destra deve valutare con molta attenzione l’atteggiamento da prendere nei confronti di Draghi. Le elezioni anticipate restano assai improbabili: i 5S strillano che non voteranno Draghi ma non credo vogliano andare al voto. Paradossalmente il voto anticipato potrebbe favorirli dal punto di vista politico: se si vota nel ‘23, dopo due anni di governo Draghi, scompaiono, se si vota in anticipo possono conservare ancora un po’ di forza. Ma i 5S ormai NON sono più, in larga misura, una forza politica: solo un branco di semidisperati attaccati agli stipendi. Faranno di tutto per non dover rinunciare al “vil denaro”.
Le elezioni anticipate quindi sono assai improbabili. In una simile situazione conviene al centro destra una opposizione frontale a Draghi? Non credo. Una simile posizione lo isolerebbe e gli impedirebbe di contare nella prossima elezione del capo dello stato.
Certo, è importante vedere cosa Draghi si impegnerà a fare, ad esempio, che atteggiamento assumerà sul problema, oggi un po’ dimenticato, della immigrazione clandestina? E ancora: occorre vedere quale sarà il comportamento delle varie forze politiche, quali spazi sono destinati ad aprirsi, quali a chiudersi. La situazione è intricata e va gestita con intelligenza, senza subalternità o settarismi.
Staremo a vedere.

 

1 commento:

  1. Spero non sia come Mario Monti.
    A parte questo il M5S è finito, anche in caso di elezioni anticipate, non andrebbe da nessuna parte.

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