lunedì 29 aprile 2013

ANCORA SUGLI SPARI DI ROMA



Quante idiozie circolano in rete sulla sparatoria di Roma! Anche se serve a poco vediamo se si può fare un po' di chiarezza.
1) In una situazione come la attuale ci sono un sacco di persone alle prese con problemi gravissimi. Questo però non giustifica in nessun modo il gesto folle di ieri. Se tutti coloro che non trovano lavoro si sentissero in qualche modo autorizzati a sparare nel mucchio sarebbe la fine!!!
2) “Poteva colpire un politico” dicono in molti, fra il serio ed il faceto. Ora, a parte il fatto che NON TUTTI i politici sono ladri, chi dice cose simili dimentica che sparare ad un politico è esso stesso un ATTO POLITICO, ed è una affermazione POLITICA augurarsi che un politico venga fatto fuori. Oggi viene fatto fuori il politico di uno schieramento, domani ad essere eliminato potrebbe essere il politico di un altro schieramento e così via, in una spirale INFERNALE.
3) Speculare su un fatto come quello di ieri sarebbe del tutto sbagliato. Però non è sbagliato ricordare a tutti che le parole sono pietre. Non si possono usare toni da guerra civile e poi stupirsi se qualche pazzo prende sul serio le cose che vengono dette.
4) Bisogna scegliere. O la politica è confronto, ed anche scontro, fra interessi, idee, valori, diversi ma tutti egualmente legittimi, o è LOTTA A MORTE fra onesti e disonesti, criminali e persone eticamente superiori, un piccolo pugno di oppressori e la gran massa degli oppressi Se si ritiene vero il secondo corno del dilemma si entra nella logica della GUERRA CIVILE.

Mi permetto di invitare chi gioca con le parole a leggersi gli scritti di un certo LENIN. Potrà constatare che il rivoluzionario russo non scherzava. Parlava di togliere tutto agli “sfruttatori” e lo ha fatto, ed ha compreso fra gli “sfruttatori” anche i contadini indipendenti. Definiva un inganno la democrazia ed infatti ha eliminato l'inganno. Chiamava i socialdemocratici “traditori” e “rinnegati”, da buttare nella “spazzatura della storia”, e ce li ha buttati. I rivoluzionari VERI non scherzano. Ed i popoli pagano il conto della loro coerenza...

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