Tutti parlano della legge elettorale. C'è 
anche chi fa confronti con gli stati uniti e dice: "negli Usa il 
candidato alla presidenza che prende un voto in più governa... anche in 
Italia dovrebbe essere così".
 C'è davvero da restare di sasso. Non 
si può certamente paragonare l'elezione di UN PRESIDENTE con quella del 
parlamento! Cosa pretendono coloro che puntano tutto sulla legge
 elettorale? Che il partito che prende il 50,1% dei voti abbia il 99% 
dei seggi e quello che prende il 49,9% si debba accontentare dell'un per
 cento? Se si devono eleggere  i membri del parlamento occorre garantire
 non solo la governabilità ma anche la rappresentanza alle principali 
forze politiche del paese: nel congresso americano sono adeguatamente 
rappresentati sia i democratici che i repubblicani, ed il presidente 
deve tener conto della forza parlamentare del partito rivale.
 Il 
difetto principale della vigente legge elettorale è rappresentato dal 
fatto che concede un premio di maggioranza troppo grande al partito che 
riesce a prendere un voto in più e permette ad una minoranza di fare il 
bello ed il cattivo tempo. E' paradossale che sia proprio il PD, che è 
l'unico beneficiario di qiesta anomalia, a strillare contro la legge 
elettorale. Cosa vorrebbero i fans di bersani, una maggioranza bulgara 
anche al senato, dove hanno raccolto ancora meno consensi che alla 
camera? Del resto, è stata la consulta a stabilire la elezione di 
senatori su base regianale, se la prenda con la consulta quindi il PD...
 La causa vera della attuale instabilità NON sta nella legge elettorale.
 E' il paese ad essere spaccato e nessuna legge elettorale può 
esorcizzare questa situazione, sempre che si tratti, ovviamente, di una legge elettorale democratica, di una legge cioè che non solo cerchi di assicurare la governabilità ma garantisca una rappresentanza adeguata a tutti i principali attori politici. 
Solo chi ha una profonda vocazione 
autoritaria può seriamente pensare che si possa governare contro la gran
 maggioranza del paese. Può puntare tutto sulla legge elettorale solo chi mira non a governare il paese ma a distruggere le forze politiche rivali. La legge elettorale mi garantisce una maggioranza bulgara ed io la uso non per risolvere i problemi del paese, per far questo dovrei tener conto della parte del paese che non mi ha votato, no, la uso per dichiarare ineleggibile un certo leader politico, o per conferire poteri discrezionali ancora più grandi ad una magistratura che "sento" amica. Una simile strada non solo è inaccettabile dal punto di vista democartico, è molto sdrucciolosa, porta ad una situazione di scontro insostenibile per il paese. Eppure molti in Italia vorrebbero percorrerla.
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