sabato 25 gennaio 2014

GIORNATA DELLA MEMORIA

Scarpe dei detenuti uccisi nelle camere a gas di Auschwitz


Giornata della memoria. Prepariamoci ad ascoltare tanti discorsi commossi, e profondamente ipocriti.
Tutti condanneranno il crimine nazista, chissà, forse si uniranno al coro anche personaggi come Umberto Eco o Gianni Vattimo, che, notoriamente, vengono presi da attacchi di orticaria ogni qual volta si parli dello stato di Israele.
E si, perché tanti di coloro che oggi ricorderanno l'olocausto sono "amici degli ebrei" ma nemici dello stato di Israele. Israele è sorto cacciando i palestinesi dalle loro terre dicono, e mentono. Mentono perché non sono mai esistiti uno stato ed un movimento nazionale palestinesi, e mentono perché per lunghissimo tempo gli insediamenti ebraici in palestina sono avvenuti nella forma di ACQUISTO DI TERRE.
L'Italia è piena di “amici degli ebrei” che negano agli ebrei il diritto di avere un proprio stato. “Perché uno stato ebraico?”, dicono. “Gli ebrei potevano continuare ad essere minoranza nei vari paesi europei, con i loro diritti costituzionalmente garantiti”, semplice no? E si, semplice. Molti, moltissimi ebrei per secoli non hanno mirato ad altro che ad essere assimilati nei paesi che li ospitavano, sono stati i progrom, il caso Dreyfus, a mettere in crisi le loro speranze, ed infine è stato l'olocausto a farle crollare, definitivamente.
Ma gli “amici degli ebrei” che negano ad Israele il diritto di esistere non demordono. “Si può costruire uno stato palestinese in cui ebrei e mussulmani vivano felici l'uno a fianco dell'altro, con piena libertà di culto per tutti”, cinguettano. Che bello! Una sorta di Svizzera medio orientale, proprio come l'Iran e l'Iraq, e l'Arabia saudita, e lo Yemen, e il Sudan, paesi in cui, lo sanno tutti, le fondamentali libertà sono garantite e tutti possono professare il loro credo in piena libertà, dove il reato di apostasia non esiste e dove la tolleranza religiosa regna sovrana. Esiste un solo stato in medio oriente in cui la libertà di culto sia garantita a tutti, le principali libertà politiche e civili riconosciute, un certo livello di tolleranza abbastanza diffuso. Si tratta dello stato di Israele, proprio quello a cui certi pelosi “amici degli ebrei” negano il diritto di esistere.

Esiste un solo modo per ricordare degnamente la Shoah: fare i conti con l'antisemitismo nella sua forma attuale. E la forma attuale dell'antisemitismo è quella di coloro che contestano ad Israele il diritto di esistere. E' quella di certi “indignati” che strillano contro i “banchieri ebrei”, è quella di chi equipara l'ebreo all'usuraio, o di chi si lamenta perché ci sono tanti grandi capitalisti ebrei, dimenticando che ci sono stati un sacco di ebrei anche nel partito bolscevico, e che ci sono anche ebrei premi nobel in quantità industriale.
Tutto il resto è retorica, ipocrisia. Bisogna sconfiggere l'antisemitismo DI OGGI. La condanna della barbarie hitleriana è importante, ma non basta, non può bastare.

2 commenti:

  1. Eccellente analisi de la situazione attuale ,espressa molto bene i sentimenti di molti di noi ebrei e israeliani , questo articolo ci dice che ci sono anche quelli capaci de capire la nostra situazione e anche de dirlo senza peli sul la lingua , Grazie Giovanni mi ai commosso profondamente, Sandra, ebrea e israeliana

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