martedì 22 marzo 2022

GUERRA E COSTITUZIONE


“L'Italia ripudia la guerra”.
Così recita l’articolo 11 della costituzione che molti ritengono impedisca al nostro paese di inviare aiuti militari all’Ucraina.
Si tratta però di una interpretazione fatta in chiara malafede. Se avesse un minimo di fondamento se ne dovrebbe concludere che l’Italia non avrebbe potuto a suo tempo aderire alla Nato né, avere un esercito. Se il “ripudio della guerra” diventa proibizione sempre e comunque di partecipare ad operazioni militari perché mai dovremmo avere un esercito?
Basta leggere tutto l’articolo 11 per rendersi conto di quanto siano in cattiva fede (o molto diversamente intelligenti) coloro che oggi lo usano “pro domo propria”.
L’articolo nella sua interezza recita:
“L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni”.
L’Italia quindi ripudia la guerra come strumento di offesa alla altrui libertà. Un governante italiano che si comportasse come Putin si porrebbe in automatico fuori dalla costituzione, ma da ciò non segue che l’Italia debba rinunciare alla difesa militare propria o ad aiutare quella altrui.
L’Italia inoltre ripudia la guerra come “mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” il che vuol dire, con tutta evidenza, che se c’è una controversia l’Italia cerca di risolverla con il metodo della trattativa. Da questo però non segue che se l’altra parte fa saltare il tavolo e ti manda in casa i carri armati tu sia obbligato a pigolare “pace”. Inoltre l’ultima parte del famoso articolo 11 consente all’Italia di aderire ad “ordinamenti” che assicurino la pace e la giustizia. Quale ordinamento può assicurare a livello internazionale la pace e la giustizia? La risposta è di una evidenza palmare: una alleanza militare.
Del resto, per chi avesse ancora dei dubbi, val la pena di ricordare che non esiste solo l’articolo 11 della costituzione. Esiste anche l’articolo 52 che recita:
“La difesa della Patria e' sacro dovere del cittadino. Il servizio militare e' obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge”.
La difesa della patria, è SACRO dovere del cittadino, e la patria non si difende con i palloncini colorati ed i gessetti, si difende, quando purtroppo diventa necessario farlo, anche con le ARMI. Infatti lo stesso articolo 52 stabilisce la obbligatorietà del servizio militare ponendo in questo modo un chiaro collegamento fra uso della forza militare e difesa della patria. Capito signori costituzionalisti da strapazzo?
A suo tempo furono i comunisti ad usare l’articolo 11 come argomento contro l’ingresso dell’Italia nella NATO. Mentre in tutti i paesi dell’est l’armata rossa imponeva ad interi popoli regimi monopartitici, dittature prive di qualsiasi legittimazione elettorale, in Italia gli amici di Stalin volevano un paese praticamente disarmato e non inserito in alcun sistema di alleanze.
Sono molto simili a loro gli attuali amici, di Putin. Mentre un paese ne massacra un altro cinguettano: pace! Ed aggiungono: né con Putin né con la NATO. Il che equivale a nei fatti ad essere CON PUTIN, favorirne la totale vittoria.
Così i fieri sostenitori della costituzione interpretata a loro uso e consumo potranno godersi la LORO pace. Fino alla prossima aggressione.

 

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