martedì 5 marzo 2013

PAOLO FLORES D'ARCAIS

"Inizia presto ad occuparsi di politica nell'organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano, ma presto viene espulso dalla FGCI per la sua prolungata e grave attività frazionistica, cioè per la sua doppia militanza nella FGCI e nella Quarta Internazionale trotzkista. Allievo e amico di Lucio Colletti, dopo esser stato uno dei protagonisti del "Sessantotto" romano, approda a posizioni di riformismo radicale e verso la fine degli anni settanta ha una breve ma vivida intesa con Bettino Craxi e Claudio Martelli, dai quali, tuttavia, si distacca ben presto.
Nel 1991 aderisce al Partito Democratico della Sinistra di Achille Occhetto entrando nella Direzione del movimento, da cui però fuoriesce due anni dopo poiché favorevole alla guerra del Golfo a differenza della linea maggioritaria del partito. Tra i promotori della breve stagione dei girotondi, tenta di proporre una lista di suoi candidati alle primarie dell'Ulivo per le elezioni politiche del 2006 ma come lui stesso deve ammettere "realizza un fallimento pieno e perfetto" raccogliendo appena 130 adesioni alla sua idea.
Il 25 marzo 2008 annuncia su MicroMega che nelle elezioni politiche del 2008 avrebbe votato per il Partito Democratico in funzione anti-berlusconiana. Il 29 gennaio 2009 decide di ritentare in politica prospettando il "Partito dei Senza Partito" insieme ad Antonio Di Pietro ed Andrea Camilleri per partecipare alle elezioni europee del 2009 ma, il 12 marzo dello stesso anno, viene annunciato il mancato accordo fra i tre.
Per le Elezioni politiche italiane del 2013 ha dichiarato di votare la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia."
A queste note prese dalla rete posso aggiungere che il nostro eroe è stato per breve tempo, algli inizi del suo peregrinare, ammiratore di Mao Tze Tung. Quindi: da Mao a Trotzckj, dall'entrismo nella FGCI all'abbraccio con Craxi, poi da Craxi ad Occhetto, dall'Ulivo a Di Petro per finire con Ingroia. Il tutto, ovviamente senza mai fornire una spiegazione dei suoi voltafaccia.
Flores è stato allievo di Lucio Colletti, un filosofo marxista di prim'ordine che ad un certo punto ha abbandonato il marxismo. Però Colletti ha fatto i conti col suo passato, ha sentito il bisogno di dire: "Sbagliavo". In uno scritto del 1978 Colletti afferma, parlando del suo vecchio marxismo: "che l'alienazione sia un momento del processo dialettico, questo lo capirebbe anche un bambino. Per molti anni io invece non l'ho capito". Grande esempio di onestà intellettuale quello di Colletti. Quando era marxista pensava di conciliare Marx ed rifiuto della dialettica hegeliana, quando ha compreso il suo errore ha abbandonato il marxismo ed ha detto: SBAGLIAVO.
Flores D'arcais non ha una simile onestà. Malgrado il suo giovanile trotskismo sbava stalinismo da tutti i pori, sputa odio, tenta di distruggere fisicamente i suoi nemici politici, li vuole vedere in galera, magari morti. E' un piccolo insignificante essere umano a cui non dare troppo peso.

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