L'anno sta per finire e sembra che gli imbecilli si siano dati appuntamento per vedere chi le spara più grosse. Esaminiamone qualcuna, così, alla buona, per ridere, anche se in realtà c'è davvero poco da ridere.
ATTENZIONATO.
I cronisti dei vari TG lo ripetono instancabili. L'attentatore di Berlino era “attenzionato” Che vorrà mai dire? Semplice, la polizia gli prestava attenzione. Gli prestava attenzione ma non poteva arrestarlo, non esistevano prove a suo carico, e fin qui un vecchio garantista come me può essere d'accordo. Ma lo si poteva espellere no? Esaltava la guerra santa, odiava i cittadini dei pesi che lo ospitavano, si informava su come si costruiscono bombe artigianali, forse tutto questo non bastava per metterlo dentro, ma per rispedirlo al suo paese era più che sufficiente, direi. Soprattutto se teniamo conto che non viviamo in una situazione normale. Non è normale che i mercatini di Natale siano protetti da barriere anti TIR, né che stazioni ed aeroporti siano blindati, né che si debba passare attraverso dei metal detector per entrare in Chiesa. Se tipini come Anis Amri ci obbligano a questa anormalità noi possiamo, direi, prendere qualche contro misura e liberarci almeno di quelli come lui.
Invece non lo facciamo. Quelli come lui non vengono arrestati o espulsi ma ATTENZIONATI. Fino a quando fanno una bella strage. Solo allora possiamo arrestarli. Sperando che qualche magistrato non li rimetta in libertà perché li considera “resistenti” invece che terroristi.
ACCOGLIENZA DIFFUSA.
E' il nuovo slogan. Accoglienza diffusa. Cosa vuol dire? Semplice. Se ci sono 100 clandestini non vanno messi tutti e cento in un solo paese. Se ne mettono 10 in dieci località diverse, in maniera, “diffusa”, appunto. Fin qui tutto bene, ma...
Se i clandestini diventano 1.000 che si fa? Elementare Watson! Si prendono le dieci località di prima ed in ognuna se ne mettono 100.
E se diventano 10.000? Semplice, se ne mettono 1.000 in ognuna di quelle dieci località.
E se diventano 100.000? Semplice, se ne mettono 10.000.
E così via.
Il gioco può cambiare ovviamente.
Se ci sono 100 clandestini se ne può mettere UNO in cento diverse località.
Se diventano 1.000 se ne possono mettere DIECI in ognuno delle cento località.
Se diventano 10.000 se ne possono mettere CENTO in ognuno delle cento località.
E se diventano UN MILIONE? Se ne possono mettere 10.000 in ognuna delle cento località, oppure 1.000 in MILLE località.
Il gioco può andare avanti. Entri pure chi vuole, non mettiamo limite alcuno alla “accoglienza”. Ma, che sia DIFFUSA, per piacere!!!
MITTENTE SCONOSCIUTO.
Non possiamo rispedire a casa loro i migranti perché di molti non sappiamo neppure da dove vengano. Ho letto anche questo in uno pseudo giornale che giorni fa sfogliavo nella sala d'aspetto di un medico. Ma che bello!!! Riempiamo casa nostra di gente di cui neppure conosciamo la provenienza. E visto che non sappiamo da dove vengono dobbiamo tenerceli, vita natural durante.
Accogliamo clandestini che i paesi d'origine non vogliono indietro, cosa molto strana perché si tratta di “rifugiati politici” ed i paesi tirannici i dissidenti in fuga di solito li reclamano. Ne accogliamo altri di cui non sappiamo neppure da dove vengano. Insomma, dobbiamo fare entrare tutti, perché siamo contro i “muri” (a meno che non proteggano i mercatini di Natale) e non dobbiamo rispedire al mittente nessuno, anche perché a volte il mittente è sconosciuto.
Un paese serio prenderebbe questi signori e li accompagnerebbe, sotto adeguata scorta armata, ai porti di partenza. Ma noi non siamo seri, solo “accoglienti”. Diffusamente accoglienti.
Direi che basti, anche se si potrebbe continuare. Al peggio non c'è mai limite.
ATTENZIONATO.
I cronisti dei vari TG lo ripetono instancabili. L'attentatore di Berlino era “attenzionato” Che vorrà mai dire? Semplice, la polizia gli prestava attenzione. Gli prestava attenzione ma non poteva arrestarlo, non esistevano prove a suo carico, e fin qui un vecchio garantista come me può essere d'accordo. Ma lo si poteva espellere no? Esaltava la guerra santa, odiava i cittadini dei pesi che lo ospitavano, si informava su come si costruiscono bombe artigianali, forse tutto questo non bastava per metterlo dentro, ma per rispedirlo al suo paese era più che sufficiente, direi. Soprattutto se teniamo conto che non viviamo in una situazione normale. Non è normale che i mercatini di Natale siano protetti da barriere anti TIR, né che stazioni ed aeroporti siano blindati, né che si debba passare attraverso dei metal detector per entrare in Chiesa. Se tipini come Anis Amri ci obbligano a questa anormalità noi possiamo, direi, prendere qualche contro misura e liberarci almeno di quelli come lui.
Invece non lo facciamo. Quelli come lui non vengono arrestati o espulsi ma ATTENZIONATI. Fino a quando fanno una bella strage. Solo allora possiamo arrestarli. Sperando che qualche magistrato non li rimetta in libertà perché li considera “resistenti” invece che terroristi.
ACCOGLIENZA DIFFUSA.
E' il nuovo slogan. Accoglienza diffusa. Cosa vuol dire? Semplice. Se ci sono 100 clandestini non vanno messi tutti e cento in un solo paese. Se ne mettono 10 in dieci località diverse, in maniera, “diffusa”, appunto. Fin qui tutto bene, ma...
Se i clandestini diventano 1.000 che si fa? Elementare Watson! Si prendono le dieci località di prima ed in ognuna se ne mettono 100.
E se diventano 10.000? Semplice, se ne mettono 1.000 in ognuna di quelle dieci località.
E se diventano 100.000? Semplice, se ne mettono 10.000.
E così via.
Il gioco può cambiare ovviamente.
Se ci sono 100 clandestini se ne può mettere UNO in cento diverse località.
Se diventano 1.000 se ne possono mettere DIECI in ognuno delle cento località.
Se diventano 10.000 se ne possono mettere CENTO in ognuno delle cento località.
E se diventano UN MILIONE? Se ne possono mettere 10.000 in ognuna delle cento località, oppure 1.000 in MILLE località.
Il gioco può andare avanti. Entri pure chi vuole, non mettiamo limite alcuno alla “accoglienza”. Ma, che sia DIFFUSA, per piacere!!!
MITTENTE SCONOSCIUTO.
Non possiamo rispedire a casa loro i migranti perché di molti non sappiamo neppure da dove vengano. Ho letto anche questo in uno pseudo giornale che giorni fa sfogliavo nella sala d'aspetto di un medico. Ma che bello!!! Riempiamo casa nostra di gente di cui neppure conosciamo la provenienza. E visto che non sappiamo da dove vengono dobbiamo tenerceli, vita natural durante.
Accogliamo clandestini che i paesi d'origine non vogliono indietro, cosa molto strana perché si tratta di “rifugiati politici” ed i paesi tirannici i dissidenti in fuga di solito li reclamano. Ne accogliamo altri di cui non sappiamo neppure da dove vengano. Insomma, dobbiamo fare entrare tutti, perché siamo contro i “muri” (a meno che non proteggano i mercatini di Natale) e non dobbiamo rispedire al mittente nessuno, anche perché a volte il mittente è sconosciuto.
Un paese serio prenderebbe questi signori e li accompagnerebbe, sotto adeguata scorta armata, ai porti di partenza. Ma noi non siamo seri, solo “accoglienti”. Diffusamente accoglienti.
Direi che basti, anche se si potrebbe continuare. Al peggio non c'è mai limite.