lunedì 12 aprile 2021

LA DECADENZA DELL'OCCIDENTE


 

E' presente su Amazon e presto lo sarà su tutte le principali librerie on line "La decadenza dell'occidente", libro che raccoglie alcuni miei scritti sulla crisi culturale che la nostra vecchia civiltà sta attraversando.
Riporto sotto l'introduzione ed il brano conclusivo di uno scritto dedicato alla degenerazione liberal del liberalismo occidentale.
Chi fosse interessato al libro ma non avesse e non intendesse avere un account Amazon mi può contattare al numero 3392899692. Provvederò a spedirglielo al netto di spese postali.


L’autore di questo libro è convinto che l’occidente stia attraversando un periodo di grave crisi. Crisi economica e politica, e, da oltre un anno, grave crisi sanitaria, ma anche, forse soprattutto, grave crisi culturale. L’occidente di oggi sembra sempre più smarrito. Dimentico della sua passata grandezza è agitato da sensi di colpa che degenerano spesso nel più deleterio dei nichilismi. Non si tratta di una valutazione critica degli errori e degli orrori che abbondano anche nella nostra storia. Si tratta del disconoscimento, ingiusto oltre che sciocco, di quanto di positivo siamo comunque stati capaci di costruire. Sconfitte le grandi ideologie totalitarie del secolo scorso, scaturite nel seno stesso della civiltà occidentale, oggi siamo assediati da ideologie in formato ridotto, meno totalizzanti ma non per questo meno pericolose. Misticismo ecologico neopagano che ha poco a che vedere con la sacrosanta tutela dell’ambiente. Filosofia gender e femminismo radicale che non mirano tanto alla difesa dei diritti delle donne quanto, paradossalmente, alla negazione della differenza sessuale. Mondialismo che confonde il riconoscimento della pari dignità di ogni essere umano con il presunto diritto ad una mobilità illimitata e priva di regole. Queste alcune delle nuove ideologie che penetrano nel profondo la vita della nostra civiltà e di cui l’autore dei saggi compresi nel presente libro cerca di misurarsi.


...E così il processo è compiuto. I liberal partono dalla universalità ed approdano al particolarismo tribale separatista. Vogliono abolire le differenze ed eternizzano ogni differenza. Partono dall'esaltazione della illimitata libertà dell'individuo ed approdano alla censura. Si dichiarano fautori della democrazia ed arrivano a teorizzare la fine del principio di maggioranza. Stabiliscono che non esiste differenza alcuna fra la cultura di un contadino semi analfabeta e quella di un nobel per la fisica ed arrivano a manifestare un intollerabile disprezzo per la gente comune. Criticano il concetto stesso di verità in nome della libertà di pensiero ed approdano alla difesa di un opprimente pensiero unico.
Tutta la loro filosofia è caratterizzata dal costante passaggio dalla esaltazione di una libertà priva di limiti alla negazione di ogni libertà. Ricorda in questo la filosofia comunista che non a caso passa dalla promessa del paradiso interra alla costruzione, ed alla difesa teorica, dell'inferno, sempre qui, in terra.
E' l'ultima grande ideologia. Pericolosa, come tutte le ideologie. E da combattere, senza se e senza ma.