giovedì 12 dicembre 2019

LA PERFIDA ALBIONE COLPISCE ANCORA


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Quasi quattro anni fa il popolo britannico decideva che il suo paese doveva abbandonare la UE.
Una scelta libera, democratica, che molti potevano e possono non condividere, ma che nessuno aveva il diritto di calpestare.
Invece contro quella scelta si scatenò, da subito, il fuoco dei sostenitori del mondialismo politicamente corretto.
Sconfitti alle urne questi personaggi tentarono la rivincita nella aule giudiziarie. Non è una novità, ci hanno tentato in Gran Bretagna, ci tentano negli USA, in Italia, in Francia, un po' dappertutto. Loro obiettivo era un secondo referendum. Se il popolo vota contro di noi facciamolo rivotare, fino a che non si decide a cambiar parere. Questa la filosofia politica di simili figuri.
Dal canto suo la UE poneva alla Gran Bretagna condizioni molto dure. E il parlamento britannico non riusciva a trovare un accordo sulle modalità del divorzio.
Dietro alle lungaggini, ai voti parlamentari, ai dibattiti nelle aule giudiziarie stava un preciso proposito: la Brexit NON si deve fare. In un modo o nell'altro la Gran Bretagna deve restare in Europa. Perché l'Europa, cioè, per loro, la UE, è la LUCE, il BENE e solo dei diabolici sostenitori del MALE e delle TENEBRE possono pensare di lasciarla.
La battaglia dei mondialisti britannici era sostenuta dai loro colleghi europei.
Su cose come la permanenza nella UE non si deve votare, sentenziò a suo tempo Mario Monti.
I britannici si sono pentiti della loro scelta aggiunse Mattero Renzi.
Hanno votato brexit degli ignoranti e vecchi campagnoli, sentenziarono in molti. E per qualcuno il voto pro brexit di molte persone anziane divenne la prova della imbecillità di chi è avanti negli anni;  propose quindi di privare i “diversamente giovani” del diritto di voto. Interessante il procedimento “logico” di simili elementi: prima stabiliscono in maniera apodittica che solo dei decerebrati possono votare brexit, poi, di fronte all'esito del voto, affermano: “avete visto? Gli anziani hanno votato Brexit, quindi sono dei decerebrati, quindi va tolto loro il diritto di votare”. Insomma, o voti come decido io o non puoi votare. Sublime.
E tutti si commossero per la grande manifestazione pro UE che qualce mese fa riempì strade e piazze di Londra. Questi personaggi, che ricordano i sostenitori delle italiche “sardine”, non hanno ancora capito che Londra non è la Gran Bretagna, esattamente come New York non è gli USA e Parigi non è la Francia.

Però la Gran Bretagna non è l'Italia. In quel paese il voto popolare conta ancora, nessuno può permettersi impunemente di calpestarlo. Così, al termine di un lunghissimo tira e molla si è deciso, guardate un po', di VOTARE! Si, lo so, sembra incredibile. In Gran Bretagna si è votato quattro volte negli ultimi cinque anni. Roba da fantascienza per l'Italia dove pur di non far votare il popolo bue si tiene in piedi un governicchio che litiga su tutto in continuazione. Nella più vecchia democrazia liberale del mondo invece, visto che il parlamento non riusciva a decidere come abbandonare la UE, si è ridata la parola al popolo sovrano. Cosa da far rabbrividire sinceri democratici del calibro di Matteo Renzi, Mario Monti o Beppe Grillo.
E il popolo ha deciso, in maniera netta, inequivocabile. Ha decretato un autentico trionfo al brutto, volgare Boris Johnson ed ha tirato un sonoro, cosmico, calcio nel deretano a Jeremy Corbyn, un personaggio politicamente ributtante, un vecchio ex trotzkista adoratore delle del peggior statalismo diventato un livido antisemita nemico mortale di Israele e grande amico di sinceri democratici come i militanti di Hammas. Questo personaggio subisce oggi una sconfitta clamorosa. Sia la benvenuta! Tutti dovremmo rallegrarcene.
Ora attendo le reazioni. Mi sembra già di sentire i commenti di chi dirà che in fondo la Gran Bretagna ha sempre avuto poco a che fare con l'Europa. E si, il paese di Shakespeare e Newton, di Locke e Dickens non è per niente europeo. Qualcuno confonde talmente la UE con l'Europa da considerare poco europeo uno dei paesi culla della civiltà euro occidentale. Pazienza!
Comunque, da oggi i campioni del mondialismo politicamente corretto avranno un problemino in più, e dovranno meditare su un dato per loro sconfortante: quando i popoli, si, i
POPOLI, piaccia o meno la parola, possono decidere, per loro, per i campioni del mondo senza stati, confini, popoli, nazioni, culture e civiltà, sono guai. Guai grossi.
Meditate gente, meditate...