domenica 23 febbraio 2020

SOCRATE E IL CORONAVIRUS

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Ponte. Buona giornata o Socrate.
Socrate. Buona giornata nobile Ponte. Come stai? Ti vedo col volto pallido e tirato, come se molte preoccupazioni guastassero i tuoi sonni.
P. Hai detto bene. Sono oberato dal gran lavoro. Devo fronteggiare, con la mia eccellente squadra di governo, l'epidemia di coronavirus.
S. Nobilissimo obiettivo.
P. Certo, e noi lo stiamo perseguendo con grandi sforzi e fatiche. E stiamo ottenendo alcuni indubbi successi.
S. Successi? Avrei dei dubbi in proposito visto che l'Italia è stata colpita in pieno dalla epidemia. Dopo la Cina e la Corea del sud è il paese col più alto numero di contagiati.
P. Mi stupisci o Socrate!
S. Perché mai?
P. Noi abbiamo il più alto numero di contagiati perché abbiamo effettuato controlli più serrati. Noi i contagiati li abbiamo cercati, gli altri no. Ecco perché da noi ce ne sono di più.
S. Fammi capire. Il fatto che in Italia ci siano più contagiati dimostra che noi siamo stati più bravi degli altri nel combattere l'epidemia?
P. Proprio così.
S. Mi sembra assai strana la cosa. Anzi, mi sembra che rovesci qualsiasi sensato criterio di valutazione.
P. Ti sbagli o Socrate.
S. Forse, io non ho la verità in tasca. Però, dimmi, a tuo parere chi sarà il migliore allenatore di calcio, quello la cui squadra vince o quello la cui squadra perde?
P. Senza dubbio quello la cui squadra vince.
S. Ed il miglior generale sarà quello che conduce il suo esercito alla vittoria o quello che lo conduce alla sconfitta?
P. Ovviamente il primo.
S. E se c'è da combattere una epidemia sarà migliore chi la tiene lontana dal suo paese o chi invece consente che questa nel suo paese si diffonda?
P. Cominci a fare il sofista o Socrate.
S. Non mi pare...
P. E' così invece. Quello che ti ho detto è precisamente che in Italia ci sono tanti contagiati perché noi li abbiamo trovati, altrove non ci sono perché non li hanno trovati, e non li hanno trovati perché non li hanno cercati.
S. Tu dunque dici che i governi di Francia, Germania, Spagna, USA, Giappone, Australia, Austria e tanti altri mentono tutti? Che non effettuano controlli, hanno l'epidemia in casa ma tacciono. Questo tu dici?
P. Non in maniera tanto drastica ma, si... questo più o meno dico. Del resto, vorresti forse negare, o Socrate, che ci possono essere molti casi di contagio non rilevati, molte persone che sfuggono ai controlli?
S. Non lo nego affatto, ma queste persone possono esserci in Francia od in Germania come in Italia. E se tu puoi accusare gli altri di mentire loro possono fare altrettanto con te. In mancanza di prove, riscontri empirici, chiunque può affermare tutto ed il contrario di tutto.
P. Ma io ho prove e riscontri empirici o Socrate.
S, E quali sarebbero?
P. In Italia si sono effettuati molti più tamponi che altrove. Più tamponi vuol dire più controlli ed è proprio il maggior numero di controlli che ha permesso di individuare un gran numero di casi. Come vedi il mio ragionamento non fa una grinza, o Socrate!
S. Scusa nobile Ponte, ma a me sembra ne faccia parecchie.
P. Spiegati.
S. Dimmi, se cerco qualcosa, faccio meglio a cercare in maniera mirata o a casaccio?
P. In maniera mirata direi.
S. Direi anch'io. E se cerco in maniera mirata spenderò più o meno tempo nelle ricerche?
P. Meno.
S. Interrogherò un numero maggiore o minore di persone?
P. Minore direi.
S. Controllerò un numero maggiore o minore di località?
P. Direi minore, ma cosa c'entra tutto questo col nostro discorso?
S. C'entra eccome. Se devo trovare delle persone infettate ed effettuo dei controlli mirati farò un numero maggiore o minore di tamponi?
P. Beh... non saprei... minore forse...
S. Io direi minore senza forse. Anche dando per scontato che altrove si sia effettuato un minor numero di tamponi, io non ho dati in proposito, questo non prova che altrove si sia cercato male, può provare che si è cercato meglio, in maniera più mirata, coordinata. Ad esempio, voi avete bloccato i voli dalla Cina, è stato un errore. Era meglio non bloccare i voli e mettere in quarantena i passeggeri all'arrivo. Non lo avete fatto, molti cinesi sono arrivati ugualmente in Italia con voli indiretti e non sono stati controllati. Poi, quando si sono presentati i primi casi avete effettuato controlli non coordinati...
P. Sei tu ora che fa illazioni o Socrate. Io ti ho presentato dei fatti e tu rispondi con congetture prive di riscontro, vani sofismi!
S. Non ti agitare nobile Ponte.
P. Ho ben ragione di agitarmi! Tu, un grande filosofo, sembri ripetere gli argomenti faziosi e populisti di Tartini, quel sovranista razzista!
S. Io non ripeto gli argomenti di nessuno perché sono abituato a ragionare con la mia testa. Inoltre non ho fatto ricorso, mi sembra, ad alcun sofisma. Ho solo cercato di dimostrare che aver fatto un maggior numero di tamponi, ammesso che così stiano le cose, non dimostra che le ricerche siano state migliori, può benissimo dimostrare che sono state solo fatte a casaccio.
P. Ecco, PUO' dimostrare, dici. Nulla di certo dunque...
S. Non pretendo certezza alcuna nobile amico. Però... però mi sembra che i tuoi discorsi, oltre a non fornire certezza alcuna siano logicamente incoerenti. Ed un discorso incoerente non dimostra nulla, sarai d'accordo penso
P. E come no? Ma... perché il mio discorso sarebbe incoerente?
S. Tu dici che in Italia ci sono più contagiati solo perché noi i contagiati li abbiamo scoperti facendo più controlli, è vero?
P. Certo, questo io dico.
S. Ma, dimmi: in Italia sono stati fatti forse controlli a tappeto?
P. Direi di no.
S. Siamo stati controllati tutti?
P. No.
S. E' vero, io ad esempio non sono stato controllato, ed anche nessuno dei miei amici.
P. Certo.
S. Chi è stato controllato?
P. Beh... di solito chi telefonava agli appositi centri denunciando dei sintomi preoccupanti.
S. Quindi non è vero che si sono trovati i contagiati perché sono stati fatti più controlli. Al contrario, si sono fatti più controlli perché c'era in giro un maggior numero di contagiati.
P. ma questi sono vani sofismi o Socrate! Mi fai venire il mal di testa con il tuo svolazzare da un concetto all'altro!
S. Mi spiace per il tuo mal di testa, nobile Ponte. So bene che mente eccelsa si nasconda in quella testa possente! Però... così stanno le cose. Tu sei partito spiegando i contagi con i controlli e, visto che sei onesto intellettualmente (è così vero?) devi ora riconoscere che sono i controlli a dover essere spiegati con i contagi. Al massimo puoi divertirti a girellare in quello che in logica si chiama circolo vizioso: a spiegare cioè i contagi coi controlli ed i controlli coi contagi. Un giochetto che non dimostra assolutamente nulla.
P. E cosa resta se nulla può essere dimostrato?
S. Restano i nudi fatti nobile amico. I dati che ci dicono che l'Italia da te egregiamente governata è al terzo posto nel mondo per numero di contagiati.
P. Basta o Socrate, coi tuoi discorsi mi fai scoppiare a testa, ti saluto.
S. Arrivederci, eccellente persona.
P. Addio Socrate!

venerdì 14 febbraio 2020

PROCESSO ALLA POLITICA

Mi sembra che siano in molti a non aver capito la gravità della decisione Presa dal senato dando via libera al processo contro Salvini.
Lo si è detto e ripetuto fino alla noia: il senato doveva decidere se Salvini avesse agito per tutelare, bene o male, non è questo il punto, un interesse nazionale. Ma tutelare interesse nazionale vuol dire compiere un atto politico. Bloccando per 4 giorni la “Gregoretti” Salvini ha o non ha compito un atto politico? Questa la domanda vera. Non si trattava di stabilire se quell'atto politico fosse giusto o sbagliato, buono o cattivo, accettabile o inaccettabile, si trattava "solo" di decidere della sua natura politica. Bloccare lo sbarco dei migranti in attesa di garanzie sul loro ricollocamento doveva configurarsi alla stregua di contrattare una tangente, scippare una vecchietta, stuprare una ragazzina? Questo, solo questo, il punto da decidere. Come spesso accade basta fare la domanda giusta per avere la risposta.
Che bloccando la "Gregoretti" Salvini abbia compiuto un atto politico mi sembra assolutamente incontestabile, neppure i suoi nemici più accaniti lo contestano, mi pare. Salvini ha difeso misure come quella presa a proposito della "Gregoretti" in tutte le sedi. Ha chiesto voti agli elettori promettendo misure simili; se non di atti politici si trattasse ma di reati Salvini avrebbe dovuto esser indagato per apologia di reato già durante la campagna elettorale. Qualcuno immagina un candidato al senato che esalta nei suoi comizi corruzione, stupri ed omicidi?
Il blocco della “Gregoretti” quindi è stato un atto politico. Magari sbagliato, brutto, inaccettabile, ma POLITICO. E degli atti politici decidono i parlamenti ed il corpo elettorale, non la magistratura.
Invece NO. Col voto dell'altro ieri il senato ha deciso che la magistratura può decidere su atti politici, può cioè trasformare in reati determinate azioni politiche.
Un giudice dovrà stabilire se bloccare per qualche giorno la “Gregoretti” sia stato o meno sequestro di persona. Con la stessa logica potrebbe domani decidere che una riduzione delle tasse equivale a “voto di scambio”, o il via ad una grande opera a “disastro ambientale”. Qualcuno ricorda il caso Moro? Allora tutti i partiti tranne il PSI decisero di non trattare in alcun modo con le BR. Questa decisione costò la vita al leader democristiano. Oggi, con la logica che porta Salvini al processo, qualcuno potrebbe indagare per “omicidio preterintenzionale” i politici che rifiutarono la trattativa.
La decisione del senato sul caso Salvini costituisce un colpo gravissimo al principio della separazione dei poteri. Consentendo alla magistratura di criminalizzare atti politici le si consente nei fatti di legiferare. Una scelta di gravità enorme.
Pd e M5S sono talmente ansiosi di distruggere per via giudiziaria un nemico politico da non arretrare di fronte a nulla, neppure a misure che fanno letteralmente a pezzi il poco che resta in Italia dello stato di diritto. Vanno fermati, per il bene di tutti.

mercoledì 12 febbraio 2020

SETTE PUNTI SU UN PROCESSO INDECENTE

Il senato, come previsto, ha votato a favore della autorizzazione a procedere contro Salvini. Alcune considerazioni, per punti.
1) Il fatto che Salvini si sia dichiarato favorevole a farsi processare non diminuisce di un millimetro la gravità della decisione odierna, Se l'Italia fosse un paese normale, con una magistratura davvero e per intero non politicizzata, con forze politiche che mirano a vincere nelle urne e non nelle aule giudiziarie il procedimento a carico di Salvini non sarebbe neppure iniziato.
2) Salvini dice, DEVE dire, SI al processo NON per “difendersi” ma per attaccare, per trasformare il processo a suo carico in un processo, sorretto da una massiccia mobilitazione popolare, a carico di chi vuole trasformare in crimine la lotta alla immigrazione clandestina. Se impostasse diversamente la sua “difesa” commetterebbe un errore gravissimo.
3) La posizione di quanti dicono che Salvini deve difendersi “nel” processo e non “dal” processo è di una ipocrisia intollerabile. Il processo non dovrà appurare i fatti: i fatti sono chiarissimi, né dovrà stabilire la colpevolezza o l'innocenza dell'imputato. Dovrà solo stabilire se bloccare una nave carica di migranti in attesa di stabilire chi debba farsene carico sia o non sia un reato.
4) Salvini non ha commesso il suo (MOLTO) presunto crimine di nascosto. Ha operato alla luce del sole. Il suo partito lo ha sostenuto, lo hanno sostenuto i milioni di italiani che hanno votato lega. Se Salvini è un criminale sequestratore chi ha votato lega simpatizza per i criminali e la lega è una organizzazione criminale che va messa fuorilegge. Propongano questo Grillo e Zingaretti, siano, una volta in vita loro, seri e coerenti!
5) Particolarmente vomitevole la posizione dei “grillini”. Salvini ha commesso il suo (MOLTO) presunto crimine quando era ministro di un governo in cui LORO erano la forza maggioritaria. Se agiva da criminale perché non lo hanno bloccato, sconfessato, denunciato al paese?
6) Anche questo governo ha tenuto ferme navi cariche di migranti per ben più di quattro giorni. A quando un processo per la signora Lamorgese?
7) In una parola, per concludere: il processo a Salvini dovrà stabilire se chi governa l'Italia (chiunque sia) ha o non ha il diritto di decidere la politica migratoria del paese o se la gestione della stessa va demandata alle ONG, agli scafisti o a magistratura democratica. La scelta è SOLO questa, altro che “innocenza” o “colpevolezza” di Salvini!!!