Negli stati di diritto degni
di questo nome il matrimonio dovrebbe essere UNO SOLO. Lo si
definisca come si vuole, lo si regoli come si vuole; riguardi solo
gli etero, oppure anche gli omosessuali, si celebri per unire due o
venti persone, deve comunque essere UNO. Col matrimonio
le varie relazioni fra gli esseri umani si dividono in due categorie:
quelle delle persone sposate, regolamentate dalla legge, e le altre,
lasciate alle libere scelte dei singoli.
In Italia, e non solo, le cose sembrano andare diversamente. Quando sarà approvata la famosa legge Cirinnà, avremo nel bel paese tre diversi tipi di matrimonio: il matrimonio tradizionale, le unioni civile per i gay, un autentico matrimonio con nome diverso, e le unioni civili per le coppie eterosessuali, una sorta di matrimonio depotenziato.
A mio parere in futuro le varie tipologie di matrimonio sono destinate a moltiplicarsi ulteriormente. Se ci sono tre tipi di matrimonio perché non farne quattro? Soprattutto, perché non regolarizzare la poligamia? La prossima tappa sarà l'introduzione del matrimonio poligamo. Perché? Beh... è facilissimo capirlo.
Innanzitutto la poligamia è una forma molto naturale di relazione. E' praticata nel mondo da centinaia di milioni di esseri umani ed affonda le sue radici nel regno animale. Moltissimi animali sono poligami: il maschio dominante monopolizza le femmine del branco, se qualche maschio escluso dalla riproduzione non è d'accordo ha un modo molto semplice di protestare: sfida il maschio dominante. Chi vince si accoppia, chi perde, ammesso che resti vivo, aspetta che il vincitore invecchi. Tutto si potrà dire della poligamia meno che sia “contro natura”.
Lasciamo perdere gli inquietanti, ma affascinanti, maschi dominanti, magari di leone o ippopotamo. Veniamo a cose più vicine alla nostra prosaica realtà.
Siamo oggetto di una immigrazione ormai senza alcun limite o controllo. Giorno dopo giorno la struttura demografica del paese cambia ed i governanti, invece di cercare di contrastare il fenomeno lo favoriscono, in un delirio di autentica follia. Bene, la maggioranza dei “migranti” che noi continuiamo ad accogliere indiscriminatamente, pratica la poligamia. Di fatto in Italia (e non solo) la poligamia è largamente tollerata. Chi ci governa fa finta di non vedere il fenomeno. “Da noi la poligamia è vietata” affermano ipocritamente, “poi, se arriva in Italia un migrante con quattro mogli, beh... non possiamo farci nulla”. E così il fenomeno si estende. Nella loro idiozia i politici pensano che sia possibile la crescita illimitata della poligamia, illegale, accanto alle altre forme di matrimonio, legali. Ma alla fine i nodi sono destinati a venire al pettine.
Alì è un migrante onesto, è arrivato da poco in Italia, lavora e osserva le leggi. Un bel giorno le sue quattro mogli lo raggiungono; Alì ha un figlio da una di queste: Tarik, che, raggiunta l'età, frequenta la scuola. Tutto va bene, vero? Beh, non proprio. Quale delle quattro mogli di Alì è riconosciuta dalla scuola come madre di Tarik? Nei moduli scolastici oggi si mette “genitore uno e due”, al posto di padre e madre, ma, Tarik di genitori ne ha cinque, come la mettiamo?
Alì vuol comprare casa. Va in banca e chiede un mutuo. La banca è intenzionata a concederglielo, Alì ha un discreto reddito ed è persona onesta. Ma sorge un problema: quando a richiedere un mutuo è una persona sposata la banca pretende, per ovvi motivi di garanzia, che la richiesta sia firmata da entrambi i coniugi e che il mutuo venga concesso ad entrambi. Ma nel caso di Alì i coniugi sono in tutto cinque! Chi stipulerà l'atto alla presenza del notaio? Fino ad oggi si sono semplicemente ignorati questi problemi. Si è adottata la tattica dello struzzo.
Ma in questo modo nessun problema si risolve, tutti si aggravano. Tutto il nostro ordinamento familiare è basato sul presupposto della parità di diritti fra i coniugi, quindi sul rifiuto della poligamia. Ma i migranti sono in larga maggioranza poligami e non intendono rinunciare a questa loro “tradizione”. Quindi, visto che loro non diventeranno monogami, noi legalizzeremo la poligamia. Lo ripeto, se ci sono tre tipi di matrimonio, perché non averne quattro?
Ed avremo fatto un altro passo avanti verso il suicidio della nostra civiltà.
In Italia, e non solo, le cose sembrano andare diversamente. Quando sarà approvata la famosa legge Cirinnà, avremo nel bel paese tre diversi tipi di matrimonio: il matrimonio tradizionale, le unioni civile per i gay, un autentico matrimonio con nome diverso, e le unioni civili per le coppie eterosessuali, una sorta di matrimonio depotenziato.
A mio parere in futuro le varie tipologie di matrimonio sono destinate a moltiplicarsi ulteriormente. Se ci sono tre tipi di matrimonio perché non farne quattro? Soprattutto, perché non regolarizzare la poligamia? La prossima tappa sarà l'introduzione del matrimonio poligamo. Perché? Beh... è facilissimo capirlo.
Innanzitutto la poligamia è una forma molto naturale di relazione. E' praticata nel mondo da centinaia di milioni di esseri umani ed affonda le sue radici nel regno animale. Moltissimi animali sono poligami: il maschio dominante monopolizza le femmine del branco, se qualche maschio escluso dalla riproduzione non è d'accordo ha un modo molto semplice di protestare: sfida il maschio dominante. Chi vince si accoppia, chi perde, ammesso che resti vivo, aspetta che il vincitore invecchi. Tutto si potrà dire della poligamia meno che sia “contro natura”.
Lasciamo perdere gli inquietanti, ma affascinanti, maschi dominanti, magari di leone o ippopotamo. Veniamo a cose più vicine alla nostra prosaica realtà.
Siamo oggetto di una immigrazione ormai senza alcun limite o controllo. Giorno dopo giorno la struttura demografica del paese cambia ed i governanti, invece di cercare di contrastare il fenomeno lo favoriscono, in un delirio di autentica follia. Bene, la maggioranza dei “migranti” che noi continuiamo ad accogliere indiscriminatamente, pratica la poligamia. Di fatto in Italia (e non solo) la poligamia è largamente tollerata. Chi ci governa fa finta di non vedere il fenomeno. “Da noi la poligamia è vietata” affermano ipocritamente, “poi, se arriva in Italia un migrante con quattro mogli, beh... non possiamo farci nulla”. E così il fenomeno si estende. Nella loro idiozia i politici pensano che sia possibile la crescita illimitata della poligamia, illegale, accanto alle altre forme di matrimonio, legali. Ma alla fine i nodi sono destinati a venire al pettine.
Alì è un migrante onesto, è arrivato da poco in Italia, lavora e osserva le leggi. Un bel giorno le sue quattro mogli lo raggiungono; Alì ha un figlio da una di queste: Tarik, che, raggiunta l'età, frequenta la scuola. Tutto va bene, vero? Beh, non proprio. Quale delle quattro mogli di Alì è riconosciuta dalla scuola come madre di Tarik? Nei moduli scolastici oggi si mette “genitore uno e due”, al posto di padre e madre, ma, Tarik di genitori ne ha cinque, come la mettiamo?
Alì vuol comprare casa. Va in banca e chiede un mutuo. La banca è intenzionata a concederglielo, Alì ha un discreto reddito ed è persona onesta. Ma sorge un problema: quando a richiedere un mutuo è una persona sposata la banca pretende, per ovvi motivi di garanzia, che la richiesta sia firmata da entrambi i coniugi e che il mutuo venga concesso ad entrambi. Ma nel caso di Alì i coniugi sono in tutto cinque! Chi stipulerà l'atto alla presenza del notaio? Fino ad oggi si sono semplicemente ignorati questi problemi. Si è adottata la tattica dello struzzo.
Ma in questo modo nessun problema si risolve, tutti si aggravano. Tutto il nostro ordinamento familiare è basato sul presupposto della parità di diritti fra i coniugi, quindi sul rifiuto della poligamia. Ma i migranti sono in larga maggioranza poligami e non intendono rinunciare a questa loro “tradizione”. Quindi, visto che loro non diventeranno monogami, noi legalizzeremo la poligamia. Lo ripeto, se ci sono tre tipi di matrimonio, perché non averne quattro?
Ed avremo fatto un altro passo avanti verso il suicidio della nostra civiltà.