martedì 15 luglio 2025

LA BUONA FEDE A VOLTE PEGGIORA LE COSE

 

Leggo inorridito molti interventi in rete. Crescono gli antisemiti dichiarati, qualcuno si richiama a Hitler dicendo che in fondo baffetto tutti i torti non li aveva, altri accusano gli ebrei, non i sioinisti, gli EBREI, di massacrare i bambini eccetera eccetera.
La maggioranza resta però quella di coloro che si dichiarano antisionisti, non antisemiti.
Sinceramente sto cominciando a pensare che questi siano ancora peggiori di quelli, lo sono anche perché alcuni di loro sono in buona fede. Vedo di chiarire una idea apparentemente tanto bizzarra.
Gli “antisionisti non antisemiti” sostengono, telegraficamente:
1) Gli ebrei NON sono un popolo. Gli "antisionisti" si arrogano il diritto di stabilire LORO chi è un popolo e chi non lo è, indipendentemente dalle idee, dai sentimenti, dai valori che uniscono un certo insieme di esseri umani, a prescindere dal parere degli stessi. SOLO degli ebrei si dice che “non sono un popolo”.
2) Gli ebrei, anche ammettendo che siano un popolo, NON hanno diritto a un loro stato. Il semplice fatto che un loro stato esista è considerato una intollerabile ingiustizia.
3) Solo dello stato degli ebrei si va a spulciare la storia per vedere se in essa sono contenuti episodi di violenza. Solo riguardo a questo stato si collegano eventuali episodi di violenza presenti nella sua storia alla negazione del suo diritto di esistere.
4) Lo stato degli ebrei, che esiste da 78 anni, è L’UNICO al mondo che dovrebbe scomparire. La sua popolazione dovrebbe emigrare in massa, oppure trasformarsi in una enorme massa di paria, oppure ancora essere massacrata. L’ultima sarebbe con tutta evidenza la soluzione più probabile.
5) Anche chi riconosce a Israele il diritto di esistere e, bontà sua, di difendersi chiede SOLO agli ebrei israeliani di condurre una guerra senza che questa abbia il minimo impatto sulla popolazione civile del nemico. Nessuno ha mai chiesto una cosa simile a nessuno stato in nessuna guerra in tutta la storia del genere umano.
6) Solo nel caso di Israele si prendono per buone notizie relative a una guerra in corso che vengono da una delle parti in lotta, peraltro costituita da terroristi criminali.
7) Nessuno ha mai preteso che un arabo, per essere accettato e rispettato, debba preventivamente condannare Hamas. Agli ebrei non israeliani si chiede che, per essere accettati e rispettati, condannino pubblicamente la politica dello stato che ha dato agli ebrei, per la prima volta nella storia, rifugio e protezione.
😎 Israele non raggiunge le dimensioni della Lombardia, ha meno di 10 milioni di abitanti di cui circa due arabi (che godono di tutti i diritti). Sorge su un deserto privo di risorse naturali. Chiede solo di essere riconosciuto. Eppure questo minuscolo stato, colpevole solo di esistere, è accusato praticamente di tutto ciò che di negativo esiste al mondo.
Ecco, gli “antisionisti non antisemiti” sostengono cose simili. Alcuni (non tutti) sono, forse, in buona fede. Pensano davvero che sostenere cose simili non significhi essere antisemita. Il fatto che siano in buona fede peggiora, non migliora le cose. Purtroppo