mercoledì 8 giugno 2016

LA PRIMA DONNA PRESIDENTE?





Pare, dico pare perché Sanders non sembra intenzionato a mollare, che Hillary Clinton sarà il candidato democratico alle prossime elezioni presidenziali americane. Naturalmente i media si sono scatenati. E' un evento storico, la prima volta di una donna esclamano i conduttori delle nostre amate TV.
E non basta, larvatamente qualcuno inizia già ad insinuare che chi non voterà Hillary lo farà perché è contrario ad una donna presidente. Insomma, o si vota Hillary o si può essere accusati di “sessismo” ed essere automaticamente inseriti nella lista delle persone poco raccomandabili. Il mondo sarebbe migliore se a governare fossero le donne, cinguettano in tanti, quindi, come si può non votare Hillary Clinton?
Però, a pensarci bene, grandi paesi come la Germani ed il Brasile sono guidati da donne. Quale che sia il giudizio sulla loro politica non sembra che la signora Merkel e la signora Rousseff abbiano guidato i loro paesi in maniera radicalmente diversa, e migliore, rispetto ai maschi che le hanno precedute.
Proviamo a fare un esperimento mentale. Un extraterrestre osserva la politica della Germania negli ultimi anni, senza sapere nulla del suo cancelliere. Poi qualcuno gli chiede: “a tuo avviso di che sesso è il cancelliere tedesco?” Qualcuno è convinto in buona fede che dalla attuale politica tedesca, buona o cattiva che la si possa giudcare, sia possibile risalire al sesso del primo ministro? Io penso che il nostro povero extraterrestre non saprebbe che cavolo rispondere.

L'idea che si debba votare una persona perché è di un certo sesso, o ha la pelle di un certo colore non è solo stupida, è profondamente razzista e sessista. Si è davvero non razzisti e non sessisti quando si vota senza considerare il sesso, il colore della pelle o altre simili caratteristiche dei candidati o delle candidate. Votare Tizio o Caia solo perché si tratta di un nero o di una donna vuol dire considerare le donne ed i neri quali persone che possono emergere solo se in qualche modo le si aiuta, in una parola, considerarli inferiori.
Intendiamoci, è un bene che una donna od un nero possano competere, e magari vincere, per una carica come quella di presidente degli Stati Uniti, questo vuol dire che molti storici pregiudizi sono crollati. Ma da questo non discende alcuna indicazione su chi sia bene votare. Si vota chi sostiene idee, programmi, interessi e valori che si condividono, indipendentemente dal sesso o dal colore della pelle. Gli americani che condividono i programmi di Hillary Clinton faranno bene a votare per lei, ma solo per questo.
Qualcuno non è d'accordo con quanto dico? Beh, provi allora a rispondere ad una semplicissima domandina. Una donna come Laura Boldrini voterebbe per una donna come Oriana Fallaci solo perché si tratta di una persona del suo stesso sesso? Una militante di sesso femminile del PD dovrebbe votare, nei ballottaggi di Roma e Torino, per le candidate, donne, del M5S contrapposte ai candidati,uomini, del PD? Basta fare la domanda giusta per avere la risposta.

Lo devo ammettere, quando è stato eletto per la prima volta Barak Obama ero contento, lo ero proprio per il colore della pelle del nuovo presidente. No, non ero, e credo di non essere, tanto stupido da condividere i pregiudizi politicamente corretti in proposito. Semplicemente, amo l'America ed un presidente dalla pelle nera mi faceva piacere perché serviva a confutare la propaganda di chi presenta gli Usa come inguaribilmente razzisti. Chissà, se fossi stato cittadino americano otto anni fa forse avrei ceduto al ricatto dell'anti razzismo, e avrei votato Obama. Avrei sbagliato, lo sapevo e lo so, ma, a volte si può anche sbagliare. Una sola volta però. Quattro anni fa NON avrei rivotato Obama e avrei riso in faccia a chi mi avesse accusato di “razzismo”. Meno che mai lo voterei oggi, di fronte alle conseguenze disastrose della politica americana in medio oriente.

Un'ultima considerazione. Tutti parlano del fatto storico rappresentato dalla vittoria alle primarie di Hillary Clinton. Io penso che il fatto davvero storico sia rappresentato dalla avanzata apparentemente irresistibile di Trump, che ha sbaragliato tutti i suoi avversari malgrado fosse osteggiato dal tutto l'establishment repubblicano. Non so chi sarà il prossimo presidente degli Usa, ma il fatto che una porzione importante dell'elettorato americano si sia raccolta intorno ad un uomo del tutto anomalo come Trunp dovrebbe far pensare i fringuelli del politicamente corretto. Se questi sapessero pensare. Ma... è davvero chiedere troppo.

1 commento:

  1. Già s'è fatto l'errore di votare Obama per il colore dell'epidermide anzichè per il contenuto del suo programma. Adesso cos'è? Vogliono votare la Clinton perchè 'differentemente uomo'? (per dirla alla politically correct).
    A quanto pare le idee non contano più, conta solo la propria faccia.
    Io non la voterei. Non sono d'accordo con le sue idee.

    Un fatto interessante su alcuni paesi europei.

    In Norvegia il FrP, che fu denominato (a torto) di estrema destra, è guidato da una donna (Condivido molte idee del FrP). Anche il partito attualmente al governo è guidato da una donna (di destra).
    Le bocche larghe naturalmente sono di sinistra

    In Francia c'è una donna a capo di un noto partito di destra che non ha bisogno di essere citato.

    In Italia, malgrado le bocche larghe dei sinistroidi, è di destra il partito guidato da Giorgia Meloni.

    Vi sono poi partiti analoghi guidati da uomini, ma quando ad uno interessano le idee, non ha alcun interesse di sapere il sesso o il colore della pelle del leader. Vota aspettando di vedere il loro programma realizzato.

    -Una donna come Laura Boldrini voterebbe per una donna come Oriana Fallaci solo perché si tratta di una persona del suo stesso sesso? Una militante di sesso femminile del PD dovrebbe votare, nei ballottaggi di Roma e Torino, per le candidate, donne, del M5S contrapposte ai candidati,uomini, del PD? Basta fare la domanda giusta per avere la risposta.

    Infatti, sarebbe proprio da chiedere.

    Per Obama. Il primo mandato probabilmente l'avrei votato. M'incuriosiva il programma che mi sembraba piuttosto in linea con lo spirito americano, ma m'aspettavo che avrebbe fatto dell'America un posto migliore. Però non sono americana, quindi sapevo poco degli ideali americani. Magari da americana avrei avuto le idee più chiare e sarei invece stata con McCain.
    La seconda volta invece sarei andata su Romney, dopo essermi resa conto del programma di Obama. Troppe cose che non condivido, mentre il programma dei repubblicani è più affine ai miei ideali. Anche adesso sto con i repubblicani, anche se a Trump preferivo Carson, probabilmente perchè preferisco la gente più pacata.

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