giovedì 10 novembre 2016

QUALCHE "PERLA" DEL DOPO TRUMP

Dunque, vediamo.
Per la sinistra anti renziana Trump ha vinto perché la Clinton non era una alternativa abbastanza di sinistra. Se al suo posto avesse corso Sanders le cose sarebbero state diverse, ha detto quel genio della politica che di chiama Pier Luigi Bersani, notoriamente specializzato in vittorie.
Ma Sanders non è stato capace neppure di conquistare la nomination, è stato ampiamente battuto proprio dalla Clinton! Pensare che un candidato che si definisce apertamente "socialista" possa avere qualche seria possibilità di conquistare la casa bianca vuol dire non capire assolutamente NULLA dell'America!

Bisognava opporre a Trump un programma di maggiore pressione fiscale che favorisse i poveri, aggiungono molti uomini di “sinistra”. I soldi per le riforme non sono un problema, ha affermato il governatore della toscana, ci sono i ricchi a cui prenderli, Trump è uno di quelli.
Ma era stato Obama ad innalzare la pressione fiscale, ed uno dei cavalli di battaglia di Trump è stata proprio la lotta contro le tasse eccessive! Certa sinistra è davvero convinta che i lavoratori amino le tasse e che sia possibile avere occupazione spogliando gli imprenditori. In America, ed anche in Europa, sempre meno gente invece crede ad una cosa simile. Se ne facciano una ragione i vari Bersani, Fassina, Civati eccetera.

Per l'impareggiabile ministro dell'interno Angelino Alfano non si deve scordare che l'America è un paese di emigranti.
Per molto tempo l'America ha lasciato aperte le frontiere perché aveva bisogno di immigrati. Quando ne ha avuto meno bisogno ha, come tutti, posto regole e vincoli alla immigrazione e le ha fatte rispettare. Noi invece andiamo a prendere a casa loro migranti di cui NON abbiamo alcun bisogno, infatti cerchiamo di smistarli al primo che passa.

Dicono: "Trump terrorizza la gente dicendo che gli immigrati rubano il lavoro ai locali".
Storicamente tutti i paesi hanno favorito l'immigrazione nelle fasi in cui la loro economia aveva bisogna di un maggior numero di lavoratori, la hanno contrastata in fasi diverse. Favorire l'immigrazione nelle fasi di stagnazione vuol dire davvero creare le condizioni di una guerra fra i poveri, esattamente quello che stanno facendo i governanti della UE, ed in particolare dell'Italia.

I dazi sono una cosa orribile, contraria al commercio, hanno strillato in tanti.
Storicamente tutti i paesi, compresi quelli più liberisti, hanno alternato politiche restrittive del commercio estero ad altre maggiormente espansive. Germania, Stati uniti, Italia, la stessa Gran Bretagna hanno usato i dazi a protezione delle proprie imprese quando ne hanno avuto bisogno, li hanno ridotti quando erano più forti sui mercati. I dazi sono uno strumento di politica economica, come tanti.

Si potrebbe continuare ma... servirebbe a qualcosa?

2 commenti:

  1. La Clinton ha anche fatto errori imperdonabili durante le elezioni, quindi il supporto è pure calato.

    La sfida tra Romney e Obama fu incerta fino alla fine, mentre per quanto riguarda Trump la vittoria è stata un pò più schiacciante.

    Vero che l'America è un paese di immigrati. PERO' in America fino a qualche tempo fa aveva delle regole. Ne sanno qualcosa gli italiani che non volevano integrarsi, a cui un presidente dei tempi mandò un messaggio spingendo gli italiani ad integrarsi, ad imparare l'inglese, lingua ufficiale in America, e dopo aver fatto queste cose potevano aprire tutti i negozi che volevano. Gli italiani hanno valutato e accolto la richiesta.

    RispondiElimina