Perché nasca un essere
umano (ed anche un cane od un gatto) occorre che uno spermatozoo
maschile fecondi un ovulo femminile. La fecondazione può avvenire
nel corpo femminile o in provetta, può essere o non essere il
risultato di un rapporto sessuale, tutti questi sono in fondo dei
dettagli. La cosa fondamentale è che per far nascere un
essere umano (o un cane o un gatto) occorrono lo spermatozoo maschile
e l'ovulo femminile quindi un padre ed una madre. E' la natura,
bellezza.
E dalla natura non si può prescindere, mai. Francesco Bacone, uno che di certo non può essere sospettato di misticismo naturalistico, diceva che l'uomo può dominare la natura solo sottomettendosi alle sue leggi. La scienza scopre le leggi che regolano i fenomeni naturali e tutte le conquiste della tecnologia, dalla ruota ai viaggi interplanetari, utilizzano a fini umani queste leggi. Se un giorno si dovesse riuscire a costruire una macchina che produce bambini, ebbene, questa macchina dovrebbe avere una parte “maschile” ed una “femminile”, dovrebbe in qualche modo “imitare” quanto avviene in conseguenza dell'atto sessuale. Piaccia o non piaccia la cosa dal padre e dalla madre non si può prescindere, mai.
Certo, un bambino può avere genitori adottivi, diversi da quelli naturali, ma, appunto, di genitori adottivi si tratta, e l'avere genitori adottivi non elimina il fatto che si abbiano un padre ed una madre naturali.
Oggi invece qualcuno contesta proprio questo: il concetto stesso di padre e di madre, l'importanza della differenza sessuale nella riproduzione della specie umana. Padre e madre non esistono, neppure bisogna nominarli, esistono i genitori uno e due, domani, chissà, potrebbero esistere i genitori tre, quattro e cinque. Si, perché una volta eliminata la differenza sessuale quale base della riproduzione della specie, ogni combinazione è possibile. Perché fermarsi a due? Se un bambino può avere due maschi, o due femmine, come genitori perché non potrebbe avere per genitori due maschi ed una femmina? O tre femmine ed un maschio?
Sento già qualcuno che strilla: “tu attenti ai diritti degli omosessuali!”. No, per niente! Se qualcuno è o si sente omosessuale ha diritto di vivere come meglio crede la sua sessualità. Semplicemente non può, in quanto omosessuale, essere padre o madre perché la sessualità omosessuale è slegata dalla riproduzione della specie. Non lo dico io né lo dice Salvini, e prima di lui papa Giovanni Paolo secondo, lo dice la natura, tutto qui.
E' la natura, bellezza!
E dalla natura non si può prescindere, mai. Francesco Bacone, uno che di certo non può essere sospettato di misticismo naturalistico, diceva che l'uomo può dominare la natura solo sottomettendosi alle sue leggi. La scienza scopre le leggi che regolano i fenomeni naturali e tutte le conquiste della tecnologia, dalla ruota ai viaggi interplanetari, utilizzano a fini umani queste leggi. Se un giorno si dovesse riuscire a costruire una macchina che produce bambini, ebbene, questa macchina dovrebbe avere una parte “maschile” ed una “femminile”, dovrebbe in qualche modo “imitare” quanto avviene in conseguenza dell'atto sessuale. Piaccia o non piaccia la cosa dal padre e dalla madre non si può prescindere, mai.
Certo, un bambino può avere genitori adottivi, diversi da quelli naturali, ma, appunto, di genitori adottivi si tratta, e l'avere genitori adottivi non elimina il fatto che si abbiano un padre ed una madre naturali.
Oggi invece qualcuno contesta proprio questo: il concetto stesso di padre e di madre, l'importanza della differenza sessuale nella riproduzione della specie umana. Padre e madre non esistono, neppure bisogna nominarli, esistono i genitori uno e due, domani, chissà, potrebbero esistere i genitori tre, quattro e cinque. Si, perché una volta eliminata la differenza sessuale quale base della riproduzione della specie, ogni combinazione è possibile. Perché fermarsi a due? Se un bambino può avere due maschi, o due femmine, come genitori perché non potrebbe avere per genitori due maschi ed una femmina? O tre femmine ed un maschio?
Sento già qualcuno che strilla: “tu attenti ai diritti degli omosessuali!”. No, per niente! Se qualcuno è o si sente omosessuale ha diritto di vivere come meglio crede la sua sessualità. Semplicemente non può, in quanto omosessuale, essere padre o madre perché la sessualità omosessuale è slegata dalla riproduzione della specie. Non lo dico io né lo dice Salvini, e prima di lui papa Giovanni Paolo secondo, lo dice la natura, tutto qui.
E' la natura, bellezza!
ben detto
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