mercoledì 12 febbraio 2020

SETTE PUNTI SU UN PROCESSO INDECENTE

Il senato, come previsto, ha votato a favore della autorizzazione a procedere contro Salvini. Alcune considerazioni, per punti.
1) Il fatto che Salvini si sia dichiarato favorevole a farsi processare non diminuisce di un millimetro la gravità della decisione odierna, Se l'Italia fosse un paese normale, con una magistratura davvero e per intero non politicizzata, con forze politiche che mirano a vincere nelle urne e non nelle aule giudiziarie il procedimento a carico di Salvini non sarebbe neppure iniziato.
2) Salvini dice, DEVE dire, SI al processo NON per “difendersi” ma per attaccare, per trasformare il processo a suo carico in un processo, sorretto da una massiccia mobilitazione popolare, a carico di chi vuole trasformare in crimine la lotta alla immigrazione clandestina. Se impostasse diversamente la sua “difesa” commetterebbe un errore gravissimo.
3) La posizione di quanti dicono che Salvini deve difendersi “nel” processo e non “dal” processo è di una ipocrisia intollerabile. Il processo non dovrà appurare i fatti: i fatti sono chiarissimi, né dovrà stabilire la colpevolezza o l'innocenza dell'imputato. Dovrà solo stabilire se bloccare una nave carica di migranti in attesa di stabilire chi debba farsene carico sia o non sia un reato.
4) Salvini non ha commesso il suo (MOLTO) presunto crimine di nascosto. Ha operato alla luce del sole. Il suo partito lo ha sostenuto, lo hanno sostenuto i milioni di italiani che hanno votato lega. Se Salvini è un criminale sequestratore chi ha votato lega simpatizza per i criminali e la lega è una organizzazione criminale che va messa fuorilegge. Propongano questo Grillo e Zingaretti, siano, una volta in vita loro, seri e coerenti!
5) Particolarmente vomitevole la posizione dei “grillini”. Salvini ha commesso il suo (MOLTO) presunto crimine quando era ministro di un governo in cui LORO erano la forza maggioritaria. Se agiva da criminale perché non lo hanno bloccato, sconfessato, denunciato al paese?
6) Anche questo governo ha tenuto ferme navi cariche di migranti per ben più di quattro giorni. A quando un processo per la signora Lamorgese?
7) In una parola, per concludere: il processo a Salvini dovrà stabilire se chi governa l'Italia (chiunque sia) ha o non ha il diritto di decidere la politica migratoria del paese o se la gestione della stessa va demandata alle ONG, agli scafisti o a magistratura democratica. La scelta è SOLO questa, altro che “innocenza” o “colpevolezza” di Salvini!!!

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