martedì 7 gennaio 2025

PROPORZIONALITA'

 

Una assoluta, totale proporzionalità non esiste e non può esistere. L’unica proporzionalità possibile è quella parziale, relativa.
Se Tizio mi dice “scemo” io non sono autorizzato a sparargli, ovviamente, ma se sempre Tizio cerca di sferrarmi una coltellata io sono più che autorizzato a sparargli, anche se la potenza distruttiva di una pistola è ben maggiore di quella di un coltello.
La totale proporzionalità non esiste nello sport. Certo, un peso mosca non può combattere contro un peso massimo e un pugile neo professionista non può sostenere il suo primo incontro contro il campione del mondo, ma quando due pugili salgono sul ring fra loro non c’è affatto “proporzionalità”, lo dimostra il fatto che uno vince e l’altro perde.
Se l’azienda X produce vende sul mercato un certo bene al prezzo di 100 e l’azienda Y riesce a vendere lo stesso bene al prezzo di 80 fra X e Y non c’è proporzionalità. Pretendere che X e Y siano “proporzionali” vorrebbe dire chiedere a entrambe di NON cercare di migliorare le tecniche produttive, la fine dell’economia.
Meno che mai la proporzionalità può esistere in guerra. In qualsiasi guerra ognuna delle parti contendenti cerca di minimizzare le proprie perdite e di massimizzare quelle del nemico, l’esatto contrario della proporzionalità. Quando si giudica sulle ragioni e sui torti di una certa guerra si deve vedere chi ha avuto la responsabilità di farla iniziare, chi è l'aggredito e chi l'aggressore, quali sono gli obiettivi delle parti combattenti, in tutto questo i discorsi sulla “proporzionalità" non c’entrano assolutamente nulla. Sostenere che chi ha avuto maggiori perdite abbia per ciò stesso ragione è una idiozia siderale. Nella seconda guerra mondiale la Germania nazista ha avuto un numero di caduti enormemente superiore a quello della gran Bretagna, questo forse vuol dire che fra Hitler e Churchill fosse il primo ad avere ragione?
Stranamente il discorso sulla “proporzionalità” vien fuori quando c’è di mezzo Israele. Nessuno ha parlato di proporzionalità in occasione della guerra fra Iran e Iraq o della guerra civile in Siria o delle innumerevoli guerre che insanguinano il mondo e che riguardano quasi tutte la religione della pace. No, si parla di proporzionalità se c’è di mezzo Israele.
Israele cerca di condurre la guerra minimizzando il numero delle vittime civili a Gaza e, soprattutto, cercando di ridurre a zero le SUE perdite. Hamas invece mira deliberatamente a uccidere il maggior numero possibile di civili israeliani e si disinteressa completamente delle sorti degli stessi civili palestinesi: le loro sofferenze sono un’ottima arma propagandistica.
Per qualcuno questo prova che Israele sarebbe colpevole di “genocidio”
Ogni ulteriore commento è inutile.-