giovedì 30 marzo 2017

MINATORI

I “diversamente giovani” di certo la ricordano. La battaglia durissima fra la signora Thatcher ed i minatori del carbone. Da un lato la lady di ferro decisa a chiudere miniere ormai del tutto improduttive, dall'altro lavoratori impegnati a difendere con le unghie e con i denti il posto di lavoro. Una situazione tragica che si è presentata spesso nella storia del movimento operaio. Governi decisi a ridimensionare produzioni diventate anti economiche da un lato e, dall'altro, lavoratori costretti a difendere aziende decotte. La sinistra stava, allora, con i minatori. La sua posizione era sbagliata, se considerata alla luce delle esigenze complessive dell'economia, ma aveva dalla sua valide ragioni, rappresentava interessi vitali di esseri umani in grave difficoltà.
Nulla di tutto questo avviene oggi negli Stati Uniti. Obama a suo tempo ha ridimensionato drasticamente la produzione di carbone non perché divenuta anti economica, ma per favorire la “green economy”. Oggi Trump rilancia invece le attività estrattive perché alla green economy proprio non crede.
A ragione. La green economy è una truffa, da qualsiasi punto di vista la si guardi.
E' una truffa a livello energetico, economico e sociale perché produce quantità irrisorie di energia a costi elevati e con gravi ricadute sulla occupazione.
Ed è una colossale truffa dal punto di vista della tutela dell'ambiente. Per produrre quantità anche solo un po' rilevanti di energia con l'eolico ed il solare bisognerebbe coprire aree enormi  di panelli o pale, con ricadute devastanti sul paesaggio, la flora e la fauna. Si tratta solo di un buon affare per le lobby delle energie “alternative” e di una gratificazione ideologica per chi di ideologia è malato.
E così oggi i sindacati dei minatori sono schierati con Trump, una situazione diametralmente opposta a quella della Thatcher. E, a differenza di allora, oggi la sinistra, la “nuova” sinistra al caviale, è contro i minatori. Non guarda più alla mitica classe operaia. Suo punto di riferimento sono i residenti a Beverly Hills, i divi del cinema che lanciano proclami in difesa dell'ambiente dai bordi di mega piscine riscaldate o dalla plancia di yacht di una trentina di metri.
Segno dei tempi, dei brutti tempi in cui siamo costretti a vivere.

6 commenti:

  1. La sinistra è degenerata da quando non ha più nessuno da difendere per valide ragioni. Se non ci fosse l'isis e la pippa mentale del global warming, sarebbero dalla parte dei mafiosi.
    Se si vuole risparmiare, invece di chiudere le miniere di carbone, si dovrebbe insegnare al singolo cittadino su come risparmiare in casa sua. E per l'ambiente, si potrebbero piantare alberi sui suoli inutilizzati.

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  2. NOn sono d'accordo sulla tuo giudizio critico alla green economy, che ha immense potenzialità, anche se non sarà mai possibile come sperano certuni sostituire completamente i combustibili fossili , o per lo meno con la nostra attuale tecnologia.

    D'altro canto la " mossa" di Obama per colpire duramente l'industria estrattiva nasce per ragioni molto più becere, ovvero aiutare gli amici a cui deve il potere che hanno investito nel green bastonando gli altri, sulle spalle dei lavoratori.

    Purtroppo la sinistra fascioriformista oggi non ha più nulla da dare , ma per fortuna pare che i tempi siano maturi per la sua scomparsa politica , come tutte le ultime tornate elettorali hanno dimostrato , nella stragrande maggioranza degli stati democratici.

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    1. Illuso! Non c'è niente di più immortale delle stronzate della Sinistra!

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    2. Infatti, sono decenni che continua a cambiare nome e riciclarsi sempre uguale.

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    3. Ditelo alla sinistra olandese che è ridotta a quattro cocci fumanti... i tempi cambiano , di conseguenza cambiano i partiti, oppure spariscono. Dov'è finito il partito monarchico?

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