giovedì 3 maggio 2018

LA ABBIAMO SCAMPATA BELLA!

La abbiamo scampata bella!
L'accordo fra PD e M5S era POSSIBILE, eccome!
Era possibile perché, al di là delle parole e della propaganda, ci sono importanti punti in comune nel bagaglio ideologico dei due partiti (ammesso che il M5S possa considerarsi un partito).
Il giustizialismo forcaiolo, il misticismo ecologico, il buonismo accogliente, l'ideologia gender, le simpatie assistenzialiste, un certo antiamericanismo, combinato con la forte antipatia, o peggio, nei confronti di Israele sono largamente presenti , in misura diversa a seconda dei casi, sia nel M5S che nel PD, o almeno in certe sue componenti importanti.
Se così non fosse non si capirebbe perché mai non personaggi folcloristici come Emiliano, o patetici ectoplasmi come Cuperlo, ma persone serie come Fassino siano arrivate a proporre una sorta di “nuovo polo strategico” fra PD e M5S al fine di ricostruire in Italia il bipolarismo. Non una alleanza per fare alcune cose insomma, ma una autentica convergenza strategica, in vista addirittura di una unificazione. Mica da ridere!
Se a questo aggiungiamo l'incredibile capacità dei grillini di cambiate idee e programmi dalla sera alla mattina, il terrore del  voto anticipato ed il desiderio di non perdere poltrone e potere possiamo renderci conto di quanto sia stata vicina la prospettiva di un bel governo Di Maio, sostenuto da PD e LeU, magari con Emiliano ministro dell'ambiente, Laura Boldrini sottosegretario alla giustizia ed Emma Bonino ministro degli esteri.
Terribile vero? Si, terribile, mostruoso. Ma possibile. Possibile ieri e, forse, anche domani.
Al peggio non c'è mai fine.

4 commenti:

  1. Che sia d'accordo con te è persino inutile dirlo! ;)

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  2. Ridicolo Di Maio ; secondo lui è colpa degli altri che lo hanno sabotato. Peccato che, caro il mio asino , tu non abbia capito che se anche avessi avuto la maggioranza assoluta solo con i tuoi parlamentari , fare e tenere in piedi un governo sarebbe stata tutt' altra faccenda perchè nulla impedisce ai tuoi parlamentari ( scelti con un criterio del piffero, basta vedere il numero di fuggiti nel gruppo misto) di ricattarti e voltarti le spalle.
    Berlusconi nel 2008 ebbe una maggioranza bulgara eppure alla fine gli cadde il governo. Prodi nel '96 uguale.

    L' accordo m5s - PD non c'e stato solo per una questione di numeri; Renzi avrebbe cambiato idea senza problemi , conscio com'è che tornare alle urne significa 1) prendere un' ulteriore salassata 2) dover cedere parlamentari alle minoranze interne ( al momento sono quasi tutti suoi).
    All' elettorato che gli rimane può vendere quel che gli pare .
    Adesso partirà probabilmente un esecutivo di scopo per la legge elettorale e il m5s dovrà eseguire una nuova giravolta, oppure accettare di rimanere all' opposizione e dover giustificare all'elettorato l' aumento dell' IVA e la mancata nuova finanziaria ( ed il conseguente disastro).

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  3. Comunque alla fine più Di Maio tiene duro e più il partito gli scappa dalle mani . Nelle commissioni m5s e centrodestra stanno già votando insieme.

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  4. Ricordo anche che la legge elettorale proposta dai pentastellati ( tale Democratellum) ai tempi dell' italicum , era ancor più proporzionale di questa.
    Onestà intellettuale a livello Renzi

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