mercoledì 20 marzo 2019

CONTRO OGNI LEGGE




Tanto per chiarire, per punti.

1) Il filmato, di fonte assolutamente insospettabile, mostra che la “Mare Ionio” non ha affatto soccorso dei “naufraghi”. Il gommone non stava affatto affondando e il mare non era per nulla agitato.

2) La “mare Jonio” si trovava in acque territoriali libiche. Una motovedetta della guardia costiera libica era a sole 5 miglia dal gommone. Sarebbe arrivata in breve tempo e avrebbe potuto soccorrere i migranti.

3) La guardia costiera libica aveva intimato alla “mare Ionio” di non trasbordare i migranti. Il suo comandante ha sprezzantemente disubbidito all'ordine.

4) Dopo aver trasbordato i migranti il comandante della nave ONG ha stabilito che, a suo insindacabile giudizio, il porto sicuro più vicino era quello di Lampedusa e ha fatto rotta verso l'isola.

5) Una motovedetta della guardia di finanza italiana ha intimato DUE VOLTE alla “mare Ionio” di spegnere i motori e di non entrare in acque territoriali italiane. Il comandante ha sprezzantemente disubbidito all'ordine. Se io non mi fermassi ad un blocco stradale della polizia rischierei la pelle...

6) Il comandante della “mare Ionio” si è giustificato dicendo che se avesse obbedito all'ordine della guardia di finanza la sua nave rischiava il naufragio. Quindi, per lui, i finanzieri italiani sono dei criminali che coi loro ordini mettono a rischio decine di vite umane. E' lecito dubitarne?

7) I membri della ONG continuano a parlare della guardia costiera libica come di “cosiddetta guardia costiera”. La Libia ha un governo riconosciuto dalla comunità internazionale. Il governo di centro sinistra fece a suo tempo accordi con questo governo in tema di immigrazione. La gran maggioranza dei migranti che partono dalla Libia NON sono libici. Sono ENTRATI di loro spontanea volontà in Libia. Non credo lo avrebbero fatto se davvero in quel paese fosse in corso un “genocidio”. La libia ha una GURDIA COSTIERA, non una “cosiddetta” guardia costiera.

8) Le cose sono molto chiare. Le ONG pretendono di fare quello che vogliono in barba ad ogni legge. Pretendono di essere LORO a decidere quali porti sono sicuri e quali no. Se ne fregano di guardie costiere e di guardia di finanza. Vediamo come agirà la magistratura italiana...

Per concludere una piccola nota di ottimismo. Un anno, un anno e mezzo fa la situazione era del tutto diversa. Le ONG facevano quello che volevano senza incontrare ostacolo alcuno, si parlava di “ius soli” ed ogni giorno sbarcavano a centinaia. Non è che ora le cose vadano molto bene. Di certo però vanno meglio.

5 commenti:

  1. Ma non c'erano le onde alte due metri?

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  2. Ottimo articolo. Molti non si rendono conto che se si abusa troppo della "bontà" come pretesto per fare i propri porci comodi il risultato che si ottiene è un prevedibile, quanto inevitabile, aumento della cattiveria.

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