In relazione alla fantomatica “fase due” si parla della possibilità di una autorizzazione ad uscire scaglionata per fasce di età. Detto chiaramente: i più giovani potranno uscire, i cosiddetti anziani, guai a chiamarli vecchi, NO.
Val la pena, a questo proposito di dire chiaramente alcune cose.
Io NON ho il diritto di infettare nessuno. Quindi, se si dimostra che i vecchi, in quanto tali, sono infettivi è giusto tenerli tappati in casa. Ma ad infettare NON sono i vecchi, sono i malati vecchi e giovani. Quindi, se un vecchio NON è malato non si vede perché non possa uscire come tutti gli altri.
I vecchi, se si ammalano, hanno molte più probabilità di lasciarci le penne, si potrebbe rispondere. E' vero, i vecchi sono più a rischio, ma non è lo stato a dover stabilire la quantità di rischio che ogni cittadino è disposto ad assumersi. Lo stato non è nostro padre, non è neppure il nostro medico. Sono io ad avere il diritto di stabilire che importanza dare alla MIA salute, quali sono i rischi che intendo affrontare, PER ME.
Il signor Winston Conte e i ragazzotti che lo sostengono hanno evidentemente una visione diversa. Lo stato sarebbe il nostro amoroso papà e, come tutti i buoni amorosi papà, avrebbe il diritto di obbligarci a badare alla nostra salute. In quest'ottica lo stato dovrebbe proibire di uscir di casa non solo ai vecchi, ma anche, ad esempio, ai giovani di salute cagionevole, o ai diabetici, o a chi soffre di alta pressione. Avrebbe anche diritto, il nostro stato - papà di obbligarci ad indossare certi vestiti o non consumare certi cibi, o di proibirci le escursioni in montagna o le nuotate ad una certa distanza dalla riva, perché si tratta di cose “rischiose” su cui solo lui, lo stato padre - padrone, ha il diritto di decidere, PER TUTTI.
Qualcuno potrebbe ancora obiettare che questo in fondo già avviene, ad esempio quando lo stato proibisce le droghe. Ma tutti capiscono che una cosa è proibire, PER TUTTI, alcune sostanze gravemente ed universalmente dannose, il cui consumo impedisce l'ordinato svolgimento della vita sociale. Cosa completamente diversa è lo stato che autorizza o proibisce determinate attività o il consumo di sostanze che non sono universalmente e gravemente dannose, ma possono esserlo per alcuni, se assunte in determinate quantità, e che comunque non arrecano danno alla convivenza sociale. Proibire l'eroina, far propaganda contro il fumo, obbligare tutti a mettere il maglioncino di lana sono cose completamente diverse. Le può confondere colo chi ha una visione autoritaria e/o paternalistica dello stato.
Comunque, al di là di ogni disquisizione filosofica, è fin troppo chiaro che una eventuale misura di reclusione per i vecchi lede il principio delle eguaglianza dei cittadini, è INCOSTITUZIONALE. Come lo sono, probabilmente, molte misure prese dal governicchio di Winston Conte.
Sarebbe bene che i partiti di opposizione prendessero in seria considerazione l'ipotesi di sollevare eccezione di incostituzionalità nei confronti di molti provvedimenti presi da questo omuncolo che si sente l'uomo del destino.
Basta chiacchiere!!!
"Il signor Winston Conte e i ragazzotti che lo sostengono hanno evidentemente una visione diversa. Lo stato sarebbe il nostro amoroso papà e, come tutti i buoni amorosi papà, avrebbe il diritto di obbligarci a badare alla nostra salute."
RispondiEliminaQuesta è l'essenza della sinistra. Non la sinistra piddina in particolare, la sinistra proprio come ideologia (di cui ovviamente fanno parte anche il PD ed i grillini), quella che in inglese è definita "big government".